Da stasera WordPress ha deciso di mettermi in castigo, dietro la lavagna. Il motivo non me l’ha detto ma intanto i miei commenti finiscono nello spam.
Pazienza. Se qualcuno rovista tra i commenti finiti nello spam di certo trova i miei.
Vediamo cosa farà domani.
Buona notte a tutti
E così Tararabundidee è accontentata
Ringrazio Tararabundidee perché ha avuto la grande sensibilità di farmi partecipe a Tag Quote Challenge.
Le regole per partecipare sono :
tre giorni
tre blog candidati al giorno
tre citazioni
Questo è il terzo giorno
E le difficoltà crescono come funghi, perché la fantasia ha un limite e io l’ho finita. Vediamo un po’ cosa posso partorire. Dicono che sia doloroso ma come maschietto non lo so.
Forza con le idee… Il primo giorno sono stato un buffone, il secondo pure e il terzo? Non posso essere che un buffone o il giullare che si diverte a raccontare qualcosa. Ma almeno faccio ridere? Boh!
Dunque oggi mi affido agli amici blogger che hanno un’invettiva non da poco.
Mai visto un gelato nello spazio? Nemmeno io. Però … quando il cuore batte, il gelato nello spazio ci sta tutto.
Quando non ci vediamo, quando allungo la mano e non ci sei.
Ti penso più forte.
Tu sei: “Come un gelato per l’astronauta”.
Non sei necessario, ma sei un piacere straordinario.
Straordinario vero? Sì, sì. Una porta girevole. Quelle che si vedono nei film americani e che fanno tanta scena, dove mentre la donna entra, l’uomo esce e non si incontrano mai.
Avanti c’è posto! Posti a sedere finiti ma quelli in piedi ci sono tutti.
Ma vedo che avete dei pregiudizi. Male, molto male. Non lo sapete che senza il pre è un giudizio? No? Allora provate a togliere il pre. Provare per credere.
Non ci sarebbe niente di male nel pregiudizio, se fosse un buon giudizio. Come nel presentimento, se fosse amore.
Ma Bibi quanto è brava nelle sue vignette, arguta quanto basta. Mi pare di essere in cucina nel ricettario Sale q.b.
Per chiudere in bellezza – che vanitoso sei newwhitebear – ecco il mio pensierino finale.
Godersi il presente è assaporare la vita, in attesa del futuro.
Non vi è piaciuto? Peccato, non sono riuscito a fare di meglio.
Ragazze e ragazzi, se vi volete cimentare in questo Tag Quote Challenge – 3 Days il campo è a vostra disposizione. Io non rispondo delle vostre azioni.
E così Tararabundidee colpisce ancora
Ringrazio Tararabundidee perché ha avuto la grande sensibilità di farmi partecipe a Tag Quote Challenge.
Le regole per partecipare sono :
tre giorni
tre blog candidati al giorno
tre citazioni
Questo è il secondo giorno
Visto che oggi è domenica, mi pare, cerco di essere serio. Ma ci riuscirò? Ci metterò la mia buona volontà.
Provo a conversare con voi. Ma cosa significa conversare? Mi aiuta Edith Wharton, almeno spero.
E quando partecipo a una buona conversazione, si può interloquire senza venire a compromessi con nessuna opinione se non con la propria; oppure si può ascoltare e rispondere interiormente. Ah, una buona conversazione… non c’è di meglio, vero?
Tratto da L’età dell’innocenza – edizione Newton Compton
Non avete capito nulla? Nemmeno io.
Finito di conversare, ecco che appaiono i fantasmi. Ma no, quelli non esistono!
Quella sgradevole sensazione di essere osservato oppure spiato era appiccicata alla pelle. Non riusciva a togliersela di dosso. I suoi sensi percepivano uno sguardo puntato su di lui.
“Eppure non c’è nessuno oltre le due ragazze e il cerbero, mascherato da donna, in cattedra. Però non riesco a eliminarlo o intercettarlo. Chi è? Chi sono? Dove sono?”
Da I tre cunicoli – Gian Paolo Marcolongo
E sì, non è gradevole sentirsi osservati e non sapere chi è.
Vanitoso? E sì! Cosa ci posso fare?
Non solo inquietanti fantasmi, prodotti dalla nostra mente ma anche ricordi delle parole sagge di una nonna.
