La giornata si è conclusa serenamente per Ellie dopo molta tensione per l’arrivo degli ospiti. Non è abituata ad avere persone in casa, a gestire conversazioni e battute. Ha vissuto troppo da solitaria senza mai uscire dal guscio. L’occasione è arrivata, quando non se l’aspettava e l’ha colta al volo in maniera spontanea. Molte paure e qualche incertezza ingiustificata hanno costellato l’approccio delle giornate precedenti. Alla fine il gran giorno è arrivato e con esso sono svaniti tutti i timori come bolle di sapone.
Adesso percepisce soddisfazione. Tutto è filato liscio: l’accoglienza, il pranzo di metà giornata, il pomeriggio di passeggio e la serata di conversazioni. Il bilancio è positivo oltre le sue aspettative. Adesso si gode il relax dopo le preoccupazioni e la certezza che sarà in grado di fronteggiare tutti gli avvenimenti nei giorni che seguiranno.
Tenendo in mano il diario di Angie, fa un piccolo bilancio della giornata. Rileva che Matt è stato per lei un’autentica sorpresa. Brillante, loquace ma misurato nelle parole e nei giudizi. mai una sbavatura nelle conversazioni, nelle battute. Dotato di un temperamento carismatico ha sempre guidato le loro chiacchiere senza mai dare l’impressione di prevaricare nessuno.
“Sì, questo vuol dire essere un leader! Guidare senza mai dare l’impressione di essere il motore trainante. Devi lasciare l’impressione che siano gli altri a condurre il gioco e le danze, mentre in realtà sei tu che decidi gli argomenti, come svolgere la conversazione e così via. Lui è proprio così! L’ho compreso fin dall’inizio e l’ho lasciato fare. Ero affascinata dalla sua abilità”.
E immediatamente corre a raffrontarlo col fratello. Un confronto impietoso per il grande divario tra i due.
“E’ tutto l’opposto di Matt Dashiell, musone e introverso, spesso assente e svagato. Mi chiedo perché a tutti i costi non vuole storpiature del nome: o Dashiell o niente. Però è il suo ostinato mutismo e quell’aria vagamente sbadata a innervosirmi. Non sono riuscita a comprenderne le motivazioni né a capire molti lati del sua personalità”.
E si sofferma ancora una volta su questo personaggio enigmatico che sembra suscitare in lei curiosità e fastidio. E tenta l’ennesima analisi su questa figura.
“Già dal primo impatto ho sentito che era una persona scottante, non adatta alla mia personalità. Però non riesco a percepire perché continui ad analizzare i suoi comportamenti. E’ fatica sprecata” dice scuotendo il capo, come se volesse allontanare fastidiosi insetti.
“Da Annie nulla di nuovo. E’ solamente maturata e più consapevole dei propri limiti e pregi. Il matrimonio e la vicinanza di Matt si sono rivelati vincenti per il momento. E’ meno irrequieta di quando eravamo alla High School. Allora era sempre in vena di pazzie, passava da un flirt all’altro come bere un bicchiere d’acqua fresca. Oggi l’ho vista più posata e riflessiva, lasciando intravvedere solo qualche sprazzo di voglia di trasgressione immediatamente sommerso dal comportamento sobrio e maturo. Piccole briciole rispetto ai tempi della scuola. Ma ora basta riflettere sulla giornata odierna! Leggiamo qualche pagina di Angie, prima di dormire. Domani è un’altra giornata piena che si preannuncia impegnativa. Un po’ di relax con la lettura della bisnonna e poi un bel sonno profondo. Vediamo.. Mi sembra che stava descrivendo la serata di Halloween. Sì, sì.. ecco ho trovato la pagina”.
E ricomincia a leggere, ma dopo qualche riga il diario si affloscia sul letto e lei si addormenta. La stanchezza ha vinto. E nuove visioni oniriche popolano la mente.
Angie sentiva crescere dentro di sé una forte attrazione verso Dan, che apparentemente sembrava ricambiare. Almeno questa era la sensazione percepita.
Si domandava con una punta di inquietudine se questi sentimenti fossero semplicemente il frutto della sua immaginazione dopo anni di ansiosa ricerca di un uomo, oppure la voglia di sentirsi stretta fra le braccia maschili oppure erano sensazioni concrete e genuine che provava. Insomma il dubbio era se la fantasia stava correndo al galoppo senza freni con la perdita della cognizione della realtà oppure no.
Era rimasta sveglia dopo un’altra notte d’amore, che le apparve molto più dolce delle sere precedenti, mentre lui addormentatosi immediatamente russava ritmicamente. Questo rumore non l’infastidiva minimamente, anzi provava delle emozioni che mai aveva percepito prima. Tutto era una novità per lei. Era uno scoprire un mondo sommerso che osservava da un oblò che in qualche modo deformava la realtà. Queste distorsioni non le provocavano angosce o paure irrazionali ma piacere e soddisfazione.
“Sono stata una stupida a rinunciare fino a oggi a questi fiori della passione. Ho perso anni che non torneranno. Però devo ammettere che forse ne valeva la pena aspettare. Ora mi sento appagata come se avessi toccato con la punta del dito il cielo che sta sopra di me”.
Continuava a riflettere, a pensare alla fortuna che aveva avuto quella sera della festa di Mabon. Senza quel grossolano ubriaco che aveva tentato di stuprarla non avrebbe mai conosciuto Dan e adesso lui non sarebbe qui accanto a lei.
