In questi giorni è morto un grande concittadino, che ha sempre amato la sua città, Ferrara, come un altro grande personaggio Giorgio Bassani.
Entrambi sono stati e lo saranno sempre accanto a me con le immagini in bianco e nero di Antonioni e i romanzi di Bassani. Entrambi hanno contribuito a farmi crescere culturalmente ed a riflettere sul senso della vita.
Ricordo Antonioni con alcune frasi che testimoniano il suo amore per Ferrara.
“Se uno rinnega o perde le sue radici, quando tornerà sarà sempre uno straniero nella propria terra”
“Ho portato sempre con me Ferrara: l’ho lasciata molti anni fa con un bagaglio di affetti ed immagini, che ho portato sempre con me, ovunque sono andato”
Nella mia memoria rimangono impressi il trittico di film “L’avventura, La notte e L’eclisse”, già alla loro uscita relitti fossili in bianco e nero, quando nelle sale si proiettavano i grandi colossal americani a colori in cinemascope, fututoscope, ..
Dialoghi rarefatti collegati tra loro da splendide immagini hanno colpito la mia fantasia giovanile e hanno trasmesso sensazioni difficili da descrivere. Sono film difficili da amare e da capire, perché i lunghi silenzi con un sottofondo musicale leggero, ma martellante, costringevano lo spettatore a pensare ed a concentrarsi sull’immagine. Allora ero un ragazzo ma questi tre film mi hanno indotto a riflettere sulla vita e sul suo senso di vuota inutilità.
Quelle lunghe carrellate che indugiavano lente su attori e luoghi, sono cariche di silenziosa malinconia ed interiore solitudine, che non produce mai depressione od angoscia, ma invita all’introspezione psicologica per ricercare il senso della nostra esistenza.
I film successivi, a colori, che molti hanno giudicati le sue opere migliori, secondo me sono meno convincenti, perché l’artista ha ceduto all’aspetto commerciale della sua opera.
Antonioni è ricordato come “il maestro dell’incomunicabilità”, ma mi domando a quasi cinquanta anni dall’uscita di quei tre film, nell’epoca della comunicazione globale e del web.”Qual è il livello di comunicabilità della società attuale?”
A mio parere lui ha anticipato i tempi, descrivendo l’attuale società, dove la comunicazione è diventata impersonale, virtuale attraverso strumenti tecnologici, dove le persone non riescono più a parlarsi direttamente e fisicamente, dove il silenzio e la solitudine sono elementi palpabili e concreti.