Il Borgo – Capitolo 67

Si ritrovarono la domenica successiva a Modena a casa di Marco, che era stata indicata come la sede legale della onlus. La scelta della giornata era stata obbligata, perché il giorno prima Giacomo era di turno al lavoro.

Era la prima riunione ufficiale della società per discutere delle offerte ricevute il fine settimana precedente a Roma durante il meeting ‘Il turismo sostenibile a Km 0. Come valorizzare le risorse vicino a casa‘.

Eva aveva sistemato i posti in maniera che Lorenzo fosse centrale con Laura alla destra e Betta alla sinistra, che aveva accanto Marco. Matteo stava di fianco a Laura. Di fronte, sul lato opposto, sedevano in sequenza: lei, Giacomo, Teresa, Mattia e Alba. Ognuno aveva davanti a sé il segnaposto col proprio nome e un blocco per gli appunti. Il tavolo di cristallo era coperto con un panno verde.

Mattia, quando studiò la disposizione, storse il naso. Avrebbe voluto chiunque accanto a sé all’infuori di Teresa. Ricordava bene cosa era successo a casa sua una settimana prima. La riteneva inaffidabile e di certo avrebbe fatto di tutto per metterlo in difficoltà. Cercò di mascherare lo stato di ansia e di nervosismo che l’aveva colpito, fingendo indifferenza. Nonostante i suoi sforzi il nervosismo trapelava dagli occhi e dai gesti. Osservò Laura, che gli stava dinnanzi, e notò che aveva una strana faccia, che attirò la sua attenzione. Non era il solito sguardo deciso e geloso, che era abituato a scorgere, quando Teresa era nelle vicinanze. Aveva un qualcosa di sofferente, come se avesse delle preoccupazioni segrete. «Quale sarà mai il segreto che la rende nervosa?» si domandò inquieto, perché non l’aveva mai vista così tesa.

Laura ebbe un tuffo al cuore, quando vide che alla sua sinistra sedeva Lorenzo. Pensò che quella disposizione fosse stato un pessimo scherzo del destino. Aveva dovuto combattere con lui pochi giorni prima per non lasciarsi travolgere ancora, come in quel lontano fine maggio, e adesso doveva mettere in conto che lui ci avrebbe riprovato. Mise a confronto i due ragazzi. La vicinanza di Lorenzo le provocava strane sensazioni fisiche e metteva in fibrillazione il suo corpo ma non sentiva nessuna farfalla nello stomaco. Era più fisico che intellettuale lo stimolo, che avvertiva in maniera netta. Il ricordo di quella notte era ancora vivo nella sua mente ma era conscia che, passata la molla sessuale, tutto sarebbe naufragato nell’indifferenza. Non percepiva in Lorenzo quel calore che emanava Mattia, che sapeva toccare i punti più profondi del suo io. La sua vicinanza aveva il potere di calmare quell’agitazione interiore che era la la leva potente del suo decisionismo. Lorenzo non aveva un’uguale capacità. Per lei non c’era confronto o meglio era impari e a favore di Mattia. Sentiva il nervosismo salire, senza che riuscisse a nasconderlo. Adesso vedendo il suo ragazzo accanto a Teresa, percepì anche la gelosia verso la ragazza, che aveva la facoltà di metterla in fibrillazione. Guardò Mattia e con sorpresa lo vide teso, arrabbiato come se avesse scoperto quel tradimento. Questo pensiero la imbarazzò ulteriormente e le sembrò di essere seduta su un cuscino di spine.

Dichiaro la riunione aperta” dichiarò con solennità Lorenzo. “Due sono gli argomenti: l’esame del bilancio sociale e le offerte ricevute a Roma. Passo la parola a Betta, la nostra tesoriera”.

Nei documenti davanti a voi c’è la rendicontazione nei dettagli di entrate e uscite” cominciò dopo aver schiarito la voce. “Per non tediarvi farò un macro riassunto. Nella cassa, senza conteggiare i materiali offerti gratuitamente, sono affluiti circa 147.500 euro tra donazioni, nostri versamenti e incassi con le visite guidate. Abbiamo avuto uscite per 101.500 euro. Al momento abbiamo un attivo di 46.000 euro che ci consentirà un’autonomia di circa due mesi alla prossima partenza del cantiere in assenza di nuove donazioni”.

