Il Borgo – Capitolo 66

Laura, chiusa la telefonata con Mattia, cominciò a prepararsi. Era perennemente in ritardo. Sentì bussare alla porta. L’ansia crebbe. Era ancora in mutandine e reggiseno e stava pensando a cosa mettere, disturbata dal pensiero verso Mattia.

Laura, sei pronta?”.

Era Lorenzo che la sollecitava.

Un attimo e arrivo” rispose.

Ci stanno aspettando nella hall”.

Dammi cinque minuti di tempo. Vi raggiungo lì”.

Va bene”.

Lo sentì allontanarsi e sospirò, mentre velocemente indossò una camicia di lino e i jeans di Armani. Erano i primi indumenti che aveva trovato. Infilò delle ballerine nere. Una spruzzata di Chanel n.ro 5 completò l’opera.

La cena sembrava non finire mai. Aveva un pensiero fisso: telefonare a Mattia. Con abilità respinse tutte le proposte che direttamente o indirettamente alcuni commensali avevano avanzato: finire la serata in discoteca.

Hai fatto colpo sul direttore di …” cominciò Lorenzo, mentre tornavano in albergo.

Quel vecchio bavoso?” lo interruppe Laura.

Sì!” rispose ridendo il ragazzo. “Però sarebbe pronto a ricoprirci d’oro”.

Beh! Che se li tenga i suoi soldi. Il solo vederlo mi provoca nausea”.

Ma ci farebbero comodo” continuò come un martello.

Non importa. Vedrai che le donazioni lieviteranno come funghi nei prossimi mesi” replicò infastidita.

Su, non scaldarti. Scherzavo!” concluse ridendo Lorenzo, mentre Eva e Marco non avevano smesso un secondo di sghignazzare.

Arrivati alla reception, Laura chiese la chiave della camera.

Io salgo. Ci vediamo domani. Notte!”

Ti accompagno” disse Lorenzo, mentre Eva e Marco si sistemarono nel salotto.

Non è necessario. Puoi restare” affermò decisa la ragazza.

Ho sonno anch’io” replicò speranzoso il ragazzo.

Arrivati al piano, le prese la mano, che lei ritrasse.

Mi spiace Lorenzo. E’ capitato una volta ma non succederà più” esclamò seria. L’espressione del viso non lasciava margini di dubbi sulle parole pronunciate.

Lo sai che mi piaci” insistette Lorenzo.

Laura scosse la testa, facendo ondeggiare i capelli castani, mentre apriva la porta della camera.

Capisco che tu ci provi ma la risposta è sempre no. Sto bene con te in gruppo ma tutto finisce lì. Notte! A domani” concluse, richiudendo la porta alle spalle.

Freneticamente si tolse il piumino nero, le ballerine, la camicia e i jeans, per infilare il pigiama di flanella e mettersi comoda a letto. Guardò l’ora. Erano poco più tardi delle undici. Afferrò il telefono e chiamò Mattia.

Ciao. Cosa stai facendo?” gli chiese.

Ciao. Nulla di speciale” le rispose mentendo. “Mi preparo per andare a letto. Come è andata la cena?”

Bene. Un posto magnifico e una cena speciale”.

Vorrei essere lì con te…”.

Mattia si interruppe, perché Teresa lo stava stuzzicando.

C’è qualcuno con te?” domandò guardinga, come se avesse intuito la presenza della ragazza.

No, solo soletto. E poi chi vuoi che ci sia?” rispose pronto, mentendo spudoratamente.

Boh. Non lo so. Mi sembrava di udire dei rumori strani. Ma forse è solo immaginazione. Lo sai che sono gelosa…”.

Non credere che non lo sia anch’io. Una bella ragazza, spigliata, decisa attira sempre l’attenzione dei maschi”.

Teresa nel frattempo gli aveva sbottonato la camicia e aveva insinuato le mani sul suo corpo. Mattia stava soffrendo, incapace di difendersi senza tradire la presenza della ragazza. Doveva stare attento. «E’ una bugiarda, perché non rispetta i patti. Gliela farò pagare! Come?» rifletté. «Non lo so».

Ascoltò l’ultima parte del discorso, distratto da Teresa e dalla sue riflessioni.

