La Nuova Ferrara – NOTIZIE DELL’ULTIMA ORA – 28 settembre 2013
Al momento di andare in stampa ci giunge notizia di un nuovo omicidio avvenuto intorno alle 23 in Via Frescobaldi. Non si conosce il nome della vittima, né come sia avvenuto. E’ preoccupante che nel giro di 10 giorni ci siano stati due omicidi. Forse un serial killer gira per la città? Per avere ulteriori ragguagli potete seguirci su Twitter e FB oppure dal vostro smartphone e tablet.
Ludmilla, accompagnata da un agente, raggiunge Lopapa e Ricardo negli uffici della Procura. E’ nera e inviperita, perché perderà un’altra giornata. Il giorno prima una di lavoro, adesso il sabato dedicato alle spese e al relax.
“Ciao” le dice Ricardo alzandosi per farla accomodare davanti al magistrato.
La ragazza risponde con suoni più simili a un grugnito che a un saluto.
“Mi spiace disturbarti anche nella tua giornata di riposo ma le ultime novità non sono piacevoli e abbiamo la necessità di farti qualche domanda” prosegue il commissario che ha intuito l’umore nero della ragazza.
Ludmilla si siede dinnanzi a Lopapa e aspetta in silenzio che le pongano i quesiti. Intuisce che ci sono notizie poco simpatiche ma confida che non la riguardino da vicino.
“Dunque, come ha detto Ricardo, ci sono dei nuovi eventi assai spiacevoli e confidiamo che tu possa contribuire a chiarire alcuni aspetti” comincia il magistrato. “Conosce un certo Carlo Inzoli?”
La ragazza ha un sussulto. Non si aspettava il suo coinvolgimento in questa vicenda.
“Sì, lo conosco da una vita. E’ un caro amico” risponde con cautela. “E’ successo qualcosa?”
“E’ stato ucciso ieri sera intorno alle dieci e trenta” spara senza troppe delicatezze Lopapa.
Ludmilla sbianca. Ha uno sbandamento. Pensava a tutto fuorché a questa evenienza.
“Ucciso?” dice con voce flebile. “Ucciso? E si sa da chi?”
“No. Non sappiamo nulla. Solo che è stato trovato morto sull’ingresso di casa” aggiunge piatto Ricardo.
“Non posso crederci” esclama, quasi urlando, mentre gli occhi si riempiono di lacrime. “Ho ricevuto un sms proprio ieri…”.
“Proprio di questo volevo parlare. Abbiamo trovato l’originale sul telefono di Inzoli. Era quello del mazzo di fiori?” domanda Lopapa.
“No. Quello era di tutt’altro genere…”.
“Te lo ricordi?” chiede Ricardo, che fino a quel momento era stato in silenzio.
“No ma se lo volete leggere eccolo qui. E’ la copia esatta di quello originale” risponde Ludmilla con un groppo alla gola, porgendo un cartoncino al magistrato.
Lui lo osserva per bene e poi lo allunga a Ricardo, che lo esamina con attenzione, prima di restituirlo.
“Hai detto copia esatta dell’originale?”
“Sì” replica la ragazza. “Non ho fatto una fotocopia ma l’ho ricalcato dal biglietto che accompagnava il mazzo di fiori. Però quello inviato da Carlo faceva pensare a un altro mazzo di fiori, che non ho ricevuto”.
Lopapa si gratta il mento e riflette su quanto la ragazza ha detto.
“Come mai l’hai ricalcato?” domanda curioso.
“Ho provato a fare l’identikit grafologico del possibile mittente. Come vedi, non è firmato e non sono riuscita a comprendere chi ha avuto quel pensiero. Però è qualcuno che conosce le mie inclinazioni. Per me resta un mistero sia la persona sia il sesso” conclude, mentre con le mani asciuga le lacrime che hanno rigato le guance.
Ricardo riprende il biglietto e lo esamina.
“In effetti potrebbe essere chiunque. E’ stato scritto in maniera anonima. Quasi perfetto nelle proporzioni e nelle lettere. Si direbbe che possa essere stato usato un normografo per comporlo. Possiamo tenerlo?” chiede rivolgendosi alla ragazza.
