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Anch'io amo i boschi e credo nella loro magia, e nella magia di chi ci vive.E' proprio vero: sembra un racconto partorito dalla grande fantasia di Stephen King!E ora voglio leggere ciò che leggeranno loro :-)))Un abbraccione ^^
Magari, Anneheche, che fossi il grande Stephen King! Purtroppo sono un modesto amanuense che ora usa il PC al posto della penna d'oca.Ti ringrazio per la tua assidua presenza e i tuoi commenti veramente preziosi.Un abbraccio
che ansia! bellissimo.
Fruttacandita, grazie per il "bellissimo".
È una sensazione orribile quella che si prova quando ci si perde nel bosco. Soprattutto se il sole sta per tramontare: provare per credere ;-)Sono molto curiosa di vedere come svilupperai ora la storia. Diciamo che la matassa, anziché sbrogliarsi, si ingarbuglia sempre di più.Una sfida per te non da poco 😉
E' vero, ElisinoB, perdersi nel bosco da una sensazione di smarrimento incredibile. L'unico modo per non smarrirsi del tutto è di scacciare i fantasmi dell'angoscia e ragionare con calma.Si in realtà questo racconto sta diventando una sfida non da poco.Grazie per i commenti e a presto.
Come al solito entro per qualcos'altro e mi trovo invischiato nelle tue trame fatate… in volpi che accompagnano Elisa e Pietro… ma non ti vergogni di soggiogarmi così tanto?A parte le battute, bravo… Torno sicuramente a leggere.Se il 15 maggio sei libero… beh vieni a trovarci… dove? Leggi il post e lo vedrai.
Grazie per il passaggio e le belle parole lasciate. Per il 15 maggio rimando al post.