“…una vera lagna”.

Scusami ma mi ero distratto un attimo e ho perso il motivo della lagna” disse sperando di non incuriosirla troppo.

Mi sembri svagato” disse alterando la voce. “Dicevo che c’erano solo vecchi bavosi”.

Sono quelli i più pericolosi. Credono di comprare tutto coi soldi, perché pensano che le donne siano sempre in vendita” rispose sollecito, mentre si dimenava, incapace di resistere alle carezze di Teresa.

Sembra che tutti siano disponibili a ricoprirci di euro ma non sono molto persuasa che sia facile”.

Gli altri che dicono?” domandò mentre bloccava una mano che cercava di insinuarsi fra le gambe.

Sono contenti, perché arriverebbe una valanga di denaro. Però non sono convinta che sia la strada giusta. Quando torniamo, ci diamo appuntamento con questo ordine del giorno: le offerte ricevute”.

Mi sembra un’ottima idea. Dobbiamo discutere e valutare i pro e contro delle varie proposte. Diamine, il tempo vola!” esclamò Mattia che voleva chiudere la conversazione e terminare il supplizio inflittogli da Teresa. “Starei al telefono fino a domani mattina ma purtroppo alle sei la sveglia suona”.

Scusami. Anch’io resterei a telefono per sentire la tua voce ma stavo dimenticando che domani sei al lavoro”.

Ci sentiamo come stasera. Alle sette?”

Sì, alle sette!” disse schioccando un bacio.

Bacioni e sogni d’oro” rispose il ragazzo.

Anche a te” rispose con tono malinconico Laura.

Chiusa la conversazione molto sofferta, Mattia afferrò le mani di Teresa, bloccandola.

Sei una spergiura!” le urlò in faccia. “Avevi promesso di stare tranquilla, invece…”.

Era un’occasione d’oro per tentare” rispose irridendolo. “Ora che mi farai?”

Non ho ancora deciso. Ma forse ti legherò le mani alla spalliera del letto e ti farò il sollecito con una piuma. Ora fila senza fiatare in camera. Si fa la nanna”.

Posso spogliarti?”

No!” rispose secco.

Peccato. Mi piace molto accarezzare la tua pelle”.

Beh! Scordatelo”.

Fu una notte molto travagliata per Mattia, perché adesso aveva la certezza che Teresa era inaffidabile.

«Sarà una mina vagante» si disse affranto.

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16 risposte a “Il Borgo – Capitolo 66”

  1. La gelosia di Laura è ben mirata, Teresa non solo ci prova col suo ragazzo ma sento che riuscirà nell’ intento. Mattia anche se non è uno stupido ,cadrà, come Laura con Lorenzo
    Ti seguo con attenzione e molto piacere
    Un grande abbraccio
    Mistral

        1. Ma certamente che non ti riferimi a me ma a Mattia che afferma «Credono di comprare tutto coi soldi, perché pensano che le donne siano sempre in vendita».
          Foirse ho esagerato nel mettere in bocca questa affermazione al ragazzo

          1. no Gian Paolo, tu non hai esagerato assolutamente. ciò che ha detto Mattia mi ha fatto venire in mente una persona che conosco,quella a cui mi riferivo, che ritiene che ognuno di noi (donne o uomini indistintamente) abbia un prezzo e cioè che ognuno di noi, in base alla cifra offerta, prima o poi, quando la somma ‘ne varrà la pena’, si venderà.per questo avevo aggiunto il mio ‘chissà…’
            ti abbraccio

            1. In effetti, posso dire che al tutti avrei dovuto aggiungere un quasi. E’ credenza di molte persone facoltose che ognuno di noi abbia un prezzo, come hai sottolineato. Personalmento ci credo poco.
              Bacioni

                    1. Non avevo ben compreso. Qualcuno mi offre cento milioni di euro per comprarmi? A parte che dubito che uno sano di mente mi potrebbe offrire quella cifra, devo dire che molto probabilmente li rifiuterei. Sono solo sensazioni ma conoscendomi…. direi che avrei risposto di no. Sciocco? Tonto? Non lo so. Ho sempre preferito nella mia vita, andare a letto sereno, con le mie sole preoccupazioni personali.

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