Il Borgo – Capitolo 33

Dopo il viaggio in Toscana a Fiorenzuola dal sindaco che si mostrò disponibile a firmare le autorizzazioni per il recupero del Borgo, quando sarebbero arrivate tutte le carte, il gruppo si ritrovò nuovamente a Modena per definire le prossime mosse.

Era circa metà dicembre, quando si riunirono a casa di Eva e Marco in una giornata fredda e umida a causa della leggera nebbia che rendeva opaco il paesaggio. Niente pranzo ma solo formaggi, salumi, verdure fresche e un fresco e frizzante novello dei colli bolognesi era il menù, perché, seduti intorno al tavolo, dovevano discutere i vari argomenti all’ordine del giorno tra un boccone e l’altro, tra un sorso di vino e un salatino.

Il gran capo ha visto i progetti e li ha giudicati fattibili” cominciò Eva. “Li ha presi per esaminarli con calma e tra qualche giorno mi dirà se sono idonei per presentarli all’approvazione del sindaco di Fiorenzuola”.

Brava!” esclamò contenta Laura. “Ottimo lavoro”.

Calma, calma! Niente facili entusiasmi. Il gran capo è una persona meticolosa, pignola e per nulla facile. Non so quanti difetti troverà e quali correzioni mi chiederà”.

E va bene. Il fatto che li abbia giudicati positivamente è già un bel passo in avanti” soggiunse Giacomo.

Beh! Io mantengo i piedi ben saldi per terra. Finché non vedo la firma sotto, non canto vittoria”.

Sono d’accordo con Eva” sottolineò Betta, annuendo vistosamente col capo.

Marco ascoltava senza intervenire, mentre li osservava con quale foga si cimentassero nella disamina di quanto diceva la sua ragazza. Notò che l’unico apparentemente estraneo al dibattito era Mattia, che invece mangiava e beveva solo. Concentrò la propria attenzione su di lui chiedendosi se il sodalizio con Laura potesse decollare. Gli era apparso come una persona posata e calma, dotato di una discreta dialettica che utilizzava con molto buon senso. In effetti la ragazza sembrava più distesa, meno in lite col resto del mondo. Forse la vicinanza di Mattia aveva compiuto il miracolo. Distolse il pensiero da queste osservazioni e tornò ad ascoltare gli altri.

E tu, Betta, cosa ci dici?” intervenne Mattia, rimasto fino a quel momento taciturno.

Poco o nulla”.

Quel poco cos’è?”

Gianroberto, il responsabile del laboratorio, dice che con un po’ di fortuna si può fare qualcosa”

Sei parca di parole!”

Non ho mai eseguito il restauro di un dipinto su muro. Quindi…”.

Non ci capisco nulla” disse Giacomo come per rompere quel botta e risposta che non sembrava condurre da nessuna parte.

C’è poco da capire” replicò Betta un po’ stizzita.

In soldoni come intendi procedere?” le chiese Marco.

Si stacca dai muri quello che resta e poi …”.

Abbiamo capito. E che Dio c’è la mandi buona”.

Speriamo che sia anche servizievole” aggiunse Mattia con la bocca piena.

Solite battute maschiliste” replicò scontenta Laura tra le risate generali.

Facciamo le persone serie” disse Marco, trattenendosi dal ridere.

Con gli sponsor come siamo messi?” chiese Eva cambiando argomento.

Ne abbiamo tre”

Bene. Soldi o materiale?”

Materiale e manodopera”.

La pagina di Facebook ha funzionato!” esclamò contenta Eva.

Veramente li hanno trovati Mattia e Giacomo”.

Ah! Non lo sapevo. Allora Facebook?”

C’è qualche decina di persone interessate a lavorare quando hanno tempo …”.

Quindi altra manovalanza gratis …”.

Sì. Ma due ragazzi e due ragazze sarebbero disponibili a far parte stabile del gruppo …”.

Non diventiamo un po’ troppi?” domandò Marco.

Infatti. Volevo discuterne con voi”.

Ma cosa sanno fare?”

Chiacchiere o lavorare?” chiese Giacomo ironicamente, pensando a loro.

Ma … uno dice che sa fare l’idraulico e l’imbianchino … Gli altri? Non so ma credo poco o nulla”.

Beh, sarei dell’opinione di accettarli ma non farli partecipare alle nostre riunioni” disse Giacomo.

Che male ci sarebbe se ci fossero anche loro?”

Nulla, credo”.

Perché tenerli fuori?”

Pensavo che mettere d’accordo dieci persone fosse difficile …”.

Forse è più facile in sei?”

Ma siamo il nucleo storico. Ci conosciamo da mesi”.

Anche loro tra qualche mese sarebbero come noi ora”.

Insomma. Voi cosa dite?” disse spazientito Giacomo.

Mettiamo l’ingresso dei nuovi ai voti”.

Ottima idea”.