Nipotina mia, ricordati che ognuno di noi deve seguire un suo percorso, ognuno di noi possiede un suo talento che deve mettere a frutto per vivere al meglio la propria vita… ci sono molte tecniche che ci aiutano a mettere in luce l’uno e l’altro.
Da Piccoli passi nella Taiga – Claudine Giovannoni
Fiona Moira sente una voce che viene da lontano. Seguire il proprio destino senza opporsi ma senza lasciarsi travolgere dagli avvenimenti. Ecco un monito che si deve ascoltare.
Contenti oggi?
A domani con le tre ultime citazioni. Ammesso che ci riesca.
E così Tararabundidee …
Ringrazio Tararabundidee perché ha avuto la grande sensibilità di farmi partecipe a Tag Quote Challenge.
Le regole per partecipare sono :
tre giorni
tre blog candidati al giorno
tre citazioni
Però io sono sempre un po’ birichino, quando mi taggano. Tre giorni sono troppi chiedo lo sconto. Tre citazioni… e dove le pesco? Ma i tre blog candidati, quelli no. Ve li risparmio.
Quindi oggi sarebbe il giorno 1- one per gli english –
Ho spremuto le meningi con scarsi risultati. Si sa che le rape non danno sangue. E io sono una rapa.
Come citazione funziona? No. Peccato, perché mi era venuta bene.
Allora murble, murble…e se rimando a domani, quello che dovevo fare stasera?
Nemmeno questa? Uffa, che pignoli che siete.
E mo’ vediamo. Cosa? Non lo so ma intanto vediamo poi vi dirò. Mi sa che ci vuole la gatta col suo zampino. Sì, sì! Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. E sissignori, provate a mettere un dito mentre taglio delle fette di lardo di Colonnata e poi mi raccontate i risultati al Pronto Soccorso.
Vedo una mana alzata. Che vuole?… Non funziona? Ebbene per stasera ho finito le munizioni. Quella signora ripassi domani. Forse ha maggior fortuna di leggere tre citazioni.
17lastella mi ha giocato un bello scherzo.
17lastella ha avuto una brillante idea: taggarmi per farsi un sol boccone di me. Vedrò di rendergli la vita difficile. Ho una pelle coriacea, anche se mi mette in pentola a bollire per un giorno intero.
Ma procediamo con ordine.
Le Regole – quelle non possono mancare:
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Usare l’immagine del Tag
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citare l’inventore del Tag (bloody ivy)e ringraziare chi vi ha nominato.
-
Trovare e illustrare brevemente:
Una cosa che si legge (un libro, con la copertina o con un disegno in copertina dove quel colore prevalga)
Una cosa che si indossa (capi di abbigliamento, collane, borsa, giacca, trucco…),
Una cosa che si mangia/beve -
Chi non riesce a trovare le 3 cose di quel colore verrà acchiappato dalla Strega!!!
I Blogger nominati acquistano il ruolo della Strega (o dello Stregone) e, con la frase STREGA COMANDA COLORE, scelgono il colore a chi linkano nel Tag.
Dal sito bloodyivy.it
Quella l’ho fatto. Copiata l’immagine e inserita nel post.
Citare l’inventore. Presto fatto. È bloodyivy la prima strega. L’ultima è 17lastella, che ringrazio per la gentilezza che mi ha riservato.
Fin qui me la sono cavata bene. Ma adesso viene il difficile. Il lilla non è il mio colore. Fosse stato il giallo, il rosso, l’azzurro, il verde ma il lilla proprio no. proprio non ci siamo.
Una cosa che si legge (un libro, con la copertina o con un disegno in copertina dove quel colore prevalga)
Cosa sto leggendo? Questo ma la copertina è di tutti altri colori.
Cominciamo male. Il viola non va bene? No? Peccato ma non ho nessuna copertina viola. Un fiore? Nemmeno quello? Uffa che hai proprio con me! Eureka! Nella copertina de La rivoluzione dei templari di Simonetta Cerrini c’è una traccia di lilla. Non ci credette? Provate a vedere qui. Fra l’altro è anche in lettura.
Primo bucato asciugato con fatica – il sole manca e in casa il riscaldamento è spento.
