Vulandra

Vulandra

Corre leggero
sul prato
imperlato da gocce
di rugiada,
piccole come perle.
E il refolo di vento
lo fa innalzare
verso il cielo
orlato di nuvole,
verso l’infinito
dove si perde
lo sguardo del fanciullo.
Sono affascinato
da quei rombi
multicolori,
che adornano
il cielo e
volano leggeri
trattenuti dal filo invisibile.
Disegnano un volto
e riconosco te.

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Il tramonto

Tra nuvole cinerine
e il cielo rossastro
si distinguono
indistinte
figure appena accennate.
La mente cerca
tra quelle immagini contorte
un volto conosciuto,
che rallegri il pensiero.
E’ lì, sul tramonto del giorno,
che cerco te
e credo di individuare
dove sei.
Sei qui,
sul mio cuore,
che batte e sussulta.

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A ritmo di musica

A ritmo di musica
la mia penna scrive.
Scrive tutto quello,
che la mia mente pensa.
Dolcissima musica,
musica adorabile,
perché mi mandi in estasi,
jazz irreale,
fantastico jazz,
perché inebri,
sollevami ancora,
sempre di più,
sempre più su,
come le basse note
di un magico sax,
come i do, re, mi
di un rauco trombone,
come gli acuti strilli
di una languida cantante.
Desidero musica,
sempre più musica:
jazz caldo,
jazz freddo,
inebrianti spirituals
e languidi blues.
Tutto è musica,
tutto è armonia,
tutto è irreale,
tutto è fantastico,
come tu,
musica impalpabile,
musica inafferrabile.

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Amore

Siamo soli,
abbiamo smarrito
il senso di essere
popolo ed essere sociali.
Come api,
stiamo nell’alveare
ignorando
chi sta nella cella accanto.
Chi sente
il bisogno del conforto
altrui,
è messo alla porta,
alla gogna.
Ognuno guarda
in cagnesco
il suo prossimo,
pronto
ad azzannarlo.
Abbiamo necessità
di amore e di amare,
sentiamo dentro di noi
crescere quel sentimento
che si chiama amore.

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Il vestito di parole

E le parole
sono confezionate
con consonanti
e vocali,
tenute insieme
da virgole,
due punti
e qualche punto a capo.
Che bel vestito
ti sei confezionato!

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Sensazioni

Strane sensazioni
bruciano la pelle
e vapori acidi
inalano le narici.
Guardo e non vedo nulla,
cerco te e vedo ombre cerulee
che danzano
senza corpo.
Dove sei?
Chiedo e non sento nulla.
Ma tu sei, qui
vicina a me,
come muto fantasma
che anela
di presenziare
con la tua persona.
Ora ti vedo,
ora ti sento,
ora ti tocco.
Questo è la forza dell’amore,
che ci lega
e ci protegge.

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Briciole di poesia per allietare gli animi

III
Un mare infinito mi aspetta là,
fuori dalla porta.
 
IV
Le nubi sono tanto basse,
che ho paura di annegarvi dentro.
 
VI
La neve cade,
sotto di essa tutto scompare
e la leggera coltre è animata da una leggera vita. 

IX
Nella tranquillità della notte
la scorgo bellissima.

X
A sembianze di dee
mille donne popolano questo paese di fate. 

XI
Da un sogno dorato
in un cielo senza stelle
scendi dalle nuvole
e vieni con me.

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Per LU

Su una bella card c’erano dei miei versi ed io ho aggiunto questi a commento.

Sul petalo
scivolano leggere
delle gocce di rugiada.
Si raccolgono,
si disperdono,
scendono a terra.
Un minuscolo uccello
si disseta
nel tuo calice.
Un raggio di sole
buca la coltre di nubi
e illumina
il fiore.

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Perché?

Perché?
La domanda
è lì, che affiora
tra le mie labbra.
Non prende consistenza,
ma rimane muta
appesa al filo della memoria.
Si, perché?
I ricordi affiorano
prepotenti e nitidi
dinnanzi agli occhi,
che vedono
lo scorrere senza tempo
della vita.

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Il pettirosso

Il pettirosso

E’ lì
posato lievemente
sul davanzale,
e si guarda intorno.
Quel minuscolo amico
dal pettino rosso
è tornato
per mendicare
qualche briciola di pane.
Aspettavo
con ansia
il suo ritorno
che annuncia
l’inverno imminente.

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