Io mi astengo” affermò Marco. “Qualunque decisione prendiate mi sta bene. Così siete dispari e vince o il Sì o il No”.

Giacomo e Mattia votarono contro, le tre ragazze a favore.

Dunque stasera scrivo a Teresa, Lorenzo, Alba e Matteo che sono del gruppo”.

Come intendiamo procedere col gruppo allargato?” chiese Betta.

Una bella festa di Capodanno!” esclamò Eva.

Sarebbe una bell’idea!” aggiunse Laura.

Dove?” domandò sornione Mattia.

Ma dove?” disse Marco.

Il silenzio calò all’improvviso come il buio di una sera d’inverno. Tutti si guardarono con occhi interrogativi. L’idea era eccellente e stuzzicante ma nessuno osava dire qualcosa, quando una voce spezzò l’atmosfera silente.

Ma qui! In queste due sale!” aggiunse Marco come se rispondesse a se stesso.

I ragazzi si guardarono negli occhi prima di prorompere in una grande risata.

E il Borgo? Lo invitiamo?”

Certamente se si degna di stare con noi!”

Chi lo contatta?”

Io!” rispose Laura.

Vuoi avere un rapporto esclusivo …” disse Mattia.

Con te faccio i conti più tardi” replicò risentita la ragazza.

Ma i nuovi chi sono?” domandò sottovoce Eva.

Matteo è di Cesena, le due ragazze di Bologna e l’altro ragazzo, Lorenzo, è di Firenze”.

Ma non ho capito se venite” chiese spazientito Marco.

Avete parlato di tutto ma non ho sentito un sì”.

Io ci sono” affermò Giacomo.

Io non posso mancare” soggiunse Betta.

E perché non puoi mancare?” domandò curiosa Eva.

Giacomo è il mio autista”.

Cavoli! Chauffeur! E’ il berretto dove l’hai cacciato?” chiosò ironico Marco.

E’ rimasto in macchina” replicò con un tono misto di debole collera e grande piacere, diventando rosso.

Nuove risate echeggiarono nella sala, mentre Mattia dava qualche pacca sulle spalle a Giacomo.

E voi? Venite o preferite fare gli sposini?” punzecchiò il padrone di casa.

Laura avvampò e stava per sbottare, quando Mattia la precedette.

Ma certamente ci siamo anche noi!”.

E se io non venissi?” disse irosamente la ragazza.

Peccato! Ma io ci sarò”

Laura, non farci caso ma Marco è terribile” disse Eva lanciando occhiate di fuoco al compagno, che stentava a rimanere serio.

Mattia si alzò e la prese sottobraccio portandola nel salone. Le sussurrò qualcosa ma lei scosse il capo in segno di diniego.

Lasciamoli soli” disse Eva chiudendo la porta di comunicazione.

L’atmosfera gaia fino a quel momento divenne gelida e silenziosa.

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46 risposte a “Il Borgo – Capitolo 33”

  1. Leggo, ti seguo, mi entusiasmo assieme ai ragazzi e vorrei essere del gruppo
    Però, Laura, è troppo permalosa…mi sbaglio?
    Aspettandoti ti rinnovo la mia stima
    Ti abbraccio
    Mistral

    1. Grazie Alessandra. Lo so che c’è un blog che scrive schifezze. Grazie per il tuo intervento. Personalmente li ignoro. Ho definito spam gli eventuali riferimenti.
      Per quanto riguarda Briciolka non lo so. Verifico
      Un caro abbraccio

  2. Ottimo capitolo. Istruttivo, per quanto riguarda i caratteri dei personaggi. ciascuno ha elargito un po’ più di se, al di là dell’impegno per il recupero del Borgo. Ora c’é solo da attendere la fine dell’inverno e i nuovi quattro personaggi. Se mostreranno il medesimo entusiasmo … che squadra !

      1. Ciascuno ha il suo carattere, ma c’è una sorta di fil rouge che li incatena l’uno all’altro e non é solo l’obbiettivo finale.
        Ci sono affinità che li tengono uniti. Gran cosa.

        1. Per il momento il sestetto pur con qualche comprensibile gelosia rimane unito nelle proprie divergenze e marcia compatto verso l’obiettivo. Chissà se le new entry altereranno gli equilibri interni.

                    1. Ti ringrazio ma ho già di che essere impegnato. Ho di tutto un po’. Da Lucarelli, alla Holt poi per alleggerire Vitali e un paio di Pratt che non so se considerare contorno o ciliegina sulla torta. Uno é disegnato da Manara con i testi del Maestro di Venezia.
                      Ritengo di essere in buona compagnia insomma
                      🙂

                    2. Puoi ben dirlo. E’ piuttosto birichino, sia nei disegni sia nella trama, ma ci sta bene come lettura e non solo estiva.
                      🙂

                    3. E’ piuttosto vecchio, direi del 1980 o forse ancora prima.. E’ strano che non lo conosci. Se non ricordo male uscì una striscia di fumetti con questo personaggio

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