La serata era trascorsa in allegria allietata dal crepitare discreto della legna, dalla tavola imbandita con molta grazia. Avevano sentire il rintocco del batocchio sul portone verso mezzanotte e ridendo un po’ agitati erano andati a vedere chi bussava.
“Trick or treat?” era stata le parole udite nella nebbia fitta e oscura della notte per niente rischiarata dal lume posto sull’ingresso. Sembravano uscite dal nulla come un qualcosa di irreale. I contorni erano avvolti nel buio opaco e suonavano come provenienti dall’oltre tomba. Tutto in perfetta sintonia con la notte degli spiriti vaganti.
Loro avevano riso e avevano allungato un piatto coi dolcetti di Halloween, che erano spariti in un baleno inghiottiti dall’oscurità.
“Grazie!” e poi udirono lo scalpiccio di passi che si allontanavano.
“Visto?” disse Angie soddisfatta e trionfante “Abbiamo avuto visite. Era solo un po’ frettoloso” e richiuse la porta alle spalle.
Lui rise e annuì per confermare che aveva avuto ragione qualche ora prima a canzonarlo bonariamente. La sua provocazione era stata smentita. Forse lei sapeva in anticipo della visita notturna e in qualche modo aveva voluto burlarsi affettuosamente di lui. Però avrebbe potuto essere anche un azzardo andato a buon fine. Qualunque fosse stata la verità, lui doveva ammettere con se stesso che aveva fatto un’affermazione veritiera.
Mentre rifletteva, ritornarono nella sala per sedersi su due poltrone di vimini per completare la serata.
Avevano parlato a lungo mentre sorseggiavano accanto al camino uno cherry come dessert.
“Di cosa?” si domandò muta “Oh! sto perdendo colpi! Sto invecchiando, perché non ricordo!”.
Un brivido raggelò il suo entusiasmo, mentre si sforzava a rammentare qualche brandello di conversazione.
Era concentrata su questo, quando lui girandosi l’abbracciò.
“Già sveglia?”
“Sì” mormorò come timorosa di svegliarlo completamente.
“Non riesci a dormire?”
“No. Mi dispiace avere interrotto il tuo sonno. Non preoccuparti per me. La tua vicinanza e il tuo calore tra pochissimo concilieranno il sonno. Dormi” disse mentendo con se stessa.
Il sonno avrebbe tardato a venire o forse non sarebbe giunto per niente. Di questo era consapevole, ma voleva fingere il contrario.
“Qualche pensiero? Sono io l’elemento di disturbo che ti provoca insonnia?” le chiese sussurrando lentamente le parole.
“No, semplicemente stavo riassaporando la giornata appena trascorsa. Ho la bocca dolce. Un gusto talmente gradevole che ho il timore si perderlo se mi addormento prima di averlo gustato pienamente” e appoggiò le labbra su quelle di Dan.
Lui la strinse e sentì nuovamente la passione salire su quel corpo nudo.
L'analisi di Ellie, che poi è la tua, è vasta e profonda: scava in dettaglio nelle personalità dei convenuti, traendone impressioni nitide.
Nella seconda parte di questo capitolo apprendiamo nuovi particolari su Angie: spero che con Dan trovi la vera felicità.
Un caro abbraccio per sottolineare un'altra ottima prova!
Intriga veramente questa tua composita trama fatta di personaggi che s'incrociano lasciandoci sempre più in attesa di eventi. Alla maniera di Jane Austin, penso tu vada adottando la tecnica di finire – più oltre – col far simpatizzare personaggi, apparentemente antitetici. Altrimenti perché Ellie dedicherebbe pensieri a quel Dashiell…?
Talvolta ci ostiniamo nell'autopersuaderci che una persona non ci piace, proprio prché ci piacerebbe troppo.
Se sono in errore, nella mia azzardata analisi, concedimi comunque il quotidiano abbraccio.
grazia*
Anneheche,è evidente che ogni analisi è sempre di chi scrive, ma mi fa piacere che tu la giudichi profonda.
Come andrà a finire tra Angie e Dan? Sta scritto nelle stelle. Battute a parte, la loro storia si snoda tranquilla per il momento.
Grazie per i molti apprezzamenti.
Un abbraccio
Grazia, la tua analisi non fa una grinza. In effetti spesso troviamo difetti negli altri perché quelle persone ci intrigano, come dice un motto chi disprezza, compra.
Le analisi in qualche modo precedono gli eventi.
Contraccambio l'abbraccio.
…una trama che ancora si tesse in maniera armonica e profonda…
e la storia continua…
un saluto e buon week end!
Alessia
Un abbraccio, in attesa.
g*
ah queste donne che non riescono a fare a meno di analizzare ogni minimo brandello di vita… e qualsiasi particolare legato al comportamento delle persone… anche un semplice cenno del capo o un'inclinazione dello sguardo possono dire tantissime cose… eppure, chissà perché ciò non le preserva mai dal finire in pasto sempre ai soggetti più pericolosi…
tu sempre abilissimo a sviscerare pensieri, emozioni e finzioni dei vari personaggi…
un bacione
Alessia, la trama si compone con lentezza e si arricchisce di nuovi particolari.
Un abbraccio
Dallowyas, hai ragione. Le donne sono sempre pronte ad analizzare tutto, ma spesso se ne dimenticano e fanno degli scivoloni che lasciano di stucco.
Un abbraccio
sei molto bravo con il dettaglio stiamo imparando sempre di più carattere
Grazie per le belle parole.
Una storia ambientata a Ellie Island alla foce del Delaware