ABBECEDARIO

Come ogni lunedì che si rispetti e che dia l’avvio di una nuova settimana Elettasenso propone il suo ludico post per sfidare la nostra creatività.

Oggi ripropone qualcosa già usato in precedenza. L’italiano è bello e variegato, la grammatica pure ma a tutto c’è un limite. Scrivere un pensiero usando parole che iniziano con le nostre lettere dell’alfabeto rigorosamente in ordine.

Ecco il dettato

Amore Benedetto, Cuore Dolente. Estasi felice gioiosa ha imparato languida musica. Nessuna opera, quando rimango sorpreso, trascurato. Universo vezzoso zampetta.

Buon lunedì sera.

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Oggi è domenica ma si gioca in anticipo

Elettasenso , avanti un giorno, propone il solito gioco linguistico del lunedì.

Questa volata è la S che fa da padrona con il corteo si sc, sc, sci, sco, scu.

Senza scuse vi sottopongo lo scritto.

Scavalca la siepe senza scusa sicura: solo una scorribanda. Scossa la sicurezza, scende la sera di stelle e scivola sincera nel sonno. Scorze scure sanno di salsedine e subito sente il sapore. Sanguina e una smorfia sembra sembianze stravaganti. Scatta e sospetta il soldato senza spaventarsi. Sarà di sicuro scandagliando lo stadio: solo scrocconi sanno saltare la staccionata.

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gioco del lunedì. Pangrama

Nuovo lunedì, nuovo gioco proposto da Elettasenso. Pangramma. Scrivere qualcosa con parole in modo che siano usate almeno una volta tutte le lettere dell’alfabeto.

Limite: sia il più breve possibile.

ecco la mia proposta

Accento breve con decisione. Fa Giulio: hai indovinato jack e kappa. La migliore notte oltre qualunque risultato, sai Turoldo, un vuoto. Ics Ypsilon! Zac!

Bella serata

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Settembre e si ricomincia.


Foto di Nataliya Vaitkevich da Pexels

 

 

 

 

 

 

 

Mancano due giorni a settembre ma Elettasenso ci propone come promesso il gioco del lunedì.

Un acrostico imperniato sul nome del mese.

Sarà come ti amo,

Eva mia.

Tra le tue braccia

Tengo il tuo calore.

Eravamo innamorati

Ma la follia del mondo

Bruciò il nostro amore.

Ricordi, e solo quelli,

Evanescenti fantasmi.

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doppio doppio: con A e senza A

Oggi Elettasenso ci propone due giochi. Uno con la A e uno senza A.

E va bene… lo so che siete stanchi di questi giochini ma serve per tenere in allenamento le mie sinapsi. Nessun obbligo a leggere ma se ci tenete sono gradite le presenze.

Eccoci al dunque.

 

Tautogramma in A

Avversari, antagonisti in amore. Alberto attende arcigno Antonio. Ambita l’amata: Amelia, l’arpia. Avanti affrontatevi. Aperto l’agone. Amelia arride: aggredirsi? Non aiuta. Astenetevi. Non amo gli allocchi.

Lipogramma senza A

Eugenio vince e richiede il premio.

«Nessun riconoscimento».

«Come? Mi sforzo, rischio e niente?»

Lo sbircio di sbieco. “Non può finire così” rifletto, prendendo il sentiero verso il bosco. “Come?”. Scuoto il viso deluso. “Non lo so”.

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Ci siamo. Oggi la C.

Oggi Elettasenso ci stimola la fantasia con la C.

copertina

Callido come Cesare, che conosce concerti e canzoni.

Cielo caliginoso, così caliente che si crede una caldaia.

Calma, calmante calibra la credenza di coccio.

Calepino conveniente da consultare per cercare la C.

Cribbio! Cicale, croccante, cose consunte, collezioni e copertina.

Contributo che crea contentezza.

Chi ci crede?

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Nuovo lunedì, nuovo gioco linguistico.

Elettasenso puntuale come un treno svizzero – ma sarà vero che in Svizzera i ritardi sono cancellati? – propone il gioco linguistico del lunedì, ormai diventato un appuntamento fisso.

Puzzone e il sottomura

Siamo in giugno e non poteva mancare l’acrostico.

Pronti e via.

Giugno

Giovanni il santo che sale,

Intensa è la luce del sole,

Umida la notte più corta dell’anno.

Grano maturo da falciare,

Nuove storie d’amore nascono

Odori profumati si spandono nell’aria.

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Gico del lunedì. La V

Come di consueto Elettasenso propone un gioco linguistico. Questa volta è il turno della V.

«Vergogna!» verbalizza Vincenzo Vigorito, vicecomandante dei vigili. Valter vide il volto viola del vigile. «Voglio venia» vocia. La voce va e viene.

La vittima della violenza vaga nel viottolo, vicino alla villa di Veronica. «Voglio vivere!» La vista vacua vacilla. «Vaffa, Valter!» Vacillante vagabondo va via.

Verdiana viene in vacanza per vagabondare. Vagheggia voli sulle vette tra valichi e vallate.

Vampiro violento viola la vergine volontaria.

Il vocabolario vale.

Vade.

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Con la G ma non solo.

Per il gioco linguistico del lunedì Elettasenso propone un tautogramma con la G impreziosito dal fatto che i lemmi cominciano con GA, GE, GI, GO, GU. Una bella impresa 😀 😀

Ecco quello che la mia mente contorta ha partorito.

Giriamo gaudenti per gioco gongolanti e gelosi. Gustiamo un gelido gelato nel giardino. Con giramenti garrenti e galanti genuflessioni in ginocchio gridiamo: giusta generosità per la gaffe. Giudiziosamente giudichiamo la gelosia un gesto goffo, generosa gaiezza per galateo. Una gabola galeotta gela Giovanni. Giacomo è un gaglioffo.

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Oggi è di turno la R

Come ogni lunedì Elettasenso propone un gioco linguistico. Questa settimana è di turno un tautogramma con la R.

copertina romanzo inesistente

Remo remava, ricordando Renata. Rumore rognoso rimuove reminiscenze rabbiose. Ricordi riempiono refoli roventi, ricchi di ritratti recenti. Refrain di remi ritmano ragionamenti. Ritorna a riva raccolto.

Roberto ripara rubinetti rotti, rimediando riconoscimenti.

Ragazzi rincorrono rivoli. Rovesci rintronano cupi. Risorse rovinate rimangono ruderi rinsecchiti.

Raccomandiamo riguardo sulla razionalità della relazione: resta rozza.

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