Una cosa che si indossa (capi di abbigliamento, collane, borsa, giacca, trucco…),
Mi volete proprio morto! Non porto collane, né borse e nemmeno mi trucco – basto al naturale e rendo anche piuttosto male -. Una giacca lilla? Ma per chi mi avete preso? E va bene, se proprio ci tenete… indosso dei calzoni che una volta erano viola ma sudore e lavaggi li hanno sbiaditi e tendono al lilla. Non va bene? Il convento passa solo quello. O accettate oppure va bene lo stesso. Mi sa che mi sono giocata la testa. Nessuna fotografia per pura decenza 😀
Una cosa che si mangia/beve
Beh qui getto la spugna. Mangiare o bere qualcosa di lilla…puah! Giammai! Va bene anche un’etichetta? No? Ma quanto siete pignoli! Dite che l’etichetta non si mangia o non si beve? E lo so ma nel contenitore ci sta qualcosa di commestibile. Lilla, lilla… delle mie brame chi è il più grosso salame? Io, naturalmente! E così finisce ingloriosamente la mia avventura.
Visto che sarà pappato dalla strega, è inutile taggare qualche altro incauto.
Per il colore lascio a voi la scelta.
Zipepecchia, caos Liberty o altro ancora?
Zipepecchia col suo Caos Liberty ha avuto la sventurata o meravigliosa idea di pensare a me per qualcosa che ho compreso poco. ma visto che era simpatico ho pensato bene – o male a vostra discrezione – di proseguire il giochino.
Vediamo in soldoni cosa si tratta. Innanzitutto si partecipa e non si vince nulla. Ottimo e abbondante, così non devo nemmeno imprecare contro la malasorte. Poi hai il libero arbitrio di poter scegliere. Meraviglioso. Ma procediamo con ordine.
Vi sono due liste di regole da eseguire per chi partecipa, ognuno è libero di scegliere quali delle due effettuare, io ho optato per la prima Tanto la seconda non mi piaceva per niente. E poi se qualcuno legge il post il commento non lo lascia di certo.
La prima regola
- Ringraziare le persone che ci hanno nominato;
- Rispondere alle 10 domande da loro proposte;
- Scrivere 10 nuove domande;
- Nominare altri 10 blog;
- Comunicare ai blog scelti la nomina con un commento sotto un loro post
La seconda regola
- Lasciare un commento a questo post;
- Seguire il blog di Bamboo Road e quello di Neogrigio;
- Rispondete alle 11 domande da me formulate per voi e taggatemi in modo da leggere le vostre risposte;
- Formulate 11 ulteriori domande a vostra scelta a cui dovranno rispondere i vostri nominati;
- Nominate 11 blog e avvisateli;
- Inserire nel post il distintivo del Liebster Award.
Uffa! Cominciamo la solita trafila.
I ringraziamenti a Zipepecchia a modo mio glieli ho gia fatti. Però se non fosse chiaro scrivo
GRAZIE
Più chiaro di così…
Vediamo le 10 domande, che in realtà sono undici – Ma nella regola 1 era indicato 10. Evidentemente Zipepecchia è cresciuta –
Comunque bando alle polemiche, ecco le dieci, pardon undici, bubbole a cui devo rispondere.
- Se hai visto il film “La grande bellezza”, dimmi ciò che ti ha trasmesso, ciò che hai captato all’interno del film e le sensazioni che hai provato guardandolo.
Non l’ho visto. Mi riservo il diritto di non rispondere.
- Preferisci il dolce o il salato?
Dolce o salto, per me pari sono.
- Ti è mai capitato/capita di addormentarmi mentre dici una preghiera?
Come no! Tutte le sere!
- Quali sono i ricordi più stretti che hai con tuo nonno/a?
Bella domanda. Ero talmente piccolo che non ricordo nulla. Va bene?
- Vorresti essere sepolto o cremato? Se cremato, dove vorresti che fossero “gettate” le tue ceneri?
Cremato, cremato. Così sto in poco spazio. Gettare? Giammai! Non vedo il motivo di sprecare tre o quattrocento euro nell’urna e poi gettarla nel rusco. Sono venale?
- Perché scrivi?
Oh, bella! Sai che non ci avevo pensato. Fammi pensare? La maestra mi ha imposto di scrivere. Prima le aste, poi le lettere, infine i temi. Ho provato a dire che preferivo far di conto ma vi è andata male. Ho continuato a scrivere.
- Hai un sogno o un qualcosa o una persona che saresti voluta/o diventare e per vari motivi non hai potuto realizzarlo/ti?
Sogni? Ho un cassetto pieno. Domani al mercato ne provo smerciare qualcuno. Sarà dura. Una persona? No. nessuna invidia. Mi basta e avanza quello che sono. Qualcosa? Mica sono un dipinto o una statua!
