E’ un nuovo giorno
Sta sorgendo misterioso
tra la nebbia mattutina,
che a strati avvolge la campagna.
Il sole, rosso vivido, è a strisce
e si scorge in lontananza.
Come relitti fumanti vedo
sull’orizzonte spuntare
alberi e tetti.
Il paesaggio muta
con velocità impressionate:
sembra un quadro macchiato di
grigio sporco,
di verde bagnato dalla rugiada,
di rossiccio intenso
il tutto in turbinare di colori
che appaiono e scompaiono,
inghiottiti dalla nebbia del mattino.
Il nuovo giorno è ormai sorto
e la magia mattutina si dissolve
con la nebbia.
Il fieno
Mare verde di erba medica
punteggiata, macchiata qua e là
di punti gialli
si increspa morbidamente
sotto un vento impetuoso e freddo.
Uccelli dal manto serico
si tuffano, emergono
e si immergono
nel verde smeraldo del campo.
Altri uccelli in gara tra loro
giocano a nascondersi
in mezzo al verde.
Ora al posto del mare verde
c’è una distesa giallastra,
che emana un sapore acre e pungente.
Gli uccelli si aggirano
sperduti come naufraghi
nel mare in tempesta
alla ricerca dei vecchi giochi.
Ecco è il fieno.
Visione
Ultimo memo
Questo
è l’ultimo intervento nel mio spazio, che non verrà più aggiornato: la mia è
una scelta irrevocabile, né ho intenzione di aprire un altro spazio. Questo
rimane aperto finché l’oblio non lo ricoprirà. Ringrazio tutti i miei contatti
(occasionali e no) per le loro visite e i loro commenti, che sono stati graditi
ed utili per capire il livello di gradimento dei miei blog. Poi passerò da
ognuno per ringraziarli personalmente. Quasi tutti i contatti hanno degli spazi
eccelenti sia come grafica sia come contenuti, segno di una evidente maturità.
Questo mi ha stimolato nella ricerca e nello sviluppo degli interventi. Alcuni
mi hanno chiesto di non interrompere la pubblicazione dei miei post. Io li
ringrazio pubblicamente, perché la richiesta mi ha fatto molto piacere,
facendomi riflettere a lungo sulla decisione da prendere. Mi piace congedarmi, sapendo che quanto ho
scritto ha incontrato il gradimento dei miei contatti, piuttosto che prendere
la medesima decisione perché nessuno viene più visitare il mio spazio. D’altra
parte diventa sempre più difficile trovare argomenti sui cui scrivere i miei
blog, da qui la decisione di interrompere le pubblicazioni. Di nuovo un grazie
a tutti coloro che hanno letto e commentato lo spazio di Orsobianco.
Luna Quadrato Urano
te uno spirito indipendente e ribelle. Hai la tendenza a fare esattamente
l’opposto di ciò che ti viene suggerito e a rifiutare qualsiasi cosa dicano gli
altri, per il semplice fatto che sono loro a dirla. Per gli stessi motivi sei
impaziente con le limitazioni, i doveri e le responsabilità. Hai un gran
bisogno di essere libero e di fare qualcosa di molto diverso, forse persino di
un po’ selvaggio. Hai un desiderio ardente di stimoli e puoi agire in modi che non
prenderesti mai in considerazione con uno stato d’animo più tranquillo. Tutto
ciò potrebbe andare bene oppure no, dipende da quanto sei conservatore e quanto
insolito o esagerato nell’azione.
Luna
Quadrato Urano
Bilanci
Vorrei fare una premessa che è doverosa per comprendere ciò che voglio esprimere.
Io ho sempre pensato (né ho cambiato idea) che chat, forum, newsgroup, ecc. sono luoghi dove la gente parla del nulla (non se abbiano a male se qualcuno dei miei contatti frequenta questi siti), dove non sempre gli interlocutori sono sinceri, beh insomma spazi da non frequentare. Forse questo mio pensiero era più frutto di sensazioni che di dati reali, perché con cura ho sempre evitato di visitarli.
Non ero attratto dagli instant messenger (forse non hanno inventato il telefono per comunicare con un proprio consimile?), perché secondo me mancava il contatto fisico.
Inoltre non capivo le motivazioni che spingevano le persone a pubblicare foto, post ed altro sui siti tipo Windows spaces.
Però un giorno di gennaio 2007 mi sono imbattuto durante una ricerca nel URL di una ragazza che puntava su Windows Spaces. Senza motivi apparenti e logici, ma seguendo il mio istinto, come faccio spesso, ho deciso di accedere a quel sito, che però aveva delle restrizioni all’accesso.