Teresa allungò una mano decisa sul sesso di Mattia che sobbalzò per la sorpresa. Ebbe un’erezione quasi istantanea. Le prese la mano e la riportò sulla gamba della ragazza, che tentò di trascinarla verso l’inguine. Il ragazzo la guardò in cagnesco, mentre lei sorrideva soddisfatta.

«Come previsto. Da questo momento non ci sarà un attimo di tregua» pensò amaramente.

Mentre Mattia era alle prese con Teresa, Lorenzo posò la sua mano sulla coscia di Laura, che ebbe un moto di sconcerto, avvampando per la sensazione provata. Avrebbe voluto scacciarla ma non fece nulla.

Mattia tornò a osservare Laura, notando un’espressione inconsueta. Qualcosa non tornava. Non era di gelosia la sua espressione ma di altro genere che faticava a comprendere. «Cosa?» si chiese senza risultato.

Lorenzo accarezzò l’interno della coscia e la sentì fremere. Laura era combattuta tra il lasciar fare e il contrastare con decisione quel tormento. Aveva visto che Mattia la scrutava con occhi indagatori e presto avrebbe compreso il senso della sua espressione. Doveva interrompere quelle carezze, doveva imporsi di resistere alle lusinghe sessuali o altrimenti lo avrebbe perso irrimediabilmente. Stava per allontanare quella mano, quando Betta ripassò la parola a Lorenzo. Respirò a lungo e si rilassò, perché il ragazzo aveva riportato la mano sul tavolo.

Durante il convegno si sono fatti avanti diverse persone con offerte varie”. Fatta una breve pausa riprese il suo intervento. “Enel e Eni sarebbero disponibili a pagare tutte le spese fino al completamento dell’opera: unica condizione sfruttarci per i loro messaggi pubblicitari. Un’impresa di costruzioni, di cui non ricordo il nome, pagherebbe tutto, sia le spese già sostenute, sia quelle future. Vuole la completa gestione del progetto, perché la loro intenzione è di creare un resort turistico. Poi ci sono altre offerte sia in denaro sia in materiali. L’elenco completo lo trovate tra i documenti davanti da voi”.

Mentre Lorenzo parlava, Teresa tornò alla carica con grande disappunto di Mattia, che tentò di allontanare le mani moleste senza riuscirci. Laura li osservava e pensò che lui accettasse il corteggiamento della ragazza. «Mi sta tradendo» si disse, senza ragionare che anche lei lo stava tradendo.

Mattia si alzò di scatto per porre termine a quel tormento. La discussione, che si stava aprendo alla conclusione dell’intervento di Lorenzo, si interruppe. Tutti lo guardarono stupiti.

Che c’è?” chiese Marco, che aveva notato le manovre.

Mi è venuto un crampo” rispose mentendo.

Facciamo uno scambio” suggerì il padrone di casa e si alzò per lasciargli il posto.

Laura comprese che i suoi pensieri erano errati, perché era Teresa che lo importunava. Una lacrima scese sulla guancia. Doveva evitare che Lorenzo ricominciasse con le sue attenzioni. Avrebbe voluto alzarsi e baciare Mattia ma si rese conto che non era possibile. L’avrebbe ripagato più tardi.

A Teresa il sorriso di piacere morì sul viso, quando Mattia si sedette al posto di Marco, che la guardò come per avvertirla di non provarci anche con lui.

Riprendiamo la discussione interrotta” disse Lorenzo. “Dobbiamo valutare offerte ricevute e decidere quale strategia intendiamo usare. Cosa ne pensate?”

Direi di lasciare cadere le offerte di Enel, Eni e impresa di costruzioni e di analizzare con attenzione le altre” affermò con piglio decisionista Laura.

Bene. Altre voci?” chiese Lorenzo guardandosi in giro.

