L’atterraggio non fu quel che si poteva definire morbido. L’aeroporto di Stansted era avvolto in una grigia foschia che gocciolava copiosamente e il bireattore faticò alquanto a inquadrare la pista, non senza generare panico tra i passeggeri. Però tutto finì bene col sollievo generale.
Come era norma per i voli low cost, lo sbarco avvenne senza l’aiuto di nessuno. Rigorosamente a piedi e ognuno col proprio bagaglio appresso. Peccato che il cielo già plumbeo per conto suo lasciava cadere una fastidiosa pioggia che non era propriamente indicata per il tragitto fino al terminal. Pioggia e vento freddo fecero rabbrividire Amanda, che fortunatamente aveva con sé un cache-coeur di lana leggero ed elegante, perché a fine settembre a Bolzano la mattina faceva già fresco e ci si doveva coprire con cura. E la partenza per Verona era avvenuta alle prime luci del giorno.
“Se non avessi avuto questo scaldacuore sarei morta dal freddo” pensava mentre cercava di guadagnare velocemente l’area degli arrivi. I pantaloni di lino bianchi erano ormai incollati ai polpacci, bagnati e infangati, mentre i capelli rossi aderivano al viso come tagliatelle scotte. Come benvenuto Londra non era stata certamente cortese.
Sbrigate le formalità di rito e trovato due stanze nell’hotel dei compagni di viaggio, le quattro amiche si precipitarono nel negozio di abbigliamento dell’aeroporto per acquistare qualcosa di più confortevole e caldo rispetto a quello usato per il volo. Poi con calma avrebbero provveduto per altri indumenti più adatti al clima della città.
Dopo un viaggio di 45 minuti sul Stansted Express arrivarono alla stazione di Liverpool Street.
Amanda era sempre contesa da Alice e Luca e questo la divertiva molto senza essere imbarazzata per le avance non più mascherate di entrambi. Era la prima volta che un uomo e una donna litigavano per conquistarla.
“Entrambi vorrebbero condividere la stanza con me. E se la condividiamo in tre? Così non scontento nessuno e forse sono più tranquilla. Chissà se accetteranno. In effetti io e Michi abbiamo prenotato una stanza tripla, anche perché non ce ne erano altre disponibili. Però credo che lei non abbia molte intenzioni di dividerla con me!” e una breve risata interruppe il flusso dei pensieri.
“Adesso li lascio litigare per un po’! Fanno quasi tenerezza! Mi ricordo quando avevo dodici anni e ..” un nuovo sorriso illuminò il viso.
Mentre loro continuavano le schermaglie, osservò con occhio attento la situazione degli altri.
“Michi e Franzi ormai fanno coppia fissa con Paolo e Matteo. Quindi sono perse per la vacanza. Anke sta lottando con Irene per il possesso di Enrico. Ma pare che non ottenga il successo sperato. Farò il tifo per lei. Almeno ci farà compagnia. Abbiamo cinque stanze e .. o una rimane vuota oppure .. Ma godiamoci il siparietto con questi due ragazzini ..”.
Erano sul tube che li stava portando a Gloucester Rd., quando Amanda uscì con la sua proposta cogliendo l’attimo propizio.
“Che ne dite di occupare la tripla che io e Michi abbiamo prenotato?”
Rimasero per un po’ basiti e senza parole. Non si aspettavano questa soluzione. Ognuno dei due fantasticava un rapporto uno a uno e non uno a due. L’idea prospettata da Amanda li aveva spiazzati ed era una sorpresa del tutto imprevista.
Alice fu la prima a riscuotersi dallo sconcerto e rispose con un bel sorriso.
“Io ci sto. Ma Michi dove andrà?”
Amanda rise e con lo sguardo indicò l’amica alle prese con Paolo.
“E prova a indovinare in quale stanza trascorrerà la notte. Il premio in palio è .. Non vale troppo scontata è la risposta”
Era sufficiente osservare il comportamento della coppia, che incurante degli sguardi severi degli altri passeggeri si strusciavano senza imbarazzi tra baci e abbracci più o meno audaci.
Luca era rimasto muto e confuso, ma poi pensò che passare la notte con due anziché con una forse era più eccitante.
“Irene è una piattola dalla quale c’è poco sugo da cavare, ma Amanda mi pare di tutt’altra stoffa. E poi ci vuole sempre una prima volta ..” pensò pregustando la nottata calda.
“Affare fatto!” replicò allungando le mani verso di loro per suggellare il patto. “Dalle foto del Meininger Hotel i tre letti sono accostati. Chi..”
“Corri troppo!” lo interruppe un Amanda sorridente. “Accontentati di dividere la stanza con due donne”.
Alice era una biondina dal corpo esile con un bel viso sul quale si aprivano due occhioni blu notte. Sembrava quasi un’adolescente con quei due seni minuscoli, appena segnati, anche se aveva quasi vent’anni.
Luca era più alto di Amanda di quasi una spanna, aveva la corporatura atletica e tratti aggraziati. Un tipo che piaceva decisamente alle ragazze. Di questo ne era consapevole, cercando di metterlo a frutto.
Amanda sorridente prese le mani di entrambi e le strinse con vigore a suggellare l’accordo.
“Hai detto che l’hotel lo conosci” disse rivolgendosi a Luca. “Com’è? La colazione è inclusa nel prezzo della camera? 40 sterline mi sembrano poche! Per caso non è una topaia?”
Luca arrossì leggermente prima di rispondere.
“No, non lo conosco. Ho visto una galleria di foto sul web. Sembra che qualche centinaio di persone l’abbiano giudicato più che buono, come c’è scritto nei commenti. Come 40 sterline? A me ne hanno chiesto il doppio! ..”
“Ma tu non ti chiami Amanda!” replicò ridendo la ragazza, che continuava a tenere dolcemente la mano di Alice.
“Sei forse una privilegiata?”
“E tu” rivolgendosi a Alice “quanto paghi la stanza prenotata?”
“Non saprei. Ha fatto tutto Irene”.
“La prossima fermata è la nostra”.
E così il terzetto si sistemò nella camera tripla.
La sera si preannunciava calda.
Un capitolo molto piacevole che prelude a nuovi sviluppi.
Un caro abbraccio!
Londra è bella sempre, con pioggia o nebbia lo è ancor più!
E questa serata calda?
Vedremo….
Ti abbraccio
Chissà! La serata calda se ci sarà.
Londra è sempre magica.
Grazie Cate e ricambio l'abbraccio
Una gran bella puntata con queste coppie e questi trii che sembra si stiano formando… Si legge con molto interesse e suscita la curiosità di conoscere il seguito, è scritta molto bene.
Si coppie e trii in formazione. Chissà cosa combineranno a Londra.
Le tue parole sono molto gradite e ti ringrazio, Happy.
Un abbraccio
ah ah… e adesso?
Niente. Tante nidee, zero fatti