Per un interno sentiero
voglio viaggiare,
scoprire cose mai viste dagli occhi.
Voglio nutrire la mia coscienza
con pensieri occulti,
perché un giorno vengano
allo scoperto
e possa esprimerli
con chiarezza.
Domenica scorsa ero al lago. Insieme a una terribile emicrania. posato lì sull’asciugamano accanto al mio capo, come un fardello da portare per tutto il giorno, ho visto improvvisamente lui, il genio della lampada. Stava con fare pensieroso in silenzio sulla mia spalla, leggero come un piccolo ciottolo di fiume. Era fumoso, tenue, trasparente, come se con una sagoma troppo netta, tagliente, colorata non volesse offendere la mia vista già provata dal dolore, che mi portavo dal risveglio.
Quando l’ho messo a fuoco, mi ha detto sussurrando: «E’ il tuo turno. Non puoi attendere ancora, devi esprimere i tuoi tre desideri. O adesso o mai più. E’ arrivato il momento».
Devo ammettere che è stato furbo nel presentarsi. Non ha scelto le prime ore della mia giornata per parlare, quelle in cui la mia razionalità è ancora intorpidita dal sonno, dai sogni appena dismessi. In quei frangenti la mia mente non ha dispiegato per bene le ali mentre i pensieri vagano ancora liberi nei meandri delle sinapsi, preoccupati, disperati. Sanno che, se non li fisserò subito, durante la giornata spariranno e si perderanno per sempre. Io sono fatta così e me ne vanto.
Mentre osservo rilassata il genio, lui mi aspetta senza fretta. Rimane in attesa che io decida cosa voglia. La prima riflessione, che si presenta, è che nessun desiderio potrebbe essere soddisfatto, se fosse materiale. E’ un concetto che qualcuno ha espresso con parole, che non saprei descrivere meglio. Dunque è inutile provarci, perché sono consapevole che avrei sprecato un’opportunità.
Il secondo pensiero è una domanda: ‘Ma cosa c’è di immateriale che io desideri raggiungere o che desideri non perdere con tutte le mie forze?‘
Però sto perdendo tempo. Lo vedo, il signore della lampada, che batte il piedino sulla mia spalla impaziente di ascoltare la mia voce ma non riesco a decidermi sui desideri da esprimere.
Poi, come se la mente si fosse svuotata col rumore sordo dell’acqua che scorre veloce verso il basso, arriva il primo desiderio. Mi accorgo che è il più importante, perché li racchiude tutti: la capacità di amare. Lo conosco a fondo, mi è costata lacrime e sofferenze. So che, una volta acquisito, difficilmente non lo perderò. Suvvia, non sorridete con quel sorriso maligno, perché è una richiesta seria. Il genio della lampada cosa ci starebbe a fare se non per darmi la sicurezza di qualcosa che conosco bene e che, proprio per questo, so che sia essenziale per la mia vita?
Lui mi guarda stupito, perché ci ho messo troppo tempo per formulare questo desiderio che è in cima a tutti i pensieri. Annuisce soddisfatto. Adesso si aspetta che vada più rapidamente nel manifestare gli altri due.
Come d’incanto, come se i lacci, che mi tenevano vincolata a terra, si fossero sciolti, ecco arrivare il secondo: ‘è l’avere la capacità di volare con la fantasia, finché avrò energie, finché avrò respiro’. Gli chiederò senza timori che mi dia questa capacità di provare tutte le variazioni e sfumature sul tema. Un volo rapido, lento, alto, basso, radente, sicuro, leggero, virato, planato, veleggiato, battuto, in caduta, saettato, tuffato, rimbalzato, frullato, rifrullato, impennato, librato, a campanile, a onda, a piombo, saettato, spiegato, solitario, ordinato, in riga, a punta, in formazione, repentino. Non ne avrò mai abbastanza. La fantasia non deve avere briglie sul collo
Il genio della lampada mi ha guardato soddisfatto, perché questo secondo desiderio era quello che aveva immaginato.
Di nuovo mi sono inceppata, gli ingranaggi si sono bloccati e non è uscito più niente dalla mia mente. Gli ho chiesto se mi concedeva la settimana che sarebbe cominciata domani per formulare il terzo e conclusivo desiderio. Lui mi ha guardato con un sorriso maligno sulle labbra. ‘Forse‘ è stata la risposta, prima che si dissolvesse in una nuvola di pensieri. Io sono rimasta lì con la testa posata sull’asciugamano in compagnia dell’emicrania a meditare su quel forse, che voleva dire tutto e niente. La prossima domenica sarò ancora qui, in riva al lago, con la speranza che il capo sia sgombro di pensieri negativi.
