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17 risposte a “Quando i ricordi tornano – Cap. 13”
Mi sono persa i primi capitoli e non riesco a recuperarti… Ho letto che sei già a 22esimo capitolo, ma non sai ancora come si concluderà la storia. Caspita, scrivi tantissimo!
Di certo sei in grado di trasmettere immagini fresche e vivide. Nel tuo blog mi sento un po’ in vacanza anch’io.
Un caro saluto,
ElisinoB
“La testa continuava a ronzare pericolosamente, mentre continuava a percepire quelle mani che frugavano il suo corpo senza troppi complimenti, lasciando le impronte delle dita nella mente.”
Intensa e attenta descrizione di stati d’animo difficili da cogliere.
Bellissimo e molto particolare questo capitolo. Bacio
Angelica, mi fa piacere che tu abbia colto quella frase, perché secondo me sono le sensazioni che una donna percepisce dopo un tentativo di violenza.
Mi serviva un capitolo del genere per raccordarlo con quello che verrà dopo. Spero che sia all’altezza.
Un abbraccio
Grazie per il tuo passaggio… Sì! Sono molto fortunato… mi manca di vincere la lotteria e poi ho avuto tutte le fortune che si possono avere…
Un saluto molto peloso dalla mia Chopy e dal suo padrone Michele
la violazione del corpo implica la totale violazione della mente… e lo smarrimento che ne deriva conduce la protagonista a prendersela con Filippo in quanto maschio e dunque archetipo del profanatore dei tabù sociali per eccellenza (vedi lo stupro delle donne del nemico come parte del bottino di guerra, l’incesto, ecc. ecc.)
una narrazione impeccabile che trascina nel tumulto interiore di una donna ferita…
baci
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Mi sono persa i primi capitoli e non riesco a recuperarti… Ho letto che sei già a 22esimo capitolo, ma non sai ancora come si concluderà la storia. Caspita, scrivi tantissimo!
Di certo sei in grado di trasmettere immagini fresche e vivide. Nel tuo blog mi sento un po’ in vacanza anch’io.
Un caro saluto,
ElisinoB
Grazie per il passaggio veramente gradito e il commento pieno di apprezzamenti.
Un caro saluto
“La testa continuava a ronzare pericolosamente, mentre continuava a percepire quelle mani che frugavano il suo corpo senza troppi complimenti, lasciando le impronte delle dita nella mente.”
Intensa e attenta descrizione di stati d’animo difficili da cogliere.
Bellissimo e molto particolare questo capitolo. Bacio
buona giornata…
Angelica, mi fa piacere che tu abbia colto quella frase, perché secondo me sono le sensazioni che una donna percepisce dopo un tentativo di violenza.
Mi serviva un capitolo del genere per raccordarlo con quello che verrà dopo. Spero che sia all’altezza.
Un abbraccio
Marcella,
anche a te una felicissima giornata.
grazie per la visita….
Un’esperienza devastante! L’hai saputa rendere con perfetto realismo 🙂
Un caro saluto!
Grazie per il tuo passaggio… Sì! Sono molto fortunato… mi manca di vincere la lotteria e poi ho avuto tutte le fortune che si possono avere…
Un saluto molto peloso dalla mia Chopy e dal suo padrone Michele
eheheh però me li porto bene i miei 1700 anni eh:-):-):-):-)
dolce note:-*
anzi son 1863 anni :-)))sinceramente preferisco la vecchia versione di splinder…ciao ciao un bacio:-*
Marcella, concordo con te. Le cose buone sono talmente poche che il rimpianto è generale.
la violazione del corpo implica la totale violazione della mente… e lo smarrimento che ne deriva conduce la protagonista a prendersela con Filippo in quanto maschio e dunque archetipo del profanatore dei tabù sociali per eccellenza (vedi lo stupro delle donne del nemico come parte del bottino di guerra, l’incesto, ecc. ecc.)
una narrazione impeccabile che trascina nel tumulto interiore di una donna ferita…
baci
Annaheche, hai ragione. Per un donna deve essere veramente traumatica..
Dalloways, detto da donne assume valore doppio. Io ho solo immaginato cosa avrebbe provato.