Un rumore leggero
attira i miei sensi
che vagano
alla ricerca.
L’occhio va,
guidato
dall’orecchio,
lè dove giunge
quel suono intermittente.
E’ il battito di ali
di una cavolaia bianca,
che gira nel giardino
della mia mente.
Un’emozione sale,
vedendo la leggerezza
del volo,
e mi abbandono
al ricordo
del bambino.
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Delicata come il battito della cavolaia.
E’ molto rilassante il giardino della tua mente, lo immagino ben curato, ricco di fiori profumati, bianchi, lilla, azzurri, viola, gialli… e di farfalle ne vedo tre… anzi, no, aspetta, quattro: una la tiene dolcemente tra le dita un bambino dai capelli nerissimi, che assumono riflessi rossocastani sotto il riverbero del sole.
Un abbraccio,
Rosalba
La cavolaia….è il primo nome di farfalla che ho imparato…delicato nella descrizione..Un saluto!
i sensi e il sesto senso delle emozioni.
chichita: si il battito della cavolaia è veramente delicato.
Rosalba: belle immagini che completano la poesia, ma il bambino non ero io: i miei capelli erano castani che sotto il sole diventavano biondi.
favorita: è una farfalla comune bianca che delicatamente si posa sui fiori.
clindina: si, sono i sensi che ci guidano e il sesto senso ci fa prendere le decisioni.
Orso… e che colpa ne ho io se tu posti foto in bianco e nero? In quella dei vent’anni i tuoi capelli sembrano molto scuri…
Rosalba
è difficile rivivere le sensazioni di quando eravamo bambini.. ma credo che riuscirci sia un segno di maturità.
Baci, Misia