Eva baciò con dolcezza sulle guance Laura che ricambiò.
“Dimmi tutto” esordì la ragazza.
“Come sai dal primo novembre farò uno stage di due mesi presso lo studio H3. L’altro giorno mi hanno telefonato per un incontro, che abbiamo fissato per stamattina. L’argomento era concordare e definire gli ultimi dettagli: i piani di lavoro, gli impegni, gli orari e quant’altro serve per i prossimi due mesi. Ho raccontato al gran capo del nostro progetto di recupero del Borgo. Mi ha detto che sono disponibili a darci una mano per tutte le scartoffie burocratiche. Poter contare su dei professionisti che hanno alle spalle decine di recuperi importanti è un plus incalcolabile”.
“Che bella notizia mi porti!” disse Laura tutta entusiasta. “Io ho già un certo numero di potenziali volontari. Credo che nei prossimi mesi si possa mettere a punto una scaletta di interventi che cominceremo con la bella stagione nella prossima primavera”.
Le due ragazze camminarono tra le strade del centro storico, chiacchierando di loro e dei loro progetti, finché non si imbatterono nel vecchio Ambasciatori, che adesso ospita Eataly.
“Cosa dici se ci fermiamo qui?” disse Laura indicando il bar al piano terra. “Un bicchiere di vino e qualche panino saporito non sarebbe male”.
“Buona idea. Seduti si ragiona meglio”.
Accomodatesi in un tavolo defilato, ordinarono panini sfiziosi e un calice di bianco fermo
“Raccontami tutto in dettaglio” disse Laura con la bocca piena.
“Oggi avevo l’appuntamento col gran capo di H3 per definire nei dettagli il piano di lavoro dei prossimi due mesi, chi devo affiancare e cosa si aspettano da me…” cominciò Eva.
“Non vedo l’ora anch’io” la interruppe. “Aspetto con impazienza lo stage della primavera con una testata giornalistica. L’ultimo impegno prima della tesi. Scusa se ti ho bruscamente tolto la parola ma … prego prosegui”.
“Una bella chiacchierata. Non c’è che dire. Mi sembrano molto esigenti ma cercherò di mettercela tutta. Potrebbe rappresentare un sbocco interessante per la mia futura carriera di architetto. Alla fine mi ha chiesto cosa faccio, che intenzioni ho per il mio futuro, se sono sposata e altro ancora. Un interrogatorio in piena regola al quale ho sottostato volentieri. Tutto sommato è una persona piacevole e competente. Allora ho pensato bene di introdurre nel discorso il nostro progetto e su come intendiamo gestirlo …”.
“Cosa ha detto?” chiese di nuovo Laura, anche se conosceva in parte come era andata.
“Mi ha ascoltato senza dire nulla. Ho pensato «L’argomento non gli interessa». Invece no! Ha cominciato a parlare, affermando che sarebbe stato un bel banco di prova per me, formativo e interessante. E ha aggiunto «Se non avete nulla in contrario, pensavo che il nostro studio potrebbe darvi una mano nella realizzazione. Come? Mettendo la nostra firma su tutte le scartoffie necessarie»…”
“E tu?”
“Ho accettato subito senza ragionarci su due volte! Ci mancherebbe altro! Il ferro va battuto finché è caldo! Così una stretta di mano ha siglato il patto!” concluse con un tono concitato.
Laura si alzò per abbracciarla e baciarla sulle guance.
“E’ una notizia importante! Il progetto si sta mettendo in moto! E sembra anche con buone prospettive. Spero che il Borgo smetta di tenermi il broncio”.
Eva la guardò un po’ sorpresa per l’ultima affermazione ma non disse nulla, memore della baruffa dell’ultimo incontro. Non aveva intenzione di riattizzare il fuoco che pareva sopito.
Laura le aveva dato un buon aggancio per conoscere le ultime novità su di loro senza apparire una ficcanaso.
“Non ho più sentito Giacomo dopo quel sabato. Sta bene? Hai notizie più recenti?” le chiese con un misto di curiosità e timore.
La ragazza si strinse nelle spalle prima di rispondere.
“Non saprei”.