- Cosa significano per te spensieratezza, libertà, felicità?
Chi mi conosce ha capito tutto. Comunque per il popolino spiego essere in pace con la propria coscienza.
- Se vincessi €500.000 ne daresti la metà o addirittura tutti a chi ne ha più bisogno di te?
Meglio di no! Perderei il sonno. Tutti che vorrebbero piluccare qualcosa. Se anche li donossi a chi ne ha bisogno più di me, avrei comunque la fila alla porta. Dunque, grazie ma non vinco nulla – tanto non ho mai vinto nemmeno al Gratta e Vinci-
- Se potessi essere un animale, quale vorresti essere?
Please? Un animale? Non basto io?
- Perché mi stai dando retta e se mi segui sul mio blog, perché lo fai? Rispondete senza peli sulla lingua.
Peli sulla lingua non ne ho. La barba, quella sì, che non mi faccio da una vita. primo cara Zipepecchia non ti dò retta. Ci mancherebbe altro! Non sapevo nemmeno che tu esistessi. Seguo il tuo blog? Non mi pare. Vedi la frase precedente. Se ripassi tra qualche tempo, forse posso rispondere all’undicesima domanda.
Stremato, mi fermo qui. E le dieci domande? Un’altra volta. Per i dieci blog da nominare farei un torto al resto del mondo. Dunque non mi sforzo nemmeno.
PS la foto non è nuova ma il tramonto delle idee ci sta tutto.
Facciamo il punto – aggiornamento delle mie pubblicazioni
Scrivere queste righe mi è costato qualche patema, perché mi sembra rubare un po’ della vostra attenzione. In particolare di abusare della vostra pazienza.
Veniamo al dunque. In questi giorni ho pubblicato il cartaceo de Le linee parallele si incrociano, come era mia intenzione dopo la pubblicazione digitale su Amazon, Smashwords, Mondadori, Ibook e tanti altri E-Store. La potete trovare qui su Amazon.it al prezzo di 8,30€.
Quasi in contemporanea ho pubblicato in digitale su Smashwords, Mondadori, Ibook e altri la versione rinnovata de I tre cunicoli a 1,77€ – prezzo di Mondadori – e la versione cartacea su Lulu a 11€. Per i possessori di Kindle si devono accontentare della versione mobi di Smashwords, perché Amazon ha rifiutato sia il cartaceo sia il digitale. Secondo loro ho usato materiale disponibile sul web e in particolare su newwhitebear.wordpress.com. Ovviamente ho contestato questa versione e ho ritirato i file, già pronti per la pubblicazione con tanto di ISBN. Un vero peccato perché il cartaceo sarebbe costato meno. Quindi ho ripiegato su Lulu. Comunque la mia esperienza Amazon è totalmente negativa. Non solo per questa odiosa discussione ma anche perché il due siti di autopublishing – Createspace e KDP Select – cercano di favorire le loro soluzioni a pagamento, ostacolando il fai da te. Pazienza.
Passiamo a un’altra notizia, che spero possa farvi piacere.
Dal 6 marzo al 12 marzo si tiene per il settimo anno la settimana internazionale dell’ebook, durante la quale autori e piattaforme offrono condizioni particolari per la lettura in digitale.
Quest’anno partecipo anch’io con i tre ebook pubblicati sulla piattaforma Smashwords
I tre cunicoli offerto in download gratuito in occasione della sua nuova uscita, anziché $1.99. Per scaricarlo usa il codice coupon VF93E.
Le linee parallele si incrociano viene offerto con lo sconto del 50% a $0.99 anziché $1.99. Per avere lo sconto usa il codice coupon LX67Y.
Goethe e la felicità nascosta continua a essere in download gratuito.
Buona lettura
Le linee parallele si incrociano. Cos’è?
Le linee parallele si incrociano. Qualcuno storcerà il naso, perché matematicamente non è possibile, almeno è quello che si hanno sempre fatto credere a scuola ma se i piani sono nelle tre dimensioni questo è possibile. Così com’è possibile che le storie di Marco e Marta che viaggiano in parallelo per un curioso scherzo del destino sono destinate a incrociarsi.
