“Quella Teresa è una vera rompicoglioni” esternò ad alta voce Laura, mentre i sei ragazzi si preparavano per la notte.
“Modera il tono” rimbeccò Mattia. “Ti sentono fino a Imola”.
“Sempre pronto a difenderla!” replicò adirata la ragazza.
“Calma, ragazzi! Se volete litigare andate in macchina o in riva al Santerno. Col fresco potete schiarirvi meglio le idee” sbottò Marco. “Di discussioni ne ho ascoltate troppe oggi”.
Laura non voleva demordere dal dire quello, che pensava di Teresa e Mattia, e borbottò qualcosa di poco intellegibile.
Mattia non replicò per non alimentare nuove polemiche e sorridente sistemò il sacco a pelo e gli zaini nella loro stanza, perché ragionava esattamente come Marco.
“La prossima volta recupero un paio di tende Igloo da un amico che ha chiuso il negozio. Ne aveva una decina a prezzi stracciati. Gli erano rimaste invendute dopo la chiusura” disse Marco, mentre si spogliava.
“C’è ancora qualcosa in cassa” affermò Betta, che aveva ascoltato il dialogo in silenzio.
“Ma no! Conservali per qualcosa di più urgente. Questi li omaggio io” replicò il ragazzo.
“Cosa vendeva?” domandò Laura.
“Articoli sportivi. Un peccato la chiusura ma lavorare in perdita non piace a nessuno. Non so se sia rimasto altro materiale che possa interessarci. Glielo domando e poi ne discutiamo”.
Dopo aver detto questo scoppiò a ridere.
“Sempre discussioni!” aggiunse sogghignando.
“Si spengono le luci” annunciò Mattia. “Tutti in silenzio”.
Dopo qualche minuto di assoluto silenzio si udì un brusio da dove Laura e Mattia si erano sistemati.
“E va bene. Sono d’accordo che Teresa sia una vera rompiballe. Non va mai bene niente. Ha sempre qualcosa da ridire…” cominciò sussurrando il ragazzo.
“Però ti fa gli occhi dolci e tu le tieni bordone” replicò asciutta la ragazza, moderando il tono a esile sussurro.
“Ma che dici!” rispose veemente, mettendosi su un fianco.
“Cosa avete fatto nelle oltre due ore che siete stati via nel pomeriggio?” gli domandò gelosa. “Una sveltina? Tanto è sabato e il traffico è un’ottima copertura”.
“E dove?” le rispose adirato.
“In macchina, in un prato, a casa tua…”.
“Quando tieni questi atteggiamenti non mi piaci per nulla” disse Mattia innervosito. “E poi…”.
“Poi cosa?” lo incalzò Laura, decisa a chiarire una volta per tutte che lui era di sua esclusiva proprietà.
“Silenzio dal loggione. E’ il momento del silenzio!” risuonò una voce poco distante.
Mattia colse l’occasione per chiudere il discorso. L’abbracciò con calore, sussurrandole “Mi piaci, così come sei, con i tuoi pregi e difetti, anche se a volte sei insopportabile”.
Cominciò a baciarla teneramente sul collo, mentre le mani scivolavano leggere sul corpo. La tensione in Laura si sciolse a poco a poco mentre si abbandonò tra le sue braccia, cercando di trattenere i gemiti di passione.
Mentre Laura e Mattia bisticciavano per poi fare la pace, Betta e Giacomo, teneramente abbracciati, commentavano gli ultimi avvenimenti.
“Teresa dovrebbe essere allontanata” sostenne il ragazzo. “Crea troppa tensione”.
“E come?” gli domandò la ragazza. “La cacciamo a pedate, dicendole che è una rompicazzi?”
“Hai ragione. E’ stato un errore accettarla nel gruppo. Ma col senno del poi…”.
“Dormiamo e non pensiamoci più” disse Betta, ponendo le sue labbra su quelle di Giacomo. Un tenero e dolce bacio suggellò il silenzio.
Matteo e Alba, dopo essersi spogliati a vicenda, spensero la torcia e si rifugiarono nel sacco a pelo.
“Hai freddo?” le domandò premuroso il ragazzo.
“Ci sei tu a scaldarmi” ridacchiò la ragazza.
