Il clima è mutato come se all’improvviso fosse piombato un vento gelido a raffreddare la calura della spiaggia.
Sara è immusonita, risponde a stento alle sollecitazioni di Matteo, che si sforza di ricucire lo strappo.
Quelle esternazioni l’hanno ferita perché non se le aspettava. Poi si domanda se erano solo battute, come afferma, oppure corrispondono a verità, come sta pensando. Ultimamente l’ha percepito distante come se avesse qualcosa da dire senza averne il coraggio. Quindi potrebbe equivalere al vero che lui ha un’altra e che tiene in piedi due relazioni nell’attesa di decidere quale delle due mollare.
Essere in competizione non le dispiace, anzi la stimola. Però esserne all’oscuro la innervosisce, perché non conosce con chi deve combattere, con quale armi e su quale terreno. Per lei è una mancanza di lealtà e questo l’infastidisce molto di più che non conoscere l’esatta situazione.
Prova a concentrarsi sul secondo blocco di sms che ha trascritto inghiottendo le lacrime, che sono ancora più salate della salsedine che incrosta le ciglia. Non vuole dimostrarsi debole ma mostra l’orgoglio del quale è dotata.
“Ormai ho trent’anni. Non sono più una ragazzina che piange perché il suo ragazzo le ha confessato l’inconfessabile. Matteo mi piace, ma dopo quello che è successo oggi devo riflettere. Forse voleva ingelosirmi, forse voleva capire come la prendevo, ma qualcosa mi dice che devo ragionare sulla nostra relazione. E’ vero che oggi si dimostra attento, pronto a cogliere ogni sfumatura del mio carattere, passionale come mai lo era stato prima. Ma..ieri come era? E l’altro ieri? E i giorni precedenti? Sembrava che io non esistessi! Una telefonata veloce per un breve saluto. Un sms al limite del freddo e nulla più. Oggi la metamorfosi, un cambio radicale di atteggiamento. Perché? Però la risposta tarda ad arrivare o meglio non esiste. O così mi appare. Mi domando ancora perché è uscito con quella battuta. E’ vero che stavano parlando di Laura, del suo rapporto con Alex e con il misterioso amico, che abbiamo chiamato Luca. Ma questo la giustifica?”.
Sara è sempre chiusa a riccio, non vuole aprirsi, né mostrare un varco nel quale lui possa insinuarsi per scardinare le difese che non sono così salde come vuole mostrare esternamente.
Finge di concentrarsi sui messaggi, ma la testa è altrove. E’ alla ricerca di risposte attraverso il concatenare degli eventi passati, delle parole dette o taciute, delle sensazioni provate o solo pensate. Però cresce in lei la confusione. Elementi contraddittori possono essere letti con sfaccettature diverse, in un modo o in quello diametralmente opposto.
Ripercorre gli ultimi mesi con la calma che il momento concitato può offrire per rileggere con altri occhi gli avvenimenti, le parole sussurrate o non pronunciate, gli incontri fugaci o intensi. E’ un insieme composito difficile da districare perché richiede una serenità che adesso manca.
Però obiettivamente la freddezza c’era da entrambe le parti. E’ stata lei a raffreddare il rapporto oppure lui? La domanda non ha una risposta chiara e netta. Forse sono stati entrambi. Perché? E di nuovo ricorre questa domanda alla quale non riesce a rispondere.
Indubbiamente la fiammata iniziale è stata bellissima, intrigante e coinvolgente. Sembrava che il grande amore, quello con la A maiuscola fosse arrivato finalmente dopo anni di passioni brevi e deludenti. Però poi inspiegabilmente è ripiegato su se stesso perdendo vivacità come la natura in autunno, la stagione delle foglie morte. Infine il freddo inverno ravvivato ogni tanto da qualche raggio di pallido sole è calato tra loro. Oggi sembrava che la primavera rinnovasse i loro sentimenti, ma un brusco temporale ha abbassato la temperatura riportando il gelo, la sensazione di un inverno non ancora finito.
Sente la voce di Matteo lontana e ovattata che parla che di come Laura sia stata ambigua quando descrive il mancato sms che ha scatenato la reazione di Alex.
“Non capisco” dice cercando di stringerla a sé “perché doveva mandarle un messaggio. Innanzitutto quale obbligo aveva Alex a scriverle? E poi cosa doveva scriverle? Va bene che non doveva mandare a Luca un romanzo, una storia, ma detto così genericamente non mi convince. Mancano dei pezzi o sono stati cancellati”.
Sara ritorna ad osservare il primo blocco e deve dare atto che le osservazioni sono pertinenti. Però poi cade nell’apatia che si manifesta con lo sguardo perso nel vuoto a fissare l’orizzonte tra cielo e acqua, il quel punto dove non si distingue più nulla.
“Analogamente” prosegue Matteo non percependo alcuna reazione da parte della ragazza “mi pare fuori luogo la reazione di Alex al darsi appuntamento per il giorno dopo. Se Laura gli interessava non doveva prendere il telefono per dirle brutalmente di non rompere! Dunque se l’aveva scaricata o aveva intenzione di farlo era sufficiente snobbarla e non rispondere più! Così non va! Laura tiene un atteggiamento di basso profilo in questo frangente”.
