Monovocalico

Questo lunedì Eletta Senso ha reso impegnativo il gioco. Scrivere qualcosa usando una sola vocale. Mica facile.

Ecco quello che ho partorito.

Nata dall’arca, accalcata abbastanza dall’afaga, ha accaparrata la fata.

L’afa ha fatta agra l’andata ad Agata. Abbassa l’ala. Adattala all’alabarda.

Alba annasa l’anta: sa d’araba falsa. Bah, annaspa.

Anna accaldata pranza dall’amata strapazzata. Sta calma!

Amanda lacca l’ara d’annata.

Lara ama la calca ma la madama la cabala.

Una lama passa la spalla.

Raccatta la bacca.

Non è un granché ma va bene è un gioco.

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Lettera senza una lettera.

Oggi è lunedì e non posso mancare al gioco linguistico proposto da Eletta Senso.  Questa volta coinvolgo anche i miei lettori a scoprire la lettera mancante nella lettera che ho scritto.

Carissima Eletta,

sono sorpreso leggendo la tua lettera. Quando ho visto zia Trudi, le ho consegnato la missiva ed ho visto il suo occhio fissare il vuoto. Quasi non ci credevo che fosse tanto importante ricevere tue notizie, ma in effetti so che le sei molto affezionata e lei stravede per te.

Quando scendi dalle tue amate montagne per venirmi a trovare? Troppo tempo passato e avverto la tua mancanza.

Un grande sorriso.

Tuo fratello Paolo

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Gioco del lunedì – tautogramma in I

lunedì! Tanto atteso è arrivato col tautogramma in I di ElettaSenso.

L’ultima avventura di Puzzone

Ecco cosa ho pensato

Insomma inizi a insultarmi, insozzato ibrido, incrocio iattanza e insolenza.

Insopprimibile indizio: ibernato, inebriato e inebetito, insomma insopportabile iettatore e iconoclasta.

Infinito e immenso idiota incomincia a identificare le idee in idiomi iberici.

Idiozie insediare idoli, inscindibile idolatria ingenua.

Identità imprescindibile, insegnamento ialino

All’idroscalo un’insegna incarna un idilliaco innamorato.

Invece la I irretisce gli ignavi.

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Oggi è lunedì.

Come tutti i lunedì ti aspetti che presenti il gioco linguistico di Elettasenso ed eccomi pronto per un tautagramma in T.

Totali trastulli tra trespoli tranquilli. Tacqui tra tremori e timori. Tentenna il turista tedesco: il tabarin ti tenta. Sulla tafferia taglio il tacchino. Il tagliaborse taccheggia il taccagno. Tocco nella testa tagliuzza il turista tailandese tra taciti tiriteri. Tallisce la talea nella terra. Talvolta tiro il tabarro sulla testa. La tabella dei tagliandi tiene traccia delle tacche totali. Il tempo tiranneggia e il tabacco tradisce. Tamarro taci: turbi! Nel territorio della tribù transitano tutti tagliagole. Sul tavolo tagliatelle tracimano dalla terrina. Travaso dalla teiera il tè nella tazza. Taluni tengono il talismano nella tasca.

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Gioco del lunedì – un haiku per divertirsi

Oggi è lunedì 8 e Eletta Senso ha proposto il consueto gioco.

Ecco che cosa ho partorito.

La prima era l’esercizio di allenamento

Vi è una certa inclinazione di luce,
i pomeriggi d’inverno —
che opprime, come il peso
di musiche di cattedrale —

Una ferita celeste, ci apporta —
non ne troviamo cicatrice,
ma un’interna differenza,
dove stanno i significati —

Nessuno può insegnarla — altrui —
è il sigillo della disperazione —
un’imperiale afflizione
inviataci dall’aria —

Quando viene, il paesaggio ascolta —
le ombre — trattengono il fiato —
quando va, è come la distanza
nell’aspetto della morte —

Una ferita
troviamo cicatrice,
aspetto morte

Ecco quello con mie poesie

Doriana 1

Tu sei selvaggia e spinosa,
tu sei indomita e fiera:
non t’appassire ora,
perché bella è per la vita ora.
Fiore di serra incolto,
fiore di campo disadorno
rifiorisci alla dolce aria
della fresca e odoroso Primavera.

