Il sole sta calando sui rossi tetti,
penetrando con gli ultimi raggi nella stretta via,
dove il gatto per l’ultima volta si stende
a cogliere ancora, prima di tornare sui tetti
a contemplare il cielo stellato e la pallida luna,
gli ultimi attimi di luci del sole morente.
La via s’anima ancora, mentre le prime ombre
incutono paura ai fanciulli, che giocano sul selciato.
E’ un’emozione frettolosa, piena di ansie,
perché si vuole tornare prima di sera
accanto al focolare spento,
che riposa ancora per poco nella penombra incipiente.
Le lampade si confondono con il cielo,
acquistando una luminosità via via più intensa,
mentre il crepuscolo tremolante si va spegnendo.
E l’aria diventa greve ad afosa per un attimo,
pesando sugli abitatori di questo lembo di terra,
non propriamente felici, ma sereni e tranquilli.
Tutto si assopisce in un vellutato silenzio,
interrotto qua e là dal rauco stridore delle rondini
che innalzano al cielo il loro grazie,
per avere volato felici negli ampi spazi ancora una volta.
Dalle finestre esce un sospiro appena accennato,
velato dalla malinconia, impregnato dalla tristezza,
mentre le sfere dell’orologio proseguono inesorabili.
Lassù le stelle osservano con occhio amoroso,
perché nulla venga a turbare la pace del quartiere,
ultimo tempio aperto alla speranza e alla felicità.
La luna inonda con la luce carpita ad astri lontani
la stretta via che si insinua serpeggiante
nel cuore della città sonnolenta, che aspetta
il rinascere del sole per riprendere la vita troncata dalla sera.
Ad una ad una tutte le stelle scendono
dopo il faticoso perigrinare sulla volta celeste
e salutano di sfuggita la via, che va animandosi.
Quando la luce si confonde di nuovo con le lampade
E il gatto dopo aver girovagato per i tetti,
scende a dormire sul focolare spento,
allora il padrone si sveglia e va.
Coi primi raggi di un timido sole la pace estiva
si spezza, i rumori stridono
con la natura pacifica della via.
Tutto torna alla luce del giorno,
mentre nel cielo rondini intrecciano nuovi voli,
e i tetti ricevono nuovo calore.
La strada torna ad illuminarsi con la luce del sole.
Tutto torna alle sue naturali attività:
i gatti a rubare i raggi dorati,
gli uomini a sudare sul duro e faticoso lavoro,
la natura a riprendere l’incessante generazione di vita,
e la via ad essere un qualunque lembo di terra,
confuso in una città, che è dispersa su una verde piana,
solcata da un limaccioso fiume
e bruciata dall’ardente sole d’estate.
Così la felicità della notte torna a disperdersi
nell’infelicità di tutti.