Dopo l’incontro a Modena seguirono altre riunioni per mettere a punto la strategia della primavera 2011. Lorenzo e Teresa cambiarono atteggiamento nei confronti di Laura e Mattia. Avevano compreso che la coppia era affiatata e difficilmente sarebbero riusciti a scalfirla con le loro avance.
Arrivati ai primi di marzo Laura cominciò a scalpitare per aprire i campi e avviare i nuovi lavori. Un sabato di metà mese Matteo invitò il gruppo a casa sua per fare una prima verifica sullo stato delle decisioni, dopo che erano state avviate le trattative con alcuni sponsor minori, scelti tra quelli disponibili a finanziare il progetto senza oneri gravosi.
Era un sabato soleggiato ma fresco al termine di una settimana grigia e anonima. Si ritrovarono riuniti attorno al grande tavolo rustico della cucina. Si disposero senza un ordine preciso: a seconda degli umori personali.
Betta illustrò la situazione di cassa, che appariva florida e priva di pericoli immediati.
“Con gli ultimi versamenti attualmente abbiamo 131.500 euro sul conto. Altri ventimila circa arriveranno nei prossimi mesi. Una situazione rosea, superiore alle nostre aspettative. A questi si potrebbero aggiungere altre donazioni minori tramite Facebook e gli introiti delle visite guidate. Non saranno cifre importanti ma utili ad accrescere la dotazione dei nostri fondi”.
“L’ultima volta hai detto che avresti formulato una previsione di spesa” domandò Matteo.
“Sì. In linea di massima esiste” rispose la ragazza, aprendo un foglio con cifre e nomi.
“Puoi darci qualche ragguaglio” chiese Mattia.
“L’impresa edile dello scorso anno, che abbiamo confermata, ci ha detto che dovrà dimezzare il suo contributo per via della crisi. La spesa prevista lieviterà dai 68.000 dello scorso anno ai 75.000 stimati per il 2011. Però le spese generali dovrebbero calare sensibilmente, per cui le due voci si dovrebbero compensare”.
“Quindi queste due voci a quanto ammontano?” domandò Marco.
“Si prevede una spesa di 85.000 euro. Le altre uscite dovrebbero essere in linea coi consuntivi che conoscete. Quindi il totale delle uscite dovrebbe aggirarsi tra i centomila e centocinquemila euro. In cassa dovrebbero rimanere grosso modo cinquantamila euro…”.
“Siamo ricchi!” esclamò con un fischio da maschiaccio Teresa.
“Calmati! Abbiamo altri due anni da affrontare, se tutto procede secondo i programmi” replicò Betta seria.
“Uffa!” esclamò Laura. “Tutti questi numeri mi annoiano. Abbiamo finito oppure …”.
Tutti scoppiarono a ridere all’uscita della ragazza, che manifestava tutta la sua insofferenza verso le cifre.
“Un solo appunto. Poi passiamo ad altri argomenti” disse Betta sorridente.
“Cosa?” domandò Laura, sbuffando.
“Quest’anno dobbiamo cercare tegole vecchie, porte e finestre, anche rotte da restaurare, infissi. Quindi se vi capita di trovarne, prendeteli. Con questo avrei finito. Cedo volentieri la parola agli altri”.
Ci fu un momento di pausa, prima che qualcuno aprisse un nuovo fronte.
“Che ne dite di un caffè e qualcosa da mangiare?” propose Matteo.
“Ottima idea” rispose Lorenzo, che era rimasto in silenzio fino a quel momento.
“Voi pensate sempre a mangiare e bere ma quando attrezziamo nuovamente i campi?” domandò decisa Laura.
“Mentre voi discutete e vi accapigliate, io preparo caffè, pane fresco o tostato, marmellata di prugne” disse Matteo, mettendosi ai fornelli.
“Non è possibile” rispose Lorenzo calmo e pacato.
“Perché?” esclamò la ragazza, fiammeggiante d’ira.
“Calmati, Laura. Ascoltiamo i motivi da Lorenzo” disse Mattia nel tentativo di frenare l’irruenza della ragazza.
Teresa, nel vederlo deciso e sereno, pensò che era un vero spreco nelle braccia di Laura. «Ci devo riprovare!» rifletté.
“I motivi?” cominciò Lorenzo. “Per il campo in alto, vicino al Borgo dobbiamo aspettare maggio…”
“Maggio?” urlò la ragazza, ancor più rossa in viso.
“Ascolta in silenzio. I commenti lasciali alla fine” intervenne di nuovo Mattia, cingendole le spalle.
“Deponete le armi” esclamò Matteo. “Arriva il caffè e la marmellata”.
Il padrone di casa sistemò al centro del tavolo tazzine fumanti e un piatto pieno di pane e marmellata.
Tutti si avventarono all’infuori di Laura, che aveva le guance di rosso acceso.
“Non devi fare così” le sussurrò Mattia in un orecchio, mentre prendeva due tazzine di caffè.
“Non lo voglio” rispose stizzita.
“Sei infantile, quando ti comporti in questo modo” riprese il ragazzo, guardandola negli occhi.
“Sei un perfido bugiardo” replicò alzandosi.
“Dove vai?”
“Lasciami stare!”.
Teresa osservava la scena con occhi interessati. «Ottimo! Se c’è una crepa, la farò diventare una voragine».
Mattia la seguì sotto gli sguardi stupiti degli altri, che non comprendevano le motivazioni dello scatto d’ira. La raggiunse e cercò di parlarle con pacatezza.