La curiosità, che non è soltanto femmina, ma anche maschio, mi ha convinto ad esplorare questo mondo a me sconosciuto per trovare quelle risposte sul perché la gente fornisce il proprio profilo, dati personali, foto, ecc.
Non voglio annoiare nessuno sui contenuti e sulle mie reazioni, che sicuramente non interessano, durante questa esplorazione.
Ho deciso quindi di aprire uno spazio personale e pubblicare foto e blog, per vedere se qualcuno li avrebbe visti, letti e commentati.
Non ho seguito un filo logico, ma ho dato ampio spazio al mio istinto creativo, scegliendo gli argomenti più disparati.
Giuro, che non avrei mai creduto che qualcuno si soffermasse a commentare i miei pezzi o che in qualche modo li trovasse gradevoli o interessanti.
Invece ho trovato diversi contatti, con cui ho scambiato opinioni, impressioni utili ed interessanti. A loro vanno i miei complimenti, perché hanno dimostrato maturità (indipendentemente dall’età anagrafica) e tantissimo buonsenso.
A questo punto ritengo necessario riflettere sul da farsi.
Esistono tre opzioni:
1- salutare tutti con un ultimo memo e chiudere il mio spazio;
2- proseguire esattamente come adesso seguendo l’ispirazione del momento senza soffermarmi troppo sugli argomenti;
3- razionalizzare gli interventi, diluendoli nel tempo e nella forma.
La tentazione di attuare l’opzione 1 è fortissima, perché sarebbe un’uscita di scena onorevole e gratificante (per me), ma altrettanto forte è il desiderio di proseguire il confronto e lo scambio di opinioni, che permettono di indagare nel proprio interno su sensazioni ed emozioni, trovando risposte alle incertezze che ci assalgono.
Questo sarà la meditazione che affronterò nei prossimi giorni.
Not tonight, Mr Right by Kate Taylor – ed. Penguin – February 1; £6.99
Sottotitolo: Keep your knicker on. A new dating manual, that explains why women shouldn’t have casual sex.
“Not tonight,
Mr. Right” è un manuale di castità per ragazze, che non leggeranno mai i
manuali di castità (Kate Taylor).
Incuriosito da
un articolo di giornale che intitolava così “L’uomo giusto? Fatelo aspettare”
ho fatto una rapida ricerca sul wb alla ricerca del libro da cui era tratto
l’argomento del pezzo.
Naturalmente le
informazioni erano abbondanti.
In Inghilterra,
dove è in vendita dal 1 Febbraio è diventato un libro di successo con molte
recensioni su giornali importanti come Observer, Sunday Times, The Guardian,
ecc., facendo arrabbiare le femministe, che accusano l’autrice di voler riportare indietro l’orologio del tempo all’epoca vittoriana.
Dalla lettura
di questo materiale potrei riassumere che l’argomento del manuale (così
l’autrice ha definito il suo libro di 224 pagine) tratta della disponibilità
delle ragazze a fare sesso con il loro compagno o con conoscenze casuali.
L’autrice
afferma nella presentazione del suo libro " Per fare innamorare un uomo dagli il migliore sesso che lui non abbia mai avuto oppure non concedergli niente. Questo è una saggezza che mi hanno trasmesso a 18 anni. Io ho seguito esattamente la seconda parte di questo. Non avevo fatto sesso fino allora e non lo feci per un altro anno, finché non trovai quello giusto"
Secondo Kate
Taylor se una ragazza è disponibile, perde buone occasioni per trovare
l’uomo giusto (il titolo del libro gioca sull’assonanza tra TONIGHT –stasera- e
RIGHT -che oltre essere un cognome diffuso in Inghilterra significa giusto) e
convolare a nozze.
In definitiva
l’autrice sostiene che non vuole fare del facile moralismo, ma semplicemente
vuol dare dei buoni consigli alle ragazze in cerca di un compagno duraturo.
L’uomo consuma
il sesso e poi scappa, mentre se non l’ottiene può innamorarsi della donna, che
si nega.
Da questo
assioma discende il consiglio di aspettare e di far soffrire il compagno oppure
ancora meglio non concedersi fino alla consumazione del matrimonio.
Io, come uomo,
posso dire che un sottofondo di verità esiste nelle affermazioni di Kate Taylor
(non nuova a scrivere libri sul come trovare l’uomo giusto), perché la facile
capitolazione di una ragazza toglie molta fantasia erotica al maschio, che è
condizionato molto spesso dal timore di non soddisfare la partner.