Vorrei sapere se è stato fatto un budget di spesa per i prossimi due anni?” domandò Matteo.

In realtà non mi risulta” rispose Lorenzo. “Ma forse è meglio sentire la voce di Betta”.

Non appena la ragazza cominciò a parlare, Lorenzo sistemò la sua mano sull’interno della coscia di Laura, che con decisione la riportò sul tavolo, incurante degli sguardi e lo fissò cattiva negli occhi. ‘Non provarci ancora! O ti arriva un manrovescio!’ era il messaggio veicolato.

Lorenzo comprese che avrebbe fatto sul serio quel gesto e cambiò atteggiamento.

“… Si presume che serviranno all’incirca trecentomila euro per completare il progetto. I miei numeri sono valutazioni empiriche sulla base di una discussione avuta giorni fa con Giacomo. Sommare e sottrarre dei numeri sono in grado di farlo, stendere una previsione di spesa no” concluse Betta.

Sulla base di quale considerazioni?” chiese Marco, rivolgendosi a Giacomo.

Numeri spannometrici” cominciò il ragazzo. “L’impresa edile quest’anno ci ha fatto pagare circa settantamila euro, scontandoci il venti per cento del costo effettivo. Supponendo una spesa costante per i materiali e le spese generali, dovremmo spendere come all’incirca quest’anno. Cioè centomila euro. Tre anni di lavoro ed ecco la cifra esposta da Betta. E’ chiaro che in realtà si dovrebbe eseguire un’analisi più curata della mia approssimativa, basandosi sulle voci a bilancio e sulle necessità future”.

Qualche mormorio e altre valutazioni chiusero la riunione, prima del pranzo offerto da Eva.

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16 risposte a “Il Borgo – Capitolo 67”

  1. Ma tu dici che quattro delle persone sedute intorno al tavolo averanno davvero valutato i pro e i contro delle decisioni all’ordine del giorno? Io ne dubito 🙂
    Buon anno e viva il Borgo!

  2. █ ▆ ▅ ▃ ▂ GRAZIE ▂ ▃ ▅ ▆ █
    █ ▆ ▅ ▃ ▂ BUON 2014 ▂ ▃ ▅ ▆ █
    L’anno che è passato * ci son stati giorni belli ci son stati giorni duri * quelli duri son stati duri * Con l’anno che entrerà * forse qualcosa cambierà * se non cambia niente * tireremo ugualmente * che ci porti la salute * almeno quella solamente * auguri di buon anno !..

  3. Un bel capitolo , sottolineato da manovre insidiose di Lorenzo e Teresa, mettendo a dura prova nervi eccitati di Laura e Mattia.
    Non ho ben capito La scelta dei posti ad opera di Eva.
    Per me era logico mettere vicino a Laura, Mattia
    Comunque, caro Gian Paolo, questi ultimi capitoli sono veramente accattivanti e piacevoli, come tutta la storia ovviamente
    Un caro abbraccio
    Mistral

    1. La scelta dei posti? Forse appare incongrua ma aveva un preciso significato.
      Si doveva parlare del convegno e del bilancio. Quindi Lorenzo doveva avere accanto Betta, la tesoriera, e Laura, come segretaria. Quindi ai loro lati dovevano stare due ragazzi. Di fronte stavano i ripsettivi compagni e compagme. Ricapitolando, su un lato stavano Marco, Laura, Lorenzo, Betta, Matteo, che avevano in sequenza di fronte Eva, Mattia, Teresa, Giacomo e Alba.
      Spero di aver chiarito il senso della disposizione.
      Grazie, ancora per quello che scrivi.
      Un abbraccio
      Gian Paolo

  4. Te deseo 65 días de amor, 129 días de suerte y 171 días de felicidad
    Querido amigo, si recibes este mensaje es porque la luz que te guía está cercana a la mía. Ojalá estas luces nunca se separen.
    -Que todas tus ilusiones y metas se cumplan en el nuevo año,
    lo mejor para ti****juntu a tus seres queridos*****
    mi cariño*******
    Feliz entrada de año 2014*****

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