“Capisco. Non ne vuoi parlare” disse dispiaciuta. “Con Marco avevamo pensato di invitarvi a Modena sabato prossimo ma forse non è il caso …”.
“Ma no. Possiamo vederci tutti e quattro, se Giacomo non ha impegni …”.
“Avevo capito che tra voi ci fosse rottura e quindi …”.
“Per me non c’è nessun problema se è presente. Semmai sarà Giacomo, che pare un po’ troppo ombroso …” replicò con la voce incrinata dalla malinconia.
“Chiedi tu oppure facciamo noi?” domandò cautamente.
“No, lo contatto io. E’ da quella sera che non lo sento”.
Il pomeriggio proseguì allegro, finché Eva non la salutò per far ritorno a Modena.
Laura stava rientrando a casa quando squillò il telefono.
“Ciao. Ti porto buone notizie” esordì Giacomo, saltando tutti i preamboli.
“Oggi è giornata! Dopo Eva arrivi tu” rispose allegra.
“Sento del rumore e fatico a sentirti” disse con tono sul freddo e distaccato.
“Sono sul bus che mi porta a casa. Ho appena lasciato Eva. Lo studio H3 ci fornirà la parte tecnica burocratica …”.
“H3? Chi sono?” chiese curioso.
“Ah! A forza di parlarne con Eva ho dato per scontato che lo conoscessi anche tu. E’ un studio di architetti dove farà uno stage formativo. Firmeranno progetti e richieste di autorizzazioni …”.
“Wau! Che notiziona! Volevo dirti che due ditte ci sponsorizzano con i loro prodotti. La mia azienda ci fornirà materiale elettrico, scale e altre attrezzature utili per la ricostruzione del Borgo. Una ditta di legnami di Ferrara travi e tavole in legno…”.
“Ottimo. Ora ci basterebbe trovare serramenti, attrezzature per l’edilizia e siamo a posto …”
“Oltre a noi quattro c’è un quinto componente che è disponibile a darci una mano attivamente su qualsiasi compito. E’ un collega di lavoro che abita a Imola …”.
“Se sabato sei disponibile Eva e Marco ci hanno invitati a Modena per fare il punto della situazione. Quindo possiamo discutere delle new entry”.
“Okay per sabato. Ciao”.
“Ciao”.
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Che bello stile di scrittura… piacere di fare la tua conoscenza!
Buon sabato, e a presto.
Giò
Grazie per il complimento.
Ricambio il piacere di conoscerti.
Ciao
Gian Paolo
Fluido e scorrevole come sempre.
Laura over the top!
Un caro abbraccio.
Grazie!
Laura è la tua preferita!
Un caro abbraccio
Buona Domenica Gian Paolo 🙂
Anche a te, Simona.
Un bacio
Anche a te, Simona.
Un bacio
Mi sembra di esserci anch’io a conversare con Laura e amici
Sento che presto il borgo non sarà più un luogo solitario e desolato, ma chissà se sarà contento
Ti seguo, mi piace, e … bravissimo
Grazie Gian Paolo
Abbraccione
Mistral
Il borgo? Presto avremmo il modo di sentirlo ancora.
Grazie per le tue parole. Mi sprinano e mi stimolano.
Un abbraccio
Gian Paolo
very good, like how the conversation is telling us more and more and it makes us travel, see what happens to Laura and the rest of them
Thanks you. You were always kind to me
Il Borgo parla e qualcuno ha sentito i suoi sussurri.La cosa si fa interessante, ma più interessante ancora é la situazione tra i due.
Mi sa che si stiano avvicinando al primo bivio e s’imporrà una decisione precisa, Ciascuno per la propria strada oppure la medesima direzione ed insieme?
Non c’é solo in gioco un sogno, ma anche una bella fetta di vita.
Vado alla puntata successiva.
E sì, qualcosa si muove, si delinea. Strade che divergono, si incrociano, diventano parallele.
Importante é andare e aver voglia di affrontare il percorso.
E sì affrontare i percorsi, anche quelli ignoti, con la sana curiosità di arrivare aiuta non poco.
Continuo da qui. Cercherò d’affrettarmi… 🙂
Bene. Ti aspetto.