Chissà se anche
le ragazze sono d’accordo su queste affermazioni.
A una vecchia amica
Con un pizzico di nostalgia, in questa giornata uggiosa e stramba, le ho ricopiate e le pubblico.
Poesia n.ro 1
Tu sei selvaggia e spinosa,
tu sei indomita e fiera:
non t’appassire ora,
perché bella è per la vita ora.
Fiore di serra incolto,
fiore di campo disadorno
rifiorisci alla dolce aria
della fresca e odorosa Primavera.
Poesia n.ro 2
Quando tu graffi,
quando tu fai le fusa,
sei come una gatta,
che incanta.
Quando tieni il broncio,
quando sorridi,
sei come il sole
che gioca lassù fra le nubi.
Ordine e caos: magnifiche ossessioni
Sottotitolo:
L’ansia di pulizia diventa un business, ma la virtù della confusione regna
sovrana
Ordine e caos, caos e ordine: croce e delizia di tutti
noi. Chi non ha subito il fascino del disordine o l‘ansia di rimettere tutto
in ordine? Chi non ha affermato almeno una volta, parlando dell’amica con una
punto di ironia: è una maniaca dell’ordine oppure non ho mai visto una persona
così disordinata? Ognuno di noi ha un proprio caos ordinato sia mentale sia fisico:
riponiamo gli oggetti secondo un ordine, che agli occhi degli altri sembra
disordine, perché poi siamo in grado di recuperarli velocemente all’interno di
un cassetto o sulla scrivania.
Come al solito
gli americani hanno catalogato il caos organizzato, hanno scritto libri sul
disordine, hanno creato siti web sull’argomento. Un fotografo americano si è
divertito a raccogliere per dieci anni tutti i pizzini che uomni e donne hanno
disseminato nei parcheggi dei supermercati e ne scritto un libro, che uscirà
nel prossimo maggio in America (“A perfect Mess”). Qualcuno si è divertito a
definire le persone secondo il seguente schema.
CICLICI: sono
persone che amano vivere nel caos, per poi rimettere tutto in ordine.
FURTIVI:
fingono l’ordine, ma in realtà sono disordinati ovvero occultano il loro senso
di colpa.
SATELLITARI:
amano vivere in mezzo al disordine perenne e se non c’è lo creano.
PATOLOGICI:
sono i maniaci dell’ordine, che può trasformarsi in un’ossessione.
Qualcuno s’è
inventata una celebrazione annuale: il mese di gennaio di ogni anno è dedicato
al riordino.
In Italia
uscirà a marzo un libro “Il disordine come stile di vita” – edito dalla Rizzoli
-, che teorizza il disordine in contrapposizione alla mania dell’ordine. Si
sostiene che i disordinati hanno un’adattabilità che i “precisini” non hanno.
Il disordinato è creativo, ha un rigore logico del tutto assente nelle persone
ordinate.
Siamo alla
paranoia!
Sono convinto
che ognuno di noi sia disordinato per natura e che organizza il proprio ritmo
di vita secondo degli schemi logici complessi, che non sono compresi dagli
altri perché differiscono tra loro. In questo senso di caos organizzato
ritrovano con facilità il giusto percorso per raggiungere gli obiettivi
prefissati.
Cent’anni vissuti pericolosamente
Spunti ed
appunti tratti dal supplemento Repubblica – Domenica 18 febbraio 2007 di Laura
Lorenzi
rif. http://www.repubblica.it/domenica/index.html?ref=hpsbsx
Il reggiseno ha
cent’anni e non li dimostra, anzi è più vivo che mai.
Nel bellissimo
articolo di Laura Lorenzi è ripercorsa la storia di questi indumento intimo
tanto femminile quanto ispiratore delle fantasie erotiche maschili.
E’ sicuramente
un oggetto di cult e di seduzione
femminile, quando in modo civettuolo s’intravede dalla scollatura.
Analogamente le
femministe più incallite lo odiano, memorabile fu molti anni fa quando finì nel
rogo di tutti i feticci femminili.
La tecnologia
ha trasformato questo indumento in qualcosa di fantascientifico, come quello
antiaggrssione, che dà l’allarme via radio, ed altre diavolerie ancora, che
Laura Lorenzi in chiusura di articolo elenca.
Al di là di
queste deformazioni il reggiseno eccita ancora l’immaginario maschile,
scatenando fantasie erotiche che riportano indietro nel tempo.
Uno dei momenti
più belli è quando con dolcezza e tanta tenerezza l’uomo slaccia alla sua donna da dietro il reggiseno e lo
sfila lentamente.