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Si riparte alla grande
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Fantasie e realtà
Per il consueto gioco del lunedì, ormai un punto fermo della settimana Elettasenso propone un tautogramma in A.
Ecco cosa ho scritto.
Avanti, armonie ancestrali! Ama ardenti amori, ammira angeli amletici. Adocchia aspetti angelici nel assembramento agitato che alterna ansietà ad appagamento.
“Ahimè” anela Adele affannata, almanaccando su Alberto nell’altalena di affetti che attraversano l’anima. Arriccia, attorciglia e agogna gli attimi felici. “Adelante!” Annuncia ambiziosa.
Per il consueto gioco del lunedì Elettasenso propone un tautogramma in M.
Ecco il mio
Mille miglia mancano al milione, managgia. Marciano una moltitudine di moscerini, muovendosi a macchia. La macchina morde la mulattiera. Le montagne maestose mettono in mostra minuscoli microcosmi.
La morte miete senza misericordia nel mondo. Un macello!
La madama magari mima Marianna e in malafede mescola i modelli.
Il maestrale minaccia, maledizione!
Il mostro mette in mostra i muscoli.
Minchia!
Al lunedì Elettasenso promuove un gioco linguistico e come tale spinge le persone a trovare parole per comporre qualcosa di sensato. Oggi è di turno la Primavera e la lettera P.
«Peccato per i petali della petunia perché non piove da prima di Pasqua».
«Panzane!» Proferisce Pietro picchiettando sul piano con la punta della penna. «Piove, piove! Da…».
Poi pacatosi, prende la paletta e la pianta con padronanza.
«Pace?» Pronuncia Paola con la pisside per pacificare Pietro e Pierluigi. «Tra poco pioverà sul nostro paese. Parola di Padreterno».
Pacche e piaceri in piacevolezze.
Pacchetti pendono perfetti dal pruno.
Pagine prive di pensieri per pappare la pagnotta.
Elettasenso propone per il gioco linguistico del lunedì qualcosa che in questo momento non c’è: PACE.
Tautogramma
Perché piovono proiettili? Proviamo pacifici pensieri, pensiamo a petali di pace piuttosto che a prepotenze. Potenti ponete pacatezza. Proiettate la personificazione della pazienza. Prendiamoci per passeggiare in pace.
acrostico
Pensieri
amichevoli
comandano pacifiche
effusioni di amore
Haiku
Colombe, pace,
pensieri, effusioni
dell’amore
Oggi, in realtà era ieri lunedì, Elettasenso propone il consueto gioco. Un tautogramma in F come febbrile.
Non potevo resistere ed ecco quello che ho composto.
Fascicolo a fogli, fresco di figure, forma una fisarmonica di fisionomie. Fedele fissa la foglia fermata fra la finestra. Fischietta felice fremendo per le fattezze del fisico formoso di Filippa sul frontespizio. Febbrile fa filtrare un filo del fulgore del fanale di fronte. ‘Forza! Finalmente finiamo i fiori di fiordaliso. Firmo e filo a Ferrara!’
Fedele fischia furioso ma Fausto felino ferisce.
Finisce la favola della F.
Ieri era lunedì ma va bene anche il martedì per pubblicare di gioco proposto da Eletta Senso.
Viviana vive a Verona vicino a Vincenzo e vede Valentino veloce vacanziero a Venezia. Vicendevole visita, vademecum vuoti, vaghe voglie, variazioni volubili.
Vax? Vaccino, vaccino! Vacilla vacuo, vagheggiando vanesie vagonate: verdure, vegetali, villiche Veroniche.
Vai, vetturino! Vittorio vola al volante! Vieni al valico vittorioso!
Valente vampira valuta vogliosa vamp. Viva V!
Per il gioco del lunedì Eletta Senso propone un tautagramma con la G in omaggio a Gennaio
Genoveffa gestisce il gioco gratis del Giardino. Giuseppe gela il giardino e guadagna gettoni per il gioco del Governatore.
«Gentile gestore!» grida Gilberto gesticolando.
Gianroberto, il gestore di giochi gratis con Genoveffa, si gira e guarda Gilberto. «Gaglioffo ti getto nel gabbio!»
Geme Giuseppe ghiacciato nel giardino dei garofani.
La gabola di Gilberto gabba Geltrude e ghigna gagliardo.
Gennaio giochicchia con garbo e gaiezza.
Intorpiditi da panettone e cappelletti mi accingo a scrivere il tautogramma in N come Natale che ha proposto Eletta Senso.
È stata una bella fatica visto le non numerose parole inizianti per N.
Il Natale con la neve nasce nella natura.
Neppure il nonno naviga per niente. Nemmeno il nababbo nega il nadir. La nequizia naufraga con la nozione della normalità.
Il naif nasconde la nappa nera e la notte a naso.
Il nano narcotizza la novella ninfetta alle nozze.
Il nanerottolo nuota con naturalezza nella nebbia tra ninfee nerastre.
Il napoletano narra il narciso di Novara con note noncuranti.
Nel negozio il negoziante nota la napoletana e nicchia.
Il natante naviga con il nautico nauseato dalle nasse.
Nella necropoli di Nefertiti il neerlandese neanche nasconde la necessità nefasta della negromanzia.
Nessuno nomina la nemesi tra nembi e nuvole nerastre.
Il nemico neppure negozia con la negletta nazione.
lunedì! Tanto atteso è arrivato col tautogramma in I di ElettaSenso.
Ecco cosa ho pensato
Insomma inizi a insultarmi, insozzato ibrido, incrocio iattanza e insolenza.
Insopprimibile indizio: ibernato, inebriato e inebetito, insomma insopportabile iettatore e iconoclasta.
Infinito e immenso idiota incomincia a identificare le idee in idiomi iberici.
Idiozie insediare idoli, inscindibile idolatria ingenua.
Identità imprescindibile, insegnamento ialino
All’idroscalo un’insegna incarna un idilliaco innamorato.
Invece la I irretisce gli ignavi.