“Sì. Io ci ho rinunciato a comprendere chi possa essere stato l’autore”.
Lopapa aggiunge alcune frecce e piccole note sul foglio che ha sulla scrivania.
“Signorina Presente, Maria Russo le ha confidato qualche segreto?” domanda cambiando radicalmente argomento.
“Sì e no. Posso dire che ha parlato di più di quanto ha fatto ieri”.
“Tu che impressione hai ricavato?” le domanda Ricardo.
“Beh! Se le mie sensazioni hanno valore, ho percepito che Maria odia sia la figlia che il marito. Quale ne sia il motivo, non mi è stato chiaro. Ha accennato genericamente a comportamenti non proprio ortodossi di entrambi”.
“Ma cosa ti ha raccontato in dettaglio” chiede Lopapa.
“Il marito le ha costrette oltre venticinque anni fa a scappare da Lecce. Non ha detto in dettaglio le motivazioni. Ha parlato di sgarbi in maniera vaga e fumosa. Sono partiti in fretta e furia senza avere una meta precisa, finché non sono arrivati a Ferrara, dove si sono fermati. Non ha precisato le motivazioni della scelta. Forse Antonio Lopiccolo si sentiva sicuro. Poi sette anni fa il padre di Teresa ha abbandonato la famiglia, sparendo con un’amica della figlia”.
“Non mi risulta che ci siano state denunce di sparizione ancora pendenti e irrisolte” la interrompe Ricardo.
“In realtà Maria ha affermato che il marito prestava attenzione alle amiche della figlia, finché non è sparito con l’amica del cuore” replica Ludmilla.
“Non ha un’idea dove possa essersi nascosto?”
“No”.
“E lei cosa ha fatto?” domanda Lopapa.
“E’ restata per un anno a Ferrara e poi è ritornata a Lecce, quando ha compreso che il marito non sarebbe più ricomparso”.
“Ha spiegato perché ha rotto con la figlia?” le chiede il magistrato.
“No. Non ne ha voluto parlare. Ha detto solo che Teresa è come il padre. Una zoccola, come l’ha definita. C’era molto astio nelle sue parole”.
I due rimangono in silenzio e si cercano con gli occhi, come per trasmettersi un misterioso messaggio.
Ludmilla guarda l’ora e comprende che la mattinata è persa.
“Pensi che possa esserci un collegamento tra la morte della Lopiccolo e quella di Inzoli?” le domanda a bruciapelo il magistrato.
La ragazza sussulta come se fosse stata colta di sorpresa.
“No. Nel modo più assoluto!” dice con veemenza. “Non si conoscevano nemmeno. Perché ti è venuta in mente questa affermazione?”
“Così. Mi è apparso strano che dopo la visita del misterioso uomo ieri sera a casa tua, sia stato ucciso un uomo che apparentemente ha in te l’unico punto in comune. Prova a pensarci bene. Esiste un collegamento tra le due vittime?” replica Lopapa, che è tornato sull’argomento iniziale.
Ludmilla prova a riflettere ma per quello che ricorda non ha mai parlato a Teresa di Carlo. Si domanda come abbiamo potuto incontrarsi e conoscersi. Continua ad avere un vuoto nella memoria.
“Ho riflettuto ma Teresa in teoria non avrebbe dovuto conoscere Carlo. Se per qualche motivo c’è stata frequentazione tra I due, stranamente lui non me ne ha mai parlato. Avrebbe fatto carte false pur di avermi come compagna” risponde la ragazza.
“Perché non hai accettato il suo corteggiamento?” le chiede Ricardo.
Ludmilla è incerta se parlare o meno. Capisce che, se dice qualcosa, rischia di innescare una serie di domande su suoi rapporti con Carlo. Però se depista corre pericoli maggiori del tutto ingiustificati. Riflette e alla fine decide di spiegare I motivi del suo rifiuto.
“Per me Carlo era come un fratello. Non lo vedevo come compagno di vita. Era dolce e romantico ma del tutto inadeguato a vivere accanto a me. A essere sinceri, non ho trovato ancora un uomo che sia riuscito ad accendere quel qualcosa che si chiama innamoramento”.
