Agli amanti e ai cacciatori per un piacer mille dolori(parte prima)
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13 risposte a “Agli amanti e ai cacciatori per un piacer mille dolori(parte prima)”
Bello bello questo racconto misterioso sul quale aleggia l’inquietante sguardo della perfida Carmilla…
cosa sbucherà dal buio dei boschi?
nell’attesa ti mando un bacio…
Ti sembrerà strano, ma più di tutte mi è rimasta l’immagine del farmacista gretto e odioso… Sarà che ne conosco almeno un paio così.
Incipit accattivante, fantastica ambientazione montana, dove si respira l’aria di un ritmo più lento e sereno rispetto a quello col quale siamo soliti correre ed affannarci. Si potesse vivere tra i libri e in una baita di montagna…
Non so perché, ElsinoB, ma i farmacisiti di paese spesso evocano immagini tipo quelle che ho descritto. Forse sarà uno stereotipo, forse è nell’immaginario collettivo, ma il pensiero punta sempre in quella direzione. E pensare che conosco diversi farmacisti (ovviamente parlo di chi possiede la farmacia, non dei dipendenti) che sono esattamente l’opposto.
Misteri.
Grazie per il bel commento.
Una storia in cui fiaba e dura realtà si mescolano.
Amanda accettava di rimanere chiusa dentro la baita per penitenza? Speriamo che non ricaschi nei suoi errori!
Complimenti, caro orsetto…
Un abbraccio affettuoso,
Rosalba
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Bello bello questo racconto misterioso sul quale aleggia l’inquietante sguardo della perfida Carmilla…
cosa sbucherà dal buio dei boschi?
nell’attesa ti mando un bacio…
Grazie, Dalloways, per lo splendido commento doppiamente contento perché dettato da una persona competente come te.
un saluto:-)
Carissima Marcella, ricambio qui il tuo saluto non potendolo fare sul tuo blog!
Bello! Un racconto di montagna, tra amore e natura e libri….a quando il seguito???
Un incipit davvero splendido per la bella ambientazione, le descrizioni accurate e l’atmosfera resa in modo perfetto.
Un abbraccio 🙂
Ti sembrerà strano, ma più di tutte mi è rimasta l’immagine del farmacista gretto e odioso… Sarà che ne conosco almeno un paio così.
Incipit accattivante, fantastica ambientazione montana, dove si respira l’aria di un ritmo più lento e sereno rispetto a quello col quale siamo soliti correre ed affannarci. Si potesse vivere tra i libri e in una baita di montagna…
Caspita quant’è lungo… 🙂
27 gennaio giorno della memoria. La memoria non deve mai smettere di vivere, altrimenti tutte le persone che sono morte per la Shoa, saranno state uccise 2 volte.
TRAIAMO INSEGNAMENTO DAI NOSTRI ERRORI.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=-9Dgp5IBBHg&feature=related%26hl=en%26fs=1%26rel=0%5D
Non so perché, ElsinoB, ma i farmacisiti di paese spesso evocano immagini tipo quelle che ho descritto. Forse sarà uno stereotipo, forse è nell’immaginario collettivo, ma il pensiero punta sempre in quella direzione. E pensare che conosco diversi farmacisti (ovviamente parlo di chi possiede la farmacia, non dei dipendenti) che sono esattamente l’opposto.
Misteri.
Grazie per il bel commento.
Annaheche, come definire il tuo intervento? Gratificante. E posso solo ringraziarti per la lettura dei miei post.
Ludmillaparker, la seconda parte è già pronta, ma avolte sono pigro nel pubblicare.
Grazie per il passaggio.
Una storia in cui fiaba e dura realtà si mescolano.
Amanda accettava di rimanere chiusa dentro la baita per penitenza? Speriamo che non ricaschi nei suoi errori!
Complimenti, caro orsetto…
Un abbraccio affettuoso,
Rosalba
No, Rosalba, Amanda non ha scelto la penitenza, ma è fuggita dalla gabbia dorata.