Capitolo 7 – La notte

Maria con un lume spento in mano l’aspettava al buio nell’androne con ansia, perché non l’aveva vista rincasare per cena, come era solita fare tutte le sere. Era preoccupata che le fosse successo qualcosa di spiacevole, perché non aveva avvertito che non sarebbe rincasata. Ignorava dove fosse la signora, quando con un sospiro di sollievo la vide approssimarsi al portone, tenuto aperto per lei, con un uomo sconosciuto dall’aspetto giovanile.
Ecco svelato il motivo del ritardo. Sembra un bell’uomo e per di più giovane”. Maria rifletteva in silenzio, mentre le andava incontro col lume acceso. Entrate, chiuse il battente con discrezione senza troppo rumore per non svegliare le persone della casa, poi le fece strada con la luce tremolante della lucerna.
Maria, grazie per avermi aspettata. Sono stata sciocca a non avvertirvi che facevo tardi, ma la giornata è stata troppo intensa per trovare un istante per un messaggio. E’ stato un giorno fantastico. Ora sono troppo stanca e desidero coricarmi al più presto. Domani, chiamatemi di buona ora, perché ho molto lavoro allo studio”.
La fantesca con solerzia e sottovoce cominciò a parlare, mentre salivano silenziosamente lo scalone che portava al piano nobile.
Mia signora, avevo tenuto in caldo il pasto serale nella vostra stanza, ma vista l’ora credo che abbiate già cenato e lo riporterò nelle cucine. Avete bisogno di aiuto per togliere i vestiti? Avete necessità di acqua calda prima di coricarvi? Il letto è già caldo, come la camera, dove nel camino arde un bel ciocco di legno”.
Vi ringrazio per la premura che mi state usando. L’acqua calda per lavarmi prima di coricarmi mi serve come un aiuto per togliere gli abiti”.
Mentre Angelica rispondeva con queste parole appena sussurrate, rapidamente salirono al primo piano per raggiungere la stanza da letto senza essere viste. Questa era calda e ben illuminata da diversi candelabri. Su una sedia accanto al camino erano riposte la camicia da notte bianca ricamata e una pesante veste da camera, riscaldate dal tepore del fuoco scoppiettante. Si spogliò in fretta, aiutata dalla domestica, fece qualche abluzione, prima di indossare la veste per la notte.
Si pose sull’inginocchiatoio recitando due Pater Noster, cinque Ave Maria, una Salve Regina e alla fine il Confiteor, sentendosi sollevata per i peccati commessi nella giornata. Pensò che queste preghiere avevano lo stesso valore di una confessione con il suo confessore personale. Non percepiva sensi di colpa per essersi abbandonata ai piaceri della carne con un uomo che non era suo marito. Con l’animo in pace si infilò velocemente sotto le coperte, mentre il caldo tepore del letto la fece scivolare nel mondo dei sogni dolcemente. La stanza diventò più buia con lo spegnimento di alcuni candelabri, mentre la serva uscì in silenzio, richiudendo con dolcezza la porta.
Pochi istanti più tardi si udì solo il respiro regolare e rilassato di Angelica, interrotto dal crepitio della legna nel camino, che si trasformava in braci ardenti.
Bagliori rossastri illuminavano la stanza creando sui muri e sul soffitto immagini fantastiche di animali e uomini, mentre il fuoco si andava lentamente spegnendo.
Maria con una bugia di rame entrò silenziosa per accertarsi che la sua signora stesse dormendo, rimboccò la coperta e sistemò la veste da camera sulla sedia.
Era tempo che non la vedevo dormire così tranquilla e serena. Quel giovane evidentemente ha avuto il potere di trasformarla” rifletté Maria, spegnendo l’ultimo candelabro rimasto acceso.
Come era entrata, uscì in silenzio senza disturbare il sonno regolare di Angelica.
Ora era tutto silenzio e buio a parte il leggero sibilo del respiro regolare della dormiente.
Una bellissima giornata di sole accolse i due amanti in un giardino con grandi aiuole di rose e prati verdi. Era un posto sconosciuto per lei ma si sentiva felice perché lui le era accanto disteso sull’erba color smeraldo.
Wolfgang, siete bello e adorabile. Vorrei donarvi la mia anima e sentire la vostra mano calda sul petto, così che possa assaporare la sensazione di calore che voi emanate. Venite accanto a me e tenetemi la mano, come solo voi sapete fare”. Angelica, seduta su una panchina sotto l’ampia chioma di un tiglio, lo invitava col ampi gesti della mano di avvicinarsi a lei e stringerla forte con le braccia.
