Il sole era alto e scottava, quando Luca scese nell’atrio del casale, dove trovò Maria appisolata su una vecchia poltrona di vimini.
La osservò in silenzio, ascoltò il rapido sibilo del naso e il rauco gridare della bocca semi aperta e decise che non era il caso di svegliarla.
Si guardò intorno, diede una rapida sbirciata al giardino sperando di incrociare il viso di Simona ma tutto sembrava calmo e tranquillo come una delle tante giornate di luglio.
Trasse un profondo respiro, si girò per ritornare nella camera e si avviò lentamente verso le scale, quando un gemito potente richiamò la sua attenzione.
“Signor Luca!” udì una voce impastata da sonno e stanchezza che sembrava provenire dal mondo degli inferi.
“Signor Luca!” ripeté la voce. “Simona è andata al mare. La troverà al bagno Garden”.
“Grazie” rispose l’uomo voltandosi lentamente come se avesse il timore di svegliare completamente quella voce, mentre vedeva il viso di Maria contratto in una smorfia di stizza e di fastidio.
Non era sua intenzione di andare al mare ma doveva fingere di essere contento, come gli imponeva la parte razionale, perché così doveva apparire agli occhi della gente. La fantasia insorse, affermando che doveva dirlo apertamente che non ci sarebbe andato. Il nuovo bisticcio confuse le idee di Luca che stava incerto se dire a Maria, che sarebbe andato altrove. Risalì in camera come per istinto senza un preciso motivo.
Di lì a qualche minuto ridiscese le scale e chiese come avrebbe fatto a raggiungere il famoso bagno Giardino.
Maria provò a spiegargli che il bagno si chiamava Garden e non Giardino, che non sarebbe stato difficile raggiungerlo e che li avrebbe aspettati per cena.
Luca annuì uscendo, ma intuiva che non sarebbe stata una passeggiata. Il caldo mozzava il respiro e ronzava pericolosamente nella testa.
Girò a lungo per il paese cercando con affanno la strada del mare senza riuscire a trovarla, distratto dal pensiero di Ersilia.
Dopo la fugace avventura con la francesina dal sorriso dolce era ritornato in città in attesa di cominciare la sognata università, che avrebbe cambiato tutte le sue abitudini scandite dagli orari del liceo.
Una sera, mentre sedeva solitario nei giardini pubblici, incrociò lo sguardo di Ersilia e subito divenne audace.
“Ciao!” le disse andandole incontro mentre la testa entrava in tumulto come al solito.
Ersilia allargò le braccia e lo strinse con vigore a sé, mentre lui la baciava sulle labbra senza timori e senza arrossire. Questa volta il colpo secco, che aveva dato ai suoi pensieri, non l’avevano mandato in tilt e la partita poteva continuare.
L’abbraccio gli sembrò lunghissimo con le bocche che continuavano a restare unite. Si guardarono e scoppiarono a ridere, forse pensando all’ultimo incontro che era stato un fallimento.
Luca cominciò a parlare in maniera sciolta e senza timore, le prese la mano e camminarono a lungo nel buio rotto dalle lampade pubbliche. Lei sembrava felice di ritrovare quel ragazzo impacciato e timido dopo diverse storie una più fallimentare dell’altra. Quell’incontro casuale le aveva aperto gli occhi. Luca era imbranato ma sincero nelle sue manifestazioni d’affetto.
“Ci vediamo domani alle undici in piazza” le disse senza nemmeno porsi il problema se lei era disponibile o desiderava rivederlo.
“Alle undici” rispose Ersilia, mentre un nuovo focoso bacio suggellava quel fortuito incontro.
Giorno dopo giorno la loro storia si cementava nelle aspettative e nelle convinzioni fino a diventare solida come il granito. Gli anni dell’università volarono come coriandoli al vento perché volevano convalidare il loro amore con il matrimonio.
Le immagini scorrevano veloci dinnanzi agli occhi senza posa e senza interruzioni, quando all’improvviso tutto diventò buio e i ricordi sparirono.
Luca aprì gli occhi, ma vide solo buio.
Sentiva freddo senza percepire da dove venisse. Eppure doveva essere estate ma non ricordava quando.
Si mosse, ma si sentiva impacciato, legato come se fosse costretto in qualcosa d’angusto. Non capiva il motivo di queste sensazioni sgradevoli.
Provò a parlare ma non udiva il suono della sua voce. Solo un sibilo, che attribuì ai suoi polmoni.
Richiuse gli occhi per verificare che non fosse un sogno. Percepiva che era una realtà diversa che non riusciva a focalizzare. Provò a concentrarsi su un pensiero, su Ersilia ma mille altri immagini si affollavano caotiche nella mente.
“Quale è stata l’ultima sensazione?” si chiese incerto senza trovare una risposta degna di questo nome.
“Dove sono?” provò a chiedersi inutilmente.
E chiuse gli occhi per calmare il peso che aveva dentro.
E fu per sempre.
FINE
vuoi dire che ha rivisto la sua vita come in un film? Nell’ultima riga ho smesso per un attimo di respirare anche io . Luca addio.
Sì, il senso del racconto era proprio questo. Rivedere il film della propria vita post mortem.
direi che fino all’ultimo non l’ho sospettato e sei stato molto bravo nel depistaggio. Mi è piaciuto nel complesso ed anche puntata per puntata. Bravo!
I tuoi complimenti mi danno molta soddisfazione. Era un vecchio racconto che avevo nel cassetto, che è stato solo ripulito e sistemato.
secondo me hai la stoffa e le idee devi solo crederci e provarci e le soddisfazioni arriveranno.