Ma chi è Marco? Marco Pinotti è un giovane precario alla ricerca di un lavoro, possibilmente stabile. É il periodo della grande crisi che abbiamo vissuto in questi anni. Alla ricerca di un lavoro conosce marta, una giovane donna, che lavora in un’agenzia di lavoro interinale. Come nei migliori romanzi – e il mio appartiene a questa categoria 😀 – scossa una scintilla fatale. Da questo incontro casuale scocca la fiammata dell’amore che con complicità di un contratto a tempo permette ai due ragazzi di avviare una relazione sentimentale. Passa quasi un anno, tanto che pare ben avviata la stabilizzazione del loro rapporto. Ma non avevano preso in considerazione che la crisi c’è, non è un’invenzione. Anche la società dove Marco ha un contratto a tempo determinato è travolta ed è costretta a chiudere i battenti.
Ecco che il destino, il fato incombe! Come nell’antica Grecia il Fato era un dio o una dea immaginato cieco poiché interveniva a modificare il corso della vita degli uomini senza alcuna precisa ragione, così ci mette lo zampino. Marco risponde stizzito a un sms di Marta. Il Fato è invincibile e persino gli dei vi devono sottostare, come proclamò la Sibilla nell’Oracolo di Delfi. Così tra i due ragazzi , complice il fatto che oggi ci si parla solo attraverso i messaggi, l’incomprensione si trasforma in rottura. Se nell’antica Grecia il Fato viene personificato dalle tre Moire, tra Marco e Marca acquista le sembianze di un incauto SMS.
Marco vorrebbe chiarire, spiegare, scusarsi ma Marta non ne vuole sapere, finché dopo l’ennesimo messaggio lo chiama. Sembra che il fraintendimento sia superato e che il bel tempo torni a sorridere tra loro. Ma il Fato è capriccioso e assume le sembianze di Carlo, un maturo uomo, che si interpone tra loro. I due ragazzi trascorrono la serata insieme per festeggiare il nuovo lavoro trovato e la pacificazione ma Marta ha la testa altrove e lascia perplesso Marco, che intuisce qualcosa senza lasciarla trapelare. Ma il Fato si diverte a giocare con loro, seminando dubbi e nuove incomprensioni. Il ragazzo incontra nel nuovo impiego Elisa, una matura manager frustrata nella vita sentimentale. E’ ricca e facoltosa e lo invita nella casa di campagna, diventando il suo amante. Marta viene irretita da Carlo, che ama impersonare la figura di Master, e viene coinvolta in una relazione sadomaso. Le loro strade divergono e sono destinate a separarsi definitivamente, se tra i due giovani non ci fosse un patto di mutuo aiuto.
Ma Marco e Marta possono combattere il Fato, che piega anche gli dei? No! Dunque ancora i capricci di questa entità volubile e capricicosa fa sì che alla vigilia delle ferie d’agosto Marta chieda il soccorso di Marco per rompere la spirale di amore-schiavitù con Carlo. Il ragazzo la soccorre ma è combattuto tra mille dubbi: se proseguire il rapporto con Elisa, troppo diversa e troppo rischiosa per via della figlia, Alice, che ha avuto un rapporto di lolitismo con un amante della madre oppure l’amore verso Marta, che non percepisce più come un tempo per via delle troppe incomprensioni tra di loro.
Ma qui mi fermo. Perché? Il finale è a sorpresa.
Per chi volesse leggere e gustarsi il finale, passa da Amazon – se hai aderito a Kindle unlimited lo leggi gratis – oppure sei vuoi farti un’idea leggendo le prime 40 pagine passa da Smashword. Se lo vuoi leggere tutto oltre a Smashword, lo trovi anche su Ibooks, su Kobo, su Tolino, Barnes & Noble e Overdrive.
Adesso 17Stella e il suo condominio felice
Prendere un caffè … e va bene fa piacere prendere un caffè insieme agli amici. Ristretto, poco dolce e cremoso ma in particolare caldo. E mentre si prende, si chiacchera affabilmente tra noi. Un piccolo rito di metà mattina per rompere la monotonia. Ma guarda un po’ cosa mi capita! 😀 Davanti a me o meglio di fianco c’è un personaggio famoso, che tutti – o forse tutti conoscono – Mi impapino per l’emozione. Le parole strusciano sulla lingua. Mi riscopro timido e timorso. Un pacca sulla spalla per farmi i nghiottire l’emozione ed ecco… giò cosa gli direste? Non avere timori o remore… esprimeteti liberamente!
Così comincia questo TAG, questa mini avventura. Come voi – io no l’ho imparato leggendo il post dove avevano fatto il mio nome – riconoscerete nella foto utilizzata per il TAG la copertina di “Una donna per amico” di Lucio Battisti.