Lopapa e Ricardo si guardano in silenzio, perché non si aspettavano una confessione così franca. Hanno compreso anche il senso del sms.
“Sei stata chiara” afferma il magistrato. “Dunque c’è un secondo mazzo di fiori non ancora recapitato?”
“Direi di sì, se il messaggio ha un significato” risponde la ragazza.
Il commissario ragiona sul collegamento tra la Lopiccolo e Inzoli. L’intuito gli suggerisce che l’uomo è stato ucciso dalla stessa persona che ha sparato a Teresa, perché avrebbe potuto metterlo in pericolo. Quello che non riesce a inquadrare è il passaggio a casa della Presente, perché ha rischiato di farsi sorprendere, se la pattuglia avesse osservato le sue istruzioni. Però potrebbe avere avuto un atteggiamento di sfida nei confronti della polizia, perché si era accorto che I due poliziotti se ne stavano al caldo in macchina.
“Credo” comincia Ricardo, rivolgendosi a Ludmilla “che dovrai fare molta attenzione a dove vai e come ti muovi. Un mio uomo sarà sempre alle tue costole per proteggerti. L’assassino è ancora in circolazione”.
“Uffa! Non ne posso più! Non posso fare un passo senza sentire il fiato sul collo di una tua persona”.
“Ci dispiacerebbe se tu facessi una brutta fine” conclude il commissario.
Ludmilla esce sbuffando dalla stanza, accompagnata dall’agente.
“Penso che dobbiamo rileggere tutto con altri occhi” afferma Ricardo, dopo che la ragazza se ne è andata.
“Sono d’accordo”.
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racconto avvincente….ma il finale???
Intanto buon fine settimana 🙂
Abbi pazienza. Arriva, arriva. Felice sabato sera
Buongiorno! Be’ in quanto ad “intrighi” anche tu….65Luna
Ci provo…
Felice sabato pomeriggio
Immer wieder packende Geschichte,wünsche dir einen guten Sonntag.Liebe Grüße Gislinde
Danke dir
Ancora una volta Ricardo sugli scudi.
Il “nostro Lebel” arriverà alla soluzione.
Un caro abbraccio.
Sì, il nostro Lebel ci porterà sulla strada maestra.
Un caro abbraccio
Un secondo mazzo di fiori 😉
Bello intrigante non c’è che dire, diramazioni che portano fuori ma la radice è solo una.
Lopapa aggiunge tasselli, il mosaico si sta componendo, l’immagine sbaraglierà tutti, aspetto il colpo di scena. 😉
bello, bello davvero
un abbraccio
Affy
Il quadro va componendosi. Colpi di scena? Non dico nulla.
Grazie
Un abbraccio
Ricardo parece un buen hombre me pregunto que pasará con Ludmilla*
cuánta intriga
mi cariño
buenas noches****
Grazie, Mirta!
Sempre gentile.
Buon pomeriggio
no, non scucire nulla, aspettiamo…
Ci mancherebbe!
Sono piuttosto tirchio da questo versante.
eheh, proprio non ci avevo fatto caso…
Meno male che te l’ho fatto notare..
very good the story, is so interesting
so now other flowers
I wonder what happen
good day
un saluto
Thank you, Doris
Good afternoom.
Un caro saluto
Vedi che Maria in qualche modo è implicata ? Me lo sento, vedrai…Buon week end. Isabella
Non lo so se maria sia implicata.
Felice domenica.
Gian Paolo
So che l’hai ormai concluso da tempo il racconto, ma mi piace troppo il rapporto tra Ricardo e Ludmilla 🙂 Tifo per i due! 🙂
Mi fa piacere che tu stia leggendo questo racconto.
Un abbraccio
Anche a me! Facendo pause, mentre lavoro al nuovo articolo per lavoro, leggo… Un abbraccio!
Dunque è una compagnia e diversivo! 🙂
Un diversivo piacevole 🙂 E una bella compagnia soprattutto.
Questo mi dà molta soddisfazione!