Vulandra
Corre leggero
sul prato
imperlato da gocce
di rugiada,
piccole come perle.
E il refolo di vento
lo fa innalzare
verso il cielo
orlato di nuvole,
verso l’infinito
dove si perde
lo sguardo del fanciullo.
Sono affascinato
da quei rombi
multicolori,
che adornano
il cielo e
volano leggeri
trattenuti dal filo invisibile.
Disegnano un volto
e riconosco te.
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xchè smetti di scrivere? dove vai??????
non andartene eh….
un abbraccioneeeeeeeeeeeee
Non smetto di scrivere, semplicemente ho ripreso a scrivere poesie dopo una pausa senza ispirazione.
bene, allora vuol dire che Ti Ho ispirato.. hihihihi
buona notte ….
Il clandestino che hai a bordo e segue ogni tuo viaggio, che non vedi, ma avverti, sottocoperta, si aggira come una spia per la nave, sale e scende dai boccaporti, fruga in cambusa, s’intrufola in tutte le cabime, lascia impronte ovunque. Viaggiate insieme , per mari scarlatti, per isole verdi.
Mi sono abituata alla tua occulta presenza. Narratore o poeta. Non posso fare nulla. Tu guidi la nave dove vuoi. Ma chi è la Lei?:-)))
Allora continua!!!!!
Buongiorno…..
AnnA
Queste tue parole sono profondamente dolci. Le leggi e riesci a scorgere le immagini. Il prato, il vento leggero, le nuvole e i colori. Se ti sforzi anche gli odori. Ma ciò che più mi piace è la chiusa, quel volto appena accennato ma che è tutto.
Un abbraccio
aurora
Scorgo tanta poesia in questa tua poesia.
🙂 Aura