“Laura amava Alex e voleva ricucire uno strappo e ridare slancio alla relazione!” esclama Sara, facendo sentire finalmente la propria voce.
“Sarà, ma non sono convinto” ribatte Matteo scuotendo la testa.
“Allora è come tra noi” conclude Sara “Dici di avere un’altra e poi rettifichi che era solo una battuta! E io dovrei crederci?”.
Lui le prende il viso con dolcezza e la fissa con decisione, mentre due lacrime atterrano sulla sabbia.
“So di avere detto una cazzata e sono consapevole che sarà difficile sradicarti dalla mente quella battuta infelice. Però la nostra situazione apparentemente uguale alla loro è molto diversa. Tu non mi hai sollecitato delle risposte sullo stato della nostra relazione, che ammetto sta languendo per colpa mia. La mia uscita è stata stimolata dal dibattito sui messaggi di Laura pensando di fare lo spiritoso. In realtà ti ho ferita peccando di indelicatezza. Oggi ti ho osservato con molta attenzione come mai l’ho fatto in precedenza. Ho compreso l’errore commesso nelle settimane passate. Oltre ad essere bella, hai una sensibilità che non ho mai riscontrato in una donna. Forse ho frequentato delle ragazze superficiali oppure, più probabilmente, ho cercato solo facili avventure. Dunque ti chiedo scusa e di concedermi un’altra chance per rimediare”.
Sara non risponde né sì né no, perché è combattuta tra il perdono per fare la pace e l’essere offesa per rimanere sulle sue.
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Prosegue questo racconto giocato su due piani, dove, simili a specchi, le due storie mostrano sorprendenti (almeno per ora) analogie. La ricerca psicologica è minuziosa e attenta a mettere in luce anche i particolari apparentemente meno importanti, che tali invece non sono, poiché concorrono a descrivere in modo completo la personalità di Sara.D'altronde, questa è una tua caratteristica, che ormai ben conosco, avendo letto molti post tuoi. Ed è una caratteristica che mi piace molto.Un raggio di sole in questa giornata così fredda e uggiosa!Un caro abbraccio 🙂
In effetti è pensato come il gioco a due specchi dove si riflettono le due personalità di Sara e di Laura.Ora è il turno di Sara a interrogarsi, a porsi le domande coeme hai notato con molta attenzione.Mi fa piacere che un pallido raggio di sole ha allietato questo sabato, qui fredd, ventoso ma soleggiato.Un abbraccio
Questo post mi ricorda qualcosa.. le classiche incomprensioni quando fra i due, per un motivo o per un altro, non c'è totale fiducia.. Non so dire se fra i due c'è vero amore o se ci sarà in futuro, però mentre lui comincia a comprendere i propri errori e chiedere scusa, lei mi sembra più sul chiuso.. Mah, non so, sono curiosa di sapere come andrà a finire.. io spero sempre nel lieto fine! In questo racconto non c'è l'adrenalina del precedente, ma mi si addice di più!.. Baci Baci
Grazie per il tuo commento, quello che hai detto è verissimo e per quelle persone provo molta pena.Un bacio grande
Misia, qui il taglio è differente per ovvi motivi di storia. L'idea era quella di avere un plot su due piani dove i protagonisti si interrogano, cercano risposte e selezionano delle scelte. Quindi niente adrenalina, ma solo riflessioni ad alta voce o pensieri che frullano nella testa.La storia è esile, può piacere oppure no, può essere credibile oppure no.Un abbraccio
Sorgentediluce, siamo in sintonia su quello che abbiamo scritto. L'unico rammarico è che questi frustrati scaricano le loro ansie in modo errato e credono che il mondo ce l'abbia con loro senza capire che sono loro che ce l'ha col mondo.Un abbraccio
Le frizioni servono sempre a qualcosa.
Un saluto, la mia storia blues chiude in bellezza il sipario.
ridendo si dicono sempre le verità, mi dice sempre la mia mamma.Bello questo spaccato di vita, pensieri, personalità diverse, mai banali.bravo, mi piace sempre quello che scrivi
E' vero che ridendo spesso si dicono le verità o quello che si pensa veramente, sperando di non suscitare troppi malumori.Però c'è chi riesce a cogliere lo stesso il senso delle parole.Grazie per l'assidua presenza e per le belle parole che spendi per me.Un abbraccio
Tu studi le diverse personalità e le trametti a noi lettori con grande capacità.Un sorriso luminosoAura
Indubbiamente la fiammata iniziale è stata bellissima, intrigante e coinvolgente. Sembrava che il grande amore, quello con la A maiuscola fosse arrivato finalmente dopo anni di passioni brevi e deludenti. Però poi inspiegabilmente è ripiegato su se stesso perdendo vivacità come la natura in autunno…In autunno le foglie cadono, ma i colori sono fiammeggianti.Così sono gli stati d'animo di Sara!Un sorrisoAura
Molto bello e interessante è il tuo intervento che coglie un punto molto importante.Sei molto brava a cogliere queste sfumature, che ho inserito nel testo.Un abbraccio