“Cerca di ragionare, anziché scaldarti e bruciare come un fiammifero. Siamo qui per valutare cosa dobbiamo fare nei prossimi mesi”.
“Vattene. Non ti voglio più vedere” gli gridò in faccia.
“No. Resto, finché non hai ripreso il controllo di te” rispose con calma.
“No, non voglio più vederti!” ripeté con la voce rotta da un pianto isterico.
Teresa si avvicinò con passo felpato e cominciò a parlare.
“Stammi alla larga se vuoi conservare il tuo bel visino” sibilò minacciosa.
“Volevo solo…” continuò con voce falsa e ipocrita.
“Sei sono una puttana!” le urlò in faccia.
Mattia le prese un braccio per allontanarla ma lei si divincolò, rimanendo ferma, decisa alla lite. Il ragazzo si avvicinò a Laura e le cinse le spalle per trascinarla fuori in giardino.
“Vieni. Usciamo” le disse con calma e dolcezza.
“No!” rispose ma si lasciò condurre all’esterno con dolcezza.
Si sedettero sulla terra umida sotto il noce, ancora spoglio di foglie. La abbracciò e la strinse a sé. Laura riprese a piangere convulsamente.
“Capisco che vorresti ricominciare subito ma non sempre è possibile. Bisogna pazientare anche se sentiamo il fuoco dentro dentro di noi” iniziò, mentre le accarezzava i capelli.
“Tu sei in combutta con quella stronza di Teresa” replicò con gli occhi arrossati dal pianto.
“Cosa dici? Lo sai benissimo che penso solo a te” le rispose, nascondendo i suoi pensieri.
“Sarà ma le fai gli occhi dolci. La inciti a strusciarti a te. Ti ho visto a casa di Marco” gli rinfacciò acida.
“Se fosse come dici, pensi che sarei qui con te?” le domandò.
“Sei bugiardo. E mi prendi in giro! Lorenzo…” le uscì involontariamente prima di fermarsi.
“Credi che non abbia visto che ti corteggia? Che appena può, ti mette le mani addosso? Come da Marco?” le disse con tono asciutto e duro.
“Sei un ingrato”.
“Ti ho già detto più di una volta che in certi momenti sei insopportabile. Però mi piaci, anzi ti voglio sinceramente bene. Se vuoi rompere, dimmelo. Me ne farò una ragione”.
Laura lo abbracciò, baciandolo.
“Scusami! Oggi sono particolarmente nervosa e conosci il motivo. Hai ragione. Devo tornare in me. Ti amo. Lo so che Lorenzo mi fa il filo. Vorrebbe stare con me. Io preferisco te. Tu sai darmi quella calma che nessun altro c’è mai riuscito”.
“Torniamo dentro. Abbiamo dato sufficiente spettacolo”.
“Sì” gli rispose, mentre mano nella mano tornavano in casa.
Matteo si fece incontro per stringerle una mano e, rivolgendosi agli altri, disse: “Per oggi basta discussioni. Facciamo un giro per i campi, se non vi disturba infangarvi in campagna. La natura sta risvegliandosi”.
Un coro di sì accolse la proposta e sciamarono allegri per il sentiero che conduceva verso la collina.
Teresa non aveva intenzione di rinunciare ai suoi propositi e aspettava l’occasione propizia per attuarli.
Buon Anno Gian Paolo ABBRACCIO doppio! 🙂
Buon Anno, Simona!
Abbraccio grande grande
Gian Paolo
auguri sinceri 🙂 by bio
Grazie Bio Bio.. Buon Anno
ciao Gian Paolo, ripasso con calma per la lettura.
per ora ti auguro un sereno e creativo 2014! 🙂 Lud
Ti aspetto nel 2014!
Ancora tanti auguri
GP
Gian Paolo ti auguro un anno in salute e pieno di serenità
Grazie, ricambio di cuore!
Ancora e sempre Teresa, una che non molla mai e Laura, che non sa controllare i propri nervi, riesce solo nell’ intento di favorirla con nuovi approcci verso il suo Mattia
Aspetto e ti aspetto con nuovi episodi, caro Gian Paolo
Bacioni
Mistral
ps: bravo davvero
Teresa non si smentisce ma nemmeno Laura le è da meno.
Bacioni
Gian Paolo
…e purtroppo dalle crepe possono aprirsi davvero voragini (pare che Teresa non vedesse l’ora di scorgere quella crepa, così sarà ancor più decisa di quel che è già).
ciao, buona serata 🙂
Spesso un piccola incrinatura diventa una voragine incolmabile!
Ciao e buona serata
Capitolo decisamente bello.
Non ho capito solo chi ha pronunciato la frase “Stammi alla larga se vuoi conservare il tuo bel visino”.
Teresa o Laura?
Comunque, Teresa non sarà mai all’altezza di Laura!
Un caro abbraccio.
Secondo te, chi sarebbe? Pensavo che fosse chiaro che la frase era uscita dalla bocca di Laura.
Un caro abbraccio.
Molto bene. Sapevo che era decisa!
Grazie per la delucidazione. A volte, sono un po’ lenta 😛
No, sei molto sveglia. La colpa è mia che non ho espresso con chiarezza chi era che faceva quell’affermazione. Dovrò rileggere il passo e modificarlo per chiarire.
What a characater Laura is so persitent and Laura with her nerves
Laura is definitely a little malleable.person