Sono rimasta tutto il giorno in uno stato di dolorosa percezione di essere inadeguata, perché non sono riuscita a palesare tre parole, tre frasi, tre concetti. Mentre ragionavo su di me mi sono posta la domanda: ‘I primi due desideri rimangono validi oppure no in assenza del terzo?‘ Non è una domanda oziosa la mia. Perché la fantasia non ha volato affatto e la capacità di amare non ha fatto capolino dentro di me. Il genio della lampada ha millantato del credito che non ha?
Mentre riflettevo su questo, ho sentito una fitta più dolorosa nella testa, come se volesse scoppiare. Mi sono girata e l’ho visto che mi punzecchiava infastidito. Ho compreso che è meglio non dubitare di lui.
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Io ne ho molti più di tre! Un abbraccio grande
Elena, posso mettere una buona parola per te. Quando ha finito con la voce narrante, te lo spedisco a casa. Lo ricevi da sola o con tutta la tribù dei bipedi e quadrupedi?
Un grandissimo abbraccio
Anche sola !!! Grazie
Terrò presente! Baci
😉
Dolce notte
noto con piacere, anche se è un ulteriore conferma, che non hai bisogno del genio della lampada per la fantasia. sei già all’opera 🙂
buon pomeriggio
Lud
Il genio della lampada dà un valore aggiunto!
Felice pomeriggio, Lud
eeeeeeh…vabbè… 😉
Ma sì…un sorriso
Nessun inizio di un nuovo racconto. Semplice post, troppo lungo, che ho spezzato in due o tre parti. Devo decidere ancora.
Diciamo un post estivo, di quelli da leggere all’ombra di un maestoso abete.
Incredibile, ho beccato una tua “parte prima”! Sono felice…
E io sono felice della tua lettura!
Danke dir lieb aber drei Wünsche sind immer gut wünsche dir einen schönen Abend.Liebe Grüße von mir Gislinde
Grazie, Gislinde
Sempre interessanti i tuoi racconti….
Buona serata
Grazie Mariella. Serena serata anche a te.
però che bel racconto buttato la come qualcosa di molto leggero e racchiude verità indiscutibili …
felice di leggerti senza dover recuperare le puntate precedenti… come se dice a Roma ” na’ favola ”
dolce sera Gian Paolo
In effetti per me era qualcosa di leggero, senza molte prertese.
No,non devi recuperare nulla, perché in una o due volte si chiuderà.
Dolce serata, Franca.
buon pomeriggio Gian Paolo
ciao Franca
Felice pomeriggio, Franca
Ciao
grazie
serena sera in una caldissima sera d’estate
ciao Franca
Dolce sera in una torrida giornata di luglio
Ciao
Gian Paolo
un pensiero di amicizia per te http://lemieemozioniinimmaginieparole.wordpress.com/2014/07/19/award-di-luce/
sereno giorno
Franca
Felice sabato sera.
Gian Paolo
grazie
Un abbraccio grande per una splendida giornata 🙂
Ricambio l’abbraccio gigante per un delizioso pomeriggio
Splendido!
Un caro abbraccio.
Grazie!
Ricambio il caro abbraccio
Fantasia e sogno: il mio mondo
Ottimo inizio, Gian Paolo
A big hug
Mistral
GRazie Mistral ma resterà un racconto di due o tre parti.
A big kiss
Gian Paolo
Buona sera, Gian Paolo !
Grazie per la visita e saluto ! 🙂
http://youtu.be/b6UAYGxiRwU
Un fine settimana meravigliosa !! 🙂 🙂
Con amicizia,
Aliosa.
Sempre graditi i tuoi commenti
Grazie, Gian Paolo ! 🙂
Un fine settimana sereno e felice !! 🙂 🙂
Con amicizia,
Aliosa.
Ricambio l’augurio che anche il tuo fine settimana sia sereno e felice.
Danke wünsche ich dir auch gruß und Freundschaft.Gislinde
Sempre gentile, Gislinde
Love the story,
the poem at the begenning is perfection
the story full of magic
like always
P.S. will come back with tea, to read all what I have been missing
Thank you, Doris!
Racconto originale, scritto così bene che la voglia sarebbe di continuare a leggere. Mi è piaciuto molto e i due desideri mi sembrano del tutto condivisibili almeno dal mio punto di vista.Un abbraccio Isabella
Tra un giorno o due arriva la seconda parte. Poi la terza, quella finale (se la seconda è troppo lunga).
E’ nato più per caso che voluto. Mi fa piacere che lo trovi interessante e condivisibile. Spero che anche il terzo desiderio sia all’altezza dei precedenti.
Sereno sabato sera.
Un abbraccio
Gian Paolo
Non ho fatto in tempo ieri a salutarti quindi rimedio subito: buona domenica caro Gian Paolo. Isabella
Rispondo anch’io in ritardo di un giorno. Felice settimana, Isabella.
Un abbraccio
Gian Paolo
Felice settimana a te caro Gian Paolo. Con profonda amicizia. Isabella
Un grande abbraccio, Isabella
Gian Paolo
PS questo avrà un seguito