La ricerca della felicità

Sembra un paradosso, ma si può essere felicissimi, rinunciando a tutto.

La felicità si può misurare sulla base delle onde cerebrali che emettiamo, stilando delle graduatorie sul grado di soddisfazione raggiunto individualmente o a livello di nazione.

La felicità, secondo alcune teorie, sono la quantità di emozioni positive che riusciamo a percepire. Questo favorisce lo sviluppo del cervello, che è un organo in continua evoluzione, dove nella corteccia cerebrale di sinistra si concentrano le sensazioni positive, piacevoli e in quella di destra quelle negative, che generano depressione, ansia e paure.

Assumendo questo come base di partenza, si ritiene che i monaci buddisti, dediti per principio alla meditazione, siano in grado di sviluppare le sensazioni positive attraverso la contemplazione e le pratiche yoga.

A differenza di altre religioni che assicurano che l’assunzione in cielo dopo la morte è il premio promesso per quanto si è operato sulla terra, Buddha non promise ai suoi discepoli la salvezza in cielo, ma la fine delle sofferenze sulla terra, se fossero riusciti a controllare i loro desideri.

Poiché il buddismo più che una religione è una filosofia di vita, che insegna agli uomini come raggiungere la felicità attraverso la meditazione, la contemplazione e il controllo del proprio corpo, si ritiene che il monaco buddista sia in grado di raggiungerla più facilmente di altri, perché dedicano tutta la propria vita a cercare di controllare le emozioni.

Matthieu Ricard, un francese di buona famiglia ed un promettente ricercatore nel campo della genetica, nel 1972 conobbe il buddismo e la vocazione spirituale e abbandonò tutto per diventare monaco buddista. Da allora si dedicò intensamente agli studi monastici e passo molti mesi in ritiro, conoscendo nel 1989 il Dalai Lama, di cui divenne un influente consigliere e traduttore di francese.

Spinto dal Dalai Lama si è sottoposto a numerosi test per misurare il proprio grado di soddisfazione, che confrontato con altri volontari è risultato di gran lunga superiore, tanto che è stato definito “l’uomo più felice sulla terra”.

Secondo Ricard il problema della nostra infelicità sta nel fatto che i nostri sentimenti negativi verso gli altri sono spesso ingiustificati e li creiamo per nascondere le nostre frustrazioni. Pertanto se riusciamo a controllare questo impulso, possiamo raggiungere dapprima la serenità interiore, che secondo lui è un tesoro nascosto in ogni persona, e poi la felicità. E’ solo una questione di forza di volontà e di pratica, non servono beni materiali, né potere per raggiungere al termine del viaggio la serenità che porta la felicità.

A prima vista risulta incomprensibile che la popolazione filippina sia tra i popoli più soddisfatti nonostante la povertà in cui versa e i luoghi in cui abitano colpiti da molte catastrofi naturali. Sembra che il segreto stia nella visione positiva della vita, nella semplicità del vivere quotidiano lontano da stress e pressioni.

In conclusioni secondo Ricard chiunque, indipendentemente dalle disgrazie passate, può trovare la serenità e la felicità a patto che cambi la visione mentale, che spesso ci deprime con gli aspetti negativi dell’esistenza.

Con l’approssimarsi della morte, intellettuale o naturale, l’uomo tende a perdere di vitalità e a deprimersi, la morte va affrontata come un ciclo naturale della vita e non come un episodio triste della stessa.

Dunque possiamo curare le nostre depressioni allenando la mente a pensare in positivo, così come un atleta si prepara ad una gara attraverso i duri esercizi preparatori.

Seguono alcune frasi che descrivono il senso della felicità secondo diverse persone 

Citazioni celebri (o quasi) sulla felicità

Matthieu Ricard – monaco buddista

Vuoi forse vivere una vita nella quale la tua felicità dipende da altre persone?

Arthr Schopenhauer – filosofo

C’è un errore innato: credere che esistiamo per essere felici, la salute sta così al di sopra che è più felice un mendico sano che un re malato. 

Epicuro – filosofo greco

Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un’esistenza felice, la più grande è l’amicizia. 

Oscar Wilde – scrittore

Felicità non è avere quel che si desidera, ma desiderare quello che si ha. Solo una cosa è peggio di non realizzare i propri sogni: realizzarli.

Romina e Albano – cantanti

Canzone “Felicità”

Felicità è un bicchiere di vino

con un panino.

E’ tenersi per mano

e andare lontano.

E’ abbassare la luce

per fare la pace…

Woody Allen – attore e regista

Se i soldi non fanno la felicità, figuriamoci la miseria. L’uomo più felice che conosco ha un accendino e una moglie ed entrambi funzionano. 

Will Smith – attore

Dal film “ La ricerca della felicità” di Gabriele Muccino

Non permettere a nessuno di dirti: quello che desideri è irragiungibile. Se hai un sogno devi difenderlo, se vuoi qualcosa prendila..

 

Maurizio Ferraris – docente di filosofia teoretica

La felicità è l’equilibrio tra il raggiungere ciò che si desidera e il continuare a desiderare qualcos’altro.

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2 risposte a “La ricerca della felicità”

  1. La felicità viene dalle piccole cose: 1bacio, 1carezza,stare ad ascoltare…la felicità è semplice basta essere umili!Grazie xquesta pagina! è stata di grande aiuto!

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