Le idee forse, la stoffa non so. Crederci? Beh! Ci credo ma senza illusioni. Come ha detto Chimena palmieri nella sua intervista o ti chiami saviano o Vespa oppure sei nulla.
io fossi in te ci proverei, mai vivere di rimpianti. La stoffa e le idee non sono poca cosa, credimi. Comunque è già una bella soddisfazione sul blog!
ti ringrazio per la fiducia. comunque non vivo di rimpianti ma guardo sempre avanti
oh cavolo
sì!
Eh no! Un finale alla Bianchi no. Mi è caduto addosso come un riccio di castagne maturo.
Ed io che mi ero persa dentro ad un possibile tradimento e invece mi hai spiazzata. Questa sarà a buon rendere, dopo 12 PUNTATEEEEEEE! NOOOOO.
Fino a domani non ti scrivo più.
PRTTTTRRRRR
Eppure hai scritto dopo questa! Finale alla Bianchi? Che bel complimento 😀
Lei li finisce tristi, a volte anch’io ma lei più di me. Comunque si, dai ho apprezzato!
Ma no. Non sempre Ale li finisce tristi.
Chi nomina il mio nome invano? 🙂
la tua amica Nadia 😀 Ho già risposto che per me è un onore 😀
Ufffaaaaaaa
perché?
Però potevo arrivarci… DAL TITOLO NO?
Non lo so. Ho provato a depistarvi 😀
Mi hai spiazzato, che finale !!!
Buon pomeriggio Gian Paolo.
Grazie, Franca
Me sorprendió .**el final*
para nada imaginaba**que Lucas***no estaba vivo**
es una gran escritor y mantiene el suspenso muy bien
lo felicito querido amigo!!!!
http://img15.hostingpics.net/pics/672014881.gif
muchas gracias, Mirta. Sus palabras son muy bonito.
Un abrazo, querido amigo.
Veramente bello, complimenti 🙂
mi fa piacere che abbia riscosso tanti commenti positivi
perché merita 🙂
sono lusingato
scrivi molto bene, mi piace molto il tuo stile, anche se non sono esperta di stili di letteratura o altro, vado solo a gusto personale 🙂
ti ringrazio. nemmeno io conosco gli stili. Cerco di adeguarlo al tipo di storia. I risultati non lo so ma ci provo.
Infatti secondo me è proprio questa la cosa più bella, perché ogni racconto è diverso, come stile intendo 😉
Questo mi fa piacere
Gran finale! Complimenti😀
Grazie!
A volte aiuta, sopirsi…per dimenticare
Felice giorno e un sorriso per te, silvia
Grazie, Silvia. Ormai è quasi sera. Ricambio il sorriso
Di nuovo bravo 🙂
Grazie per i tuoi complimenti.
Al fulmicotone! Brividiiiii
Grazie. Parole che valgono oro dette da te.
Un caro abbraccio
Bravsimo querido amigo!!! eres un genio! abrazo enorme de esta amiga Argentina que te quiere mucho!!!
Tener un amigo Argentina como usted es un verdadero honor y un placer. Un gran abrazo
Vado in Ot con il post, ma non con i tuoi gusti, Gian Paolo..
Quando ho visto questo , sebbene io sappia quanto tu sia ben informato, ti ho pensato
http://www.raistoria.rai.it/articoli/nasce-il-mito-dei-templari/11038/default.aspx
passo a vederlo. Ciao
visto ma cortissimo. Appena 48 secondi. Nemmeno il tempo di sistemarmi sulla sedia. 😀 Grazie comunque
Gian Paolo, quanto hai ragione…
In Ot
ho in breve narrato stamattina dell’arazzo.
Buona serata a te!
Tutto bene?
Sì grazie..
Ho appena lanciato un antipasto per il mio prossimo aggiornamento che sarà dedicato a te.
Indovina…;)
Templari?
Ora che ho aggiornato con un post di altri sì, i Templari..
..e chissà che tu non abbia mai sentito parlare di questo borgo toscano..
Il mio aggiornamento l’ho rimandato al pomeriggio..Gian Paolo.
Lo ascolterò. Sono molti i posti italiani legati ai templari
Caro Gian Paolo passo per lasciarti un saluto …. spero che tutto è ok <3
un forte abbraccio e buon fine settimana ciao Franca.
grazie Franca. Spero che tu stia bene, adesso.
Serena domenica
Gian Paolo
Buon inizio di settimana e un sorriso,silvia
ricambio. Sia una serena nuova settimana.
Un sorriso
Grazie di cuore, silvia
un sorriso
Augh! Qui battere la fiacca. Smettere di fumare calunet e scrivere, scrivere!
Uomini bianchi arrivare e leggere cosa?
Non leggono niente. Ma presto arriverà qualcosa. 😀
Buona sera Gian Paolo !
Veramente bello, complimenti ! 🙂
https://youtu.be/WXkRxYGnV38
Felice serata ! 🙂
Aliosa 🙂 <3 🙂
Buona serata Aliosa.
Un sincero saluto
Wieder sehr schön Wünsche eine gute neue Woche lieber Gruß Gislinde
danke Gislinde
o.t.
grazie grazie grazie.
E un caro saluto,
zena
E’ stato un piacere!
Sei una persona splendida. Sempre sorridente.
Ciao
Gian Paolo
Trascorri un aranciato pomeriggio d’autunno….
Un saluto,silvia
grazie, Silvia. Dopo una mattinata grigia e novembrina, un pomeriggio pieno di sole.
Un caro saluto
Caspita! E chi se l’aspettava !!!
Nessuno 😀
E bbraV!!
grazie, Tiz!
molto bello e coinvolgente. Saluti da Vienna bilere
Grazie, Bilere