“Mi piaci. In verità fin dal primo momento sei riuscita a colpirmi. Sei single oppure…”.
“Credi che sarei qui con te, nuda, se avessi un ragazzo che mi aspetta da qualche parte?” ribatté Alba indispettita.
“Non volevo mettere in dubbio il tuo stato. Le mie parole sono state veramente inopportune” rispose contrito Matteo.
“No, no! Nessun ragazzo all’orizzonte. Solo te”.
Un sospiro uscì dalle labbra del ragazzo, mentre la ragazza riprese a parlare.
“Se stasera non fossi riuscita a stare con te, difficilmente avrei dormito. Ti desideravo troppo” aggiunse stringendosi a lui.
“Bene. Basta chiacchiere. Per quelle abbiamo tempo. Dedichiamoci a noi”.
Spenta la torcia, nel buio si udivano solo sospiri, gemiti di piacere e piccoli gridolini di passione.
Lorenzo si addormentò quasi subito dopo una breve riflessione su Teresa.
«Non credo che possa piacermi. Non è male come ragazza ma mi sembra troppo infantile nei comportamenti. Se ora venisse qui non saprei come reagirei».
Come se avesse intuito i pensieri del ragazzo, Teresa pensò di aver tenuto un atteggiamento indisponente.
«E’ vero che Laura mi sembra una strega che ha fatto un incantesimo su Mattia. Ma non posso farci nulla. Sicuramente Lorenzo non è il ragazzo che ho sognato di incontrare ma credo che avrei dovuto tenere una posizione meno rigida di preclusione. Questo non significa che avrei dovuto dargliela obbligatoriamente, anche se sarebbe stato assai probabile di sì».
Provò a sistemarsi ma non riusciva a prendere sonno. Aveva paura. Suoni e rumori inconsueti la riempivano di terrore e immaginava che qualcuno si introducesse nella tenda a violentarla. Dopo un tempo che le apparve lunghissimo, decise di traslocare da Lorenzo. Preso il sacco a pelo e le sue cose, nel buio sotto il cielo stellato si avvicinò all’ingresso della tenda.
“Lorenzo” sussurrò, sperando che fosse sveglio. Dall’interno si udiva il respiro regolare di chi dormiva profondamente. Aperta la chiusura, entrò decisamente con tutto quello che aveva, sdraiandosi accanto al ragazzo, che l’abbracciò.
“Che bugiardo! Fingeva di dormire! Ma preferisco così piuttosto che stare da sola nell’altra tenda” si disse sorridendo, accettando l’abbraccio.
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Piacevolmente bello questo romantico episodio ( per me)
Senza volerlo La rompiballe Teresa ha rinsaldato il sentimento tra Laura e Mattia, dando anche motivo di riflessione agli altri sulla sua inopportuna partecipazione al progetto
Però, non si perde mai d’animo…subito ha ripiegato su Lorenzo
Sarà dura toglierla di mezzo (mi sbaglio?)
Ti leggo sempre con piacere
Bacioni
Mistral
Si hai ragione, Teresa sarà dura da togliere di mezzo.
Ricambio i bacioni
Gian Paolo
Wow! Avevo ragione 😀
Un caro abbraccio.
Quando c’è un gruppo ed è numeroso, i giuochi ci sono e le manovre pure.
Un caro abbraccio
Buona Domenica Gian Paolo UN SORRISO 🙂
Grazie, Simona. Un bacione
tra una manovra e l’altra pare siano l’una tra le braccia dell’altro 😉
buona domenica
Più o meno così! I giovani a volte sanno essere complicati.
Buon pomeriggio
ok lo ammetto non credevo di aver perso cosi’ tanto, sono entrata e mi sono persa, letteralmente persa in una montagna di capitoli….. ma siccome sono una persona testarda e non mi piace non finire quello che ho cominciato, soprattutto quando e’ qualcosa che mi piace molto e mi incuriosisce…. ho stampato “Il Borgo”, no dico 52 capitoli ….52…. avresti dovuto avvisarmi 🙂
Ma e’ troppo bello leggerti!
Ti ringrazio per aver stampato tutti e 52 i capitoli! Un bel numero di pagine!
Grazie