Comincia una nuova storia

Piero dopo la visita di Micaela stava facendo uno strappo al proprio codice di donnaiolo impenitente, dove c’era posto solo per donne sposate o conviventi, mentre le single come chiamano adesso quelle sole era bandite.

"Una donna single?" diceva tra lo scherzoso e il faceto "Sono più pericolose di un serpente a sonagli! Se poi sono separate o divorziate, vanno cancellate immediatamente! Quelle lì cercano solo il surrogato della prima scelta".

Quindi pur essendo affabile, bonario, pronto alla battuta scherzosa con tutte le donne al di sotto dei quaranta anni, altra regola aurea di Piero, lanciava messaggi in codice solo alle donne sposate, che riusciva a circuire con molta abilità.

Faceva sesso con loro chiarendo immediatamente che non voleva storie o passioni travolgenti perché non c’era posto per il sentimentalismo.

"Sono in grado di farti toccare il cielo con un dito" diceva loro mentre stavano sotto le lenzuola "ma non farti venire delle cattive idee che possa diventare nel tempo il tuo amante. Accontentati delle mie prestazioni. Se le trovi soddisfacenti, niente in contrario per ottenere delle repliche. Però niente amore od altre sdolcinatezze, solo sesso e basta".

Qualche poveretta tentava di commuoverlo con dichiarazioni piene di passione, ma lui mostrava il lato oscuro del carattere: cattivo, violento e duro. Si levava dal letto con una grinta non proprio amichevole sbattendole in faccia che era una sgualdrina pronta ad aprire le gambe, minacciando di spifferare tutto al marito o compagno che fosse. Se quella insisteva, metteva in pratica la minaccia con molto cinismo e cattiveria.

Sapeva tenere testa al marito tradito con vigore e forza con qualche epilogo finito in rissa dove faceva valere la prestanza fisica dei suoi 180 centimetri e dei cento chili di peso.

Così diverse donne invaghite di Piero e deluse dal menage matrimoniale accettavano le condizioni poste pur di godere delle prestazioni sessuali, che valutavano come straordinarie.

Micaela lo aveva colpito tanto che meditava seriamente di fare un’eccezione alle regole che si era dato. Aveva un intuito eccezionale per capire immediatamente se la donna che stava di fronte a lui era in relazione stabile oppure era una single in cerca di un uomo con il quale pensava di condividere la vita futura.

Nel caso di Micaela non aveva dovuto fare ricorso all’intuito perché sapeva perfettamente che la relazione era andata in frantumi sotto il temporale quella famosa sera della Paltana.

Stranamente era stata la protagonista di un paio di fantasie erotiche per alcuni giorni dopo quel fortuito incontro, ma poi era scomparsa all’orizzonte e finita nel dimenticatoio. Un campanello fastidioso segnalava pericolo rosso nella testa perché per la prima volta aveva pensato ad una donna non più come oggetto o bambola usa e getta, ma l’aveva inquadrata sotto una luce nuova, come una persona da frequentare.

Tutto questo era rimasto in sottofondo, nel limbo delle intenzioni senza materializzarsi in modo esplicito fino al giorno nel quale Micaela era comparsa sull’ingresso del negozio trasformando un fantasma etereo in una persona tangibile. Aveva dovuto fare ricorso a tutto il proprio autocontrollo per non manifestare l’interessamento verso di lei. Era rimasto esteriormente freddo e lucido, mentre dentro di lui mille pensieri tumultuosi avrebbero voluto concretizzarsi in parole e gesti.

Micaela gli aveva scritto il numero di telefono mentre lo scambiava con il suo. Però lui aspettava con impazienza che fosse lei la prima a chiamare. Passarono diversi giorni senza che la telefonata diventasse una realtà materiale. Questo pensiero gli tolse la concentrazione durante la prestazione con una donna che rimarcò vivacemente la propria insoddisfazione.

Aveva concordato di passare con lei alcune ore in uno dei tanti alberghi sparsi nella campagna patavina dove le coppiette andavano a consumare un veloce e frettoloso rapporto sessuale in un letto non troppo pulito anziché stare scomodi in auto.

Quella sera Piero pensava in continuazione a Micaela e trovava la compagna insipida e scadente rispetto a quella ragazza dai capelli ramati, mentre si domandava cosa stava a fare lì con una donna un po’ consunta dal tempo e che non riusciva ad eccitarlo per nulla.

Dopo un primo veloce rapporto Piero si alzò e disse secco: "Ti riaccompagno in città" mentre si cominciava a vestire.

"Non puoi farlo" rispose lei delusa e quasi piangente "siamo qui da mezz’ora e sono del tutto insoddisfatta".

Lui le rispose con acrimonia e malignità di cercarsi qualcun altro la prossima volta.

Rientrato velocemente a casa, chiamò Micaela che rimase sorpresa della telefonata.

Parlarono a lungo di molti argomenti, mentre la curiosità di conoscersi meglio si stava impadronendo di loro.

"Venerdì sera sei ospite mia" disse senza tanti giri di parole Piero "e potremmo conoscerci meglio".

"Dove mi porti" rispose la ragazza meravigliata dall’invito "o è una sorpresa?".

"Aspetta venerdì" ribatté l’uomo chiudendo la telefonata.

"No. Allora grazie per l’invito" proseguì determinata Micaela, perché non amava accettare proposte al buio e chiuse la conversazione.

Piero rimase a guardare il telefono muto e pensò: "Ti sta bene!"

 

(Capitolo 27)

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3 risposte a “Comincia una nuova storia”

  1. Mi rendo conto che hai sveltito il passo e buon per me, mi ritrovo due nuovi capitoli da leggere.
    Il Piero, detta francamente non mi piace per niente. Tutto sommato Matteo avrà pure un carattere schifoso, ma il Piero mano a mano che procedi nella narrazione, mi sta sentitamente sulle scatole.
    Chissà perchè lo immagino con uno sguardo viscido.
    Ottimo capitolo, stai dando un colpo di reni ad una storia che pareva già delineata. Invece credo che ci aspettino ancora molte novità.

  2. …lui mostrava il lato oscuro del carattere: cattivo, violento e duro.
    Tuttavia, per tua bravura, pare quasi che questo personaggio possa mettere in discussione il suo ruolo di maschio predatore, attratto da Micaela e in lei veda una donna diversa dalle altre. Non mi fiderei, perchè in ogni caso Piero ha un concetto obsoleto delle donne. Lo trovo rude, grezzo, abbarbicato a schemi consunti di rapporti usa e getta, poco incline a cogliere la tenerezza e qual’ora, anche in assenza d’amore, il rispetto che ritengo fondamentale. Lui pare avere una forma di disprezzo nei confronti delle donne e tant’è che le usa con un cinismo animalesco.
    Micaela ha fatto benissimo a rifiutare. O questo si sottopone a un corso di rieducazione sessuale e sentimentale, oppure non vedo come lo salverai.
    Un capitolo di vero interesse, poichè delineii benissimo il personaggio.
    Sei forte Orso:-)

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