Bella la vita,
non t’appassire ora,
fiore di campo

Doriana 2
Quando tu graffi,
quando tu fai le fusa,
sei come una gatta,
che incanta.
Quando tieni il broncio,
quando sorridi,
sei come il sole
che gioca lassù fra le nubi.

Quando tu graffi,
Quando tieni il broncio,
sei il sole

 

 

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Poesia monovocalica in E.

Ragazzi oggi è lunedì, anche se festa e si dovrebbe riposare ma Elettasenso propone implacabile il suo gioco del lunedì. Mica semplice trovare parole che usino una sola vocale. Io ho scelto la E e questa è la mia poesia un po’ scemotta.

Ere lente,

estese lentezze.

Effervescente,

essenze secche.

Sette eteree Elene.

Erte emerse.

Esche vere.

Mete per elfe.

Sete nell’erg, neve nelle pendenze.

Emesse, pendente.

Febbre pel dente.

Eh eh, ensemble celeste,

erede del .

Embè… emergente Ermes.

Elette dee delle cere.

Enne per elle.

Entree per me.

 

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Gioco del lunedì: lipogramma in A

Per questo lunedì Elettasenso propone un lipogramma in onore dell’autunno, Se per onore non si deve usare la A ma va bene.

Ecco cosa ho escogitato

Il mio orto

Perché il mio orto? Non lo so però me lo sento mio. I colori sono forti come possono essere in questo momento. I frutti sono raccolti per quello che può offrire. Fichi e mele. Sufficienti? Per me sì. Sono nelle misure giuste. L’inverno è vicino e l’orto perde il sole. È buio e triste.

Osservo con occhio sereno: il tempo scorre. Non si può eludere né fingere. Sei mesi e poi tripudio di fiori per il benvenuto del novello periodo.

Ho barato un po’ 😀 Non era l’orto ma il giardino ma la A mi tradiva

 

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Limerick. Gioco del lunedì proposto alla domenica.

Elettasenso propone il gioco del lunedì in anticipo. Avrà avuto i suoi motivi. Un po’ diverso dal solito. Una composizione, una sorta di filastrocca senza un senso, chiamata Limerick.

Per capire come costruirla andate qui.

Ecco la mia

 

Il giornale semi appallottolato chiese al fuochino:

Perché ti consumi subito come un cerino?

Il fuochino rispose scortese:

vieni. Lui si distese.

Il giornale semi appallottolato prese fuoco per benino.

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Tautogramma con L

Nel consueto gioco del lunedì Elettasenso propone un esercizio che mi ha messo a dura prova. Un tautogramma con L. Tutto il brano comincia con L.

Ecco cosa ho partorito.

Lieve la linea lascia una lista sul libro letto. Leonarda lentamente la liquida con livore. Labili lettere su una lamina lucente. Loda il lacchè, laddove la Lady Lily lancia lagnosi lamenti. Un laconico legame lega il lacchè e la Lady lampante e lapalissiano. Leonarda lasciva lascia libera la lussuria. Si lamenta , si lecca le labbra. Libertino Lamberto, il lacchè, e il lessico del libro sul letto levita leggero.

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Lipogramma senza E

Per nulla facile questa volta. Elettasenso ha proposto il suo gioco del lunedì con una sfida: scrivere qualcosa senza usare la lettera E.

Ecco quello che la mia mente contorta ha partorito.

Vogliamo andarci con voi ma di sicuro non sarà comodo visto i chiari di luna. Domani piloto io la tua macchina, Alfonso. Tu non conosci la strada. Nulla di nuovo sotto il manto anonimo di una volta turchina. Bugiardo, anodino volto di sconosciuta natura valuto arcigno con il labbro arricciato. Accodati fiducioso fino al fondo di un viottolo oscuro. Siamo arrivati.

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