Anno nuovo gioco del lunedì vecchio acrostico per Gennaio

Puntuale, oggi è lunedì 2 gennaio, Eletta Senso promuove il gioco linguistico.

Un omaggio al nuovo mese: gennaio a cui ho aggiunto un mio saluto.

Gelosia,

Entropia d’amore.

Nuvole

Nel cielo sereno

Annunciano

Inquieti e

Orribili presagi

e questo è il mio personale augurio per un

Sempre

Eravamo

Riuniti

E

Non volevamo

Osare.

Nebbie

Umide,

Ovattate

Visioni.

Orlavano le serate.

Annunciavano

Notti

Naif,

Oasi di silenzio

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Con la pancia piene scriviamo un tautogramma con la N

Intorpiditi da panettone e cappelletti mi accingo a scrivere il tautogramma in N come Natale che ha proposto Eletta Senso.

È stata una bella fatica visto le non numerose parole inizianti per N.

Il Natale con la neve nasce nella natura.

Neppure il nonno naviga per niente. Nemmeno il nababbo nega il nadir. La nequizia naufraga con la nozione della normalità.

Il naif nasconde la nappa nera e la notte a naso.

Il nano narcotizza la novella ninfetta alle nozze.

Il nanerottolo nuota con naturalezza nella nebbia tra ninfee nerastre.

Il napoletano narra il narciso di Novara con note noncuranti.

Nel negozio il negoziante nota la napoletana e nicchia.

Il natante naviga con il nautico nauseato dalle nasse.

Nella necropoli di Nefertiti il neerlandese neanche nasconde la necessità nefasta della negromanzia.

Nessuno nomina la nemesi tra nembi e nuvole nerastre.

Il nemico neppure negozia con la negletta nazione.

 

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gioco di lunedì in tema natalizio

Eletta senso propone come gioco di oggi un lipogramma con la O in tema natalizio. Bell’impresa trovare parole senza la O. Angelo? No 😀 Albero? No! Senza tediarvi troppo vi propongo il mio.

ecco cosa ho pensato

Verrà Natale e le sue feste.

Ci sarai anche tu?

I pensieri lieti

tu vedrai là,

in cima all’abete

simili a un puntale lucente.

Luminarie, candele

in bella vista

nella stanza.

Il presepe starà lì

nella camera più bella:

greggi di animali,

fabbri e massaie,

altre statuine

a fare apparire

gli inni di letizia

un’allegria di canti.

La bambina aprirà

le caselle:

dieci, undici,

…venti e altre a seguire.

Cercherà la figurina

celata dalla finestrella.

Letizia e serenità

tu saprai

avvertire

nel Natale del duemila ventidue.

 

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Gioco del lunedì: lipogramma senza la I

Oggi è Santa lucia ed è anche lunedì, giorno del consueto gioco linguistico di Eletta Senso. Un esercizio non semplice perché deve essere colorato dai colori privi della I.

L’ultima avventura di Puzzone

Ecco quello che ho scritto.

Eletta fa da sfondo all’azzurro: una scena al calor rosso che mostra la nera notte sfumata con Paolo quello dallo sguardo amorevole. Un verde uccello passa sulla coltre dal colore ramato per effetto della luce del Sole. Eletta osserva tutto con ardore: ama quello che esalta blu e marrone come splendore della casa sepolta dalla neve.

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Monovocalico

Questo lunedì Eletta Senso ha reso impegnativo il gioco. Scrivere qualcosa usando una sola vocale. Mica facile.

Ecco quello che ho partorito.

Nata dall’arca, accalcata abbastanza dall’afaga, ha accaparrata la fata.

L’afa ha fatta agra l’andata ad Agata. Abbassa l’ala. Adattala all’alabarda.

Alba annasa l’anta: sa d’araba falsa. Bah, annaspa.

Anna accaldata pranza dall’amata strapazzata. Sta calma!

Amanda lacca l’ara d’annata.

Lara ama la calca ma la madama la cabala.

Una lama passa la spalla.

Raccatta la bacca.

Non è un granché ma va bene è un gioco.

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Lettera senza una lettera.

Oggi è lunedì e non posso mancare al gioco linguistico proposto da Eletta Senso.  Questa volta coinvolgo anche i miei lettori a scoprire la lettera mancante nella lettera che ho scritto.

