Oggi è lunedì 8 e Eletta Senso ha proposto il consueto gioco.
Ecco che cosa ho partorito.
La prima era l’esercizio di allenamento
Vi è una certa inclinazione di luce,
i pomeriggi d’inverno —
che opprime, come il peso
di musiche di cattedrale —
Una ferita celeste, ci apporta —
non ne troviamo cicatrice,
ma un’interna differenza,
dove stanno i significati —
Nessuno può insegnarla — altrui —
è il sigillo della disperazione —
un’imperiale afflizione
inviataci dall’aria —
Quando viene, il paesaggio ascolta —
le ombre — trattengono il fiato —
quando va, è come la distanza
nell’aspetto della morte —
Una ferita
troviamo cicatrice,
aspetto morte
Ecco quello con mie poesie
Doriana 1
Tu sei selvaggia e spinosa,
tu sei indomita e fiera:
non t’appassire ora,
perché bella è per la vita ora.
Fiore di serra incolto,
fiore di campo disadorno
rifiorisci alla dolce aria
della fresca e odoroso Primavera.
Bella la vita,
non t’appassire ora,
fiore di campo
Doriana 2
Quando tu graffi,
quando tu fai le fusa,
sei come una gatta,
che incanta.
Quando tieni il broncio,
quando sorridi,
sei come il sole
che gioca lassù fra le nubi.
Quando tu graffi,
Quando tieni il broncio,
sei il sole
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Belli
Sai che non ho mai composto un haiku? Dovrò studiarne la tecnica 😘
La tecnica è semplice 5-7-5 dove i numeri stanno per sillabe. Ad esempio paese sono tre sillabe pa-e-se. Ci sono anche altre specifiche tecniche sul senso della composizione.
Per quanto riguarda la forma, gli haiku sono poesie che in realtà non sembrano tali e aforismi che non sono aforismi; si tratta di una manciata di parole in cui ciò che è fondamentale non è quello che viene detto ma il non detto. Gli haiku sono componimenti dell’anima che raccontano molte cose, ad esempio l’emozione legata alle stagioni oppure la precaria esistenza umana. (fonte web)