Goethe accolse l’invito, alzandosi dal prato, le prese la mano e tenendola tra le sue la fece accomodare accanto a lui, mentre Angelica appoggiava la testa sulle gambe.
La donna si sentiva sicura e felice vicino al poeta, mentre il cuore batteva veloce e impetuoso e la mente volava leggera.
Osservava il prato illuminato dal sole dove le farfalle si posavano delicatamente sui minuscoli fiori che ornavano quel pezzo di giardino, mentre tutto intorno c’era pace e calma.
Wie ich dich liebe
mit warmen Blut,
die du mir Jugend
und Freud und Mur1
Sentiva il poeta recitare un frammento di poesia: “Vi piace, mia adorabile Angelica? Voi siete luce per i miei occhi e stimoli per i miei sensi. Alzatevi e camminiamo su questo verde prato, come sanno fare i giovani innamorati”.
Goethe si alzò tenendo per mano Angelica e iniziarono una passeggiata nel giardino. Colse una rosa, che infilò tra i capelli di lei, dandole un leggero bacio sul collo.
Un brivido di piacere percorse il corpo della donna, che nel sonno emise sospiri di gioia e di piacere mentre abbracciava con più vigore il guanciale, come se fosse il giovane amante.
Giunsero ad una panchina posta all’interno di un gazebo ricoperto di gelsomino selvatico in fiore e si sedettero uno accanto all’altro tenendosi per la mano.
Goethe la prese dolcemente per la spalla baciandole delicatamente la bocca, immediatamente ricambiato da Angelica, che si lasciò trasportare dalla voluttà di quel bacio.
Dentro di sé provava il piacere lasciato dalle labbra del poeta sulle sue, dalle mani che la stringevano, dalle fantasie che come folletti agitavano il desiderio di un’unione carnale. Quando si svegliò, capì che era stato semplicemente un meraviglioso sogno e rimase immobile per la delusione.
I suoi occhi vedevano solo buio senza distinguere nulla, finché non si abituarono all’oscurità percependo le forme famigliari della stanza. Era delusa, perché quella visione onirica era svanita nel nulla, lasciandole una sensazione di vuoto e di passione insoddisfatta.
Rifletté e disse in modo impercettibile: “Sono stata punita per avere chiesto troppo al desiderio e alla passione, interrompendo quel sogno inebriante. Sento dentro di me i germi dell’amore che sbocciano con violenza e irruenza. Saprà, Wolfgang, contraccambiarmi allo stesso modo? Ob du mir liebst, weiß ich nicht!2
Lentamente quelle sensazioni piene di piacere sensuali si attenuarono, mentre i battiti decelerano fino a diventare impercettibili e regolari. Però dentro di lei continuava a provare piacevoli emozioni che il risveglio non aveva placato.
Quando si è giovani, l’innamoramento è piacevole ed esaltante, ma alla mia età può presentare degli aspetti meno gradevoli e meno eccitanti. Lui è più giovane di me ed è un personaggio noto e conosciuto da tutti. Ho sacrificato molto di me stessa per donarla solo all’arte. Quindi sono molti gli aspetti non vissuti della mia vita tra cui spicca l’amore, che è rimasto sempre in disparte. La passionalità serve il mio intimo e lo soddisfa. Per me sono ora una cosa unica”.
Angelica ragionava in siffatta maniera sul rapporto che aveva avviato con Goethe, mentre immobile si guardava intorno, rimanendo sveglia fino al mattino, perché desiderava di rivederlo al più presto. Il tempo non scorreva mai, sembrava fermo da un’eternità.
Con grande gioia mista ad ansia vide uno spiraglio di luce affacciarsi dalla porta, era Maria che cautamente entrava a svegliarla.

1Così ti amo
con sangue ardente
tu che mi dai gioventù
gioia e slancio
2Se tu mi ami, non lo so

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10 risposte a “Capitolo 7 – La notte”

  1. splendido! quello che ammiro in te è la capacità di donare il quotidiano dei tuoi personaggi con una naturalezza davvero incredibile… la fantesca, gli abiti, i gesti famigliari… da vederla muoversi nella sua stanza! e il sogno, così vivido… per non parlare delle ottime introspezioni! questo post lo considero tra i migliori…. ma ho ancora molto da leggere…

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