Carissima Eletta,

sono sorpreso leggendo la tua lettera. Quando ho visto zia Trudi, le ho consegnato la missiva ed ho visto il suo occhio fissare il vuoto. Quasi non ci credevo che fosse tanto importante ricevere tue notizie, ma in effetti so che le sei molto affezionata e lei stravede per te.

Quando scendi dalle tue amate montagne per venirmi a trovare? Troppo tempo passato e avverto la tua mancanza.

Un grande sorriso.

Tuo fratello Paolo

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Gioco del lunedì – tautogramma in I

lunedì! Tanto atteso è arrivato col tautogramma in I di ElettaSenso.

L’ultima avventura di Puzzone

Ecco cosa ho pensato

Insomma inizi a insultarmi, insozzato ibrido, incrocio iattanza e insolenza.

Insopprimibile indizio: ibernato, inebriato e inebetito, insomma insopportabile iettatore e iconoclasta.

Infinito e immenso idiota incomincia a identificare le idee in idiomi iberici.

Idiozie insediare idoli, inscindibile idolatria ingenua.

Identità imprescindibile, insegnamento ialino

All’idroscalo un’insegna incarna un idilliaco innamorato.

Invece la I irretisce gli ignavi.

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Oggi è lunedì.

Come tutti i lunedì ti aspetti che presenti il gioco linguistico di Elettasenso ed eccomi pronto per un tautagramma in T.

Totali trastulli tra trespoli tranquilli. Tacqui tra tremori e timori. Tentenna il turista tedesco: il tabarin ti tenta. Sulla tafferia taglio il tacchino. Il tagliaborse taccheggia il taccagno. Tocco nella testa tagliuzza il turista tailandese tra taciti tiriteri. Tallisce la talea nella terra. Talvolta tiro il tabarro sulla testa. La tabella dei tagliandi tiene traccia delle tacche totali. Il tempo tiranneggia e il tabacco tradisce. Tamarro taci: turbi! Nel territorio della tribù transitano tutti tagliagole. Sul tavolo tagliatelle tracimano dalla terrina. Travaso dalla teiera il tè nella tazza. Taluni tengono il talismano nella tasca.

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Gioco del lunedì – un haiku per divertirsi

Oggi è lunedì 8 e Eletta Senso ha proposto il consueto gioco.

Ecco che cosa ho partorito.

La prima era l’esercizio di allenamento

Vi è una certa inclinazione di luce,
i pomeriggi d’inverno —
che opprime, come il peso
di musiche di cattedrale —

Una ferita celeste, ci apporta —
non ne troviamo cicatrice,
ma un’interna differenza,
dove stanno i significati —

Nessuno può insegnarla — altrui —
è il sigillo della disperazione —
un’imperiale afflizione
inviataci dall’aria —

Quando viene, il paesaggio ascolta —
le ombre — trattengono il fiato —
quando va, è come la distanza
nell’aspetto della morte —

Una ferita
troviamo cicatrice,
aspetto morte

Ecco quello con mie poesie

Doriana 1

Tu sei selvaggia e spinosa,
tu sei indomita e fiera:
non t’appassire ora,
perché bella è per la vita ora.
Fiore di serra incolto,
fiore di campo disadorno
rifiorisci alla dolce aria
della fresca e odoroso Primavera.

Bella la vita,
non t’appassire ora,
fiore di campo

Doriana 2
Quando tu graffi,
quando tu fai le fusa,
sei come una gatta,
che incanta.
Quando tieni il broncio,
quando sorridi,
sei come il sole
che gioca lassù fra le nubi.

Quando tu graffi,
Quando tieni il broncio,
sei il sole

 

 

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Poesia monovocalica in E.

Ragazzi oggi è lunedì, anche se festa e si dovrebbe riposare ma Elettasenso propone implacabile il suo gioco del lunedì. Mica semplice trovare parole che usino una sola vocale. Io ho scelto la E e questa è la mia poesia un po’ scemotta.

Ere lente,

estese lentezze.

Effervescente,

essenze secche.

Sette eteree Elene.

Erte emerse.

Esche vere.

Mete per elfe.

Sete nell’erg, neve nelle pendenze.

Emesse, pendente.

Febbre pel dente.

Eh eh, ensemble celeste,

erede del .

Embè… emergente Ermes.

Elette dee delle cere.

Enne per elle.

Entree per me.

 

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