PRENDEREI UN CAFFÈ CON…
1- UN PERSONAGGIO PUBBLICO O FAMOSO:…
2- UNA PERSONA CHE FA PARTE DELLA MIA VITA REALE:…
3- UN BLOGGER DELLA MIA COMUNITÀ:…
Regole:
Usare l’immagine del TAG
Citare e ringraziare chi vi ha nominato
Descrivere le tre diverse situazioni così come sono state organizzate
Nominare almeno 10 blogger
L’immagine sta il alto
Ideatore del TAG: Pietro Pontrelli
Grazie a 17Stella per avermi scelto per questo TAG. Il caffè è per me essenziale al mattino. Prima cosa, dopo essere uscito dal caldo del letto, preparo il caffè 😀 Un tempo era un rito irrinunciabile di metà mattina, dopo pranzo e metà pomeriggio. Poi ho detto basta. Quello del mattino, appena sveglio è sufficiente. Ma se capita di essere in compagnia un caffè lo prendo volentieri. Un caffè mentre si fanno due chiacchiere, si discute, si socializza. L’ambiente ovviamente dev’essere quello giusto.
E ora vediamo con chi berrei un caffè:
1- UN PERSONAGGIO PUBBLICO O FAMOSO:
Ciao Vale! Si proprio lui Valentino Rossi!
Posso offrirti un biscotto 😀 col caffè? … No? … Mi vuoi strangolare? E va bene! Proviamo a riderci sopra, anche se l’amaro per la decima stella mancata è forte! Il calcione? Hai fatto benissimo perché Marc avrebbe meritato di peggio! Ma siamo sportivi – con la sporta degli insulti a portata di bocca. Ci hai donato un 2015 fantastico. Una goduria così non l’ho mai provata in tanti anni che ti seguo.
Forza Vale. il 2016 è pronto per dimostrare che sei il meglio!
2- UNA PERSONA CHE FA PARTE DELLA MIA VITA REALE:
Qui la situazione si fa delicata. Sono almeno due le persone. Quindi non aggiungo altro
3- UN BLOGGER DELLA MIA COMUNITÀ:
Uh! altro terreno scivoloso. Diciamo tutti quelli che passano dal mio blog. Proprio tutti, indistintamente. Mi costa una piccola fortuna pagare il caffè e relativo cioccolatino fondente a tutti ma lo faccio volentieri. Non sapete quanto questo mi renda felice. Forza gente, occupiamo il bar. Pago io!
Adesso ci dovrebbero essere le nomine. Ma non me la sento. Non l’ho mai fatto e non lo farò anche stavolta. Chi passa da qui e si ferma, offro un caffè – virtuale -!
L’obiettivo è stato raggiunto – aggiornamento
Avevo scritto che avevo in mente qualcosa e dovevo essere meno presente sul blog. L’obiettivo era mettere in sel publishing un mio romanzo. Ebbene l’ho fatto ed è disponibile in prenotazione fino al 10 novembre e poi acquistabile sulla piattaforma Amazon – lo potete trovare qui, mentre su Smashwords è ottenibile da subito nei tre formati epub, mobi e pdf qua.
Qualcuno potrebbe chiedersi dove sta la difficoltà di auto pubblicarsi. In effetti bastarebbe un testo e una copertina e il gioco è fatto. Io ho cercato di generare un ebook in modo più accurato possibile, seguendo le specifiche delle due piattaforme. Il testo è ovviamente lo stesso. Ho posto particolare cura nel eliminare i refusi e gli errori ma dubito di averli tolti tutti. Ho revisionato il testo più volte ma in particolare è stato accettato sulle due piattaforme. Rimane un ultissimo tassello per smashwords, affinchè sia distribuito nei vari cataloghi. Su questa piattaforma sono rigidi e pignoli e tutte le virgole devo essere messe come vogliono loro. Niente di trascendentale è l’operazione conclusiva.
Diciamo sono soddisfatto del lavoro svolto.
Grazie a tutti voi che pazientemente mi leggete.
Aggiornamento del 9 novembre
Quelli di smashwords hanno certificato che l’ebook è vendibile su molte piattaforme tra cui Ibook, Kobo, Barnes & Noble e tante altre. In Italia da feltrinelli. Una piccola soddisfazione, perché erano solo questioni di millimetri fuori posto 😀
Per il cartaceo ci sto ponzando