Sottotitolo:
Gesù è Eros (Papa Ratzinger)
Papa Ratzinger ha detto nel messaggio quaresimale che “Gesù è anche
Eros”.
Molti si sono stupiti, altri hanno affermato che il Papa è sceso in
terra.
Senza entrare nel merito della questione, che è pane per studiosi,
teologi, ecc,, è da ricordare che nella mitologia antica Eros è il dio
dell’Amore, ambasciatore del desiderio sessuale nella coppia primordiale OCEANO
– TETI, (acqua e terra), da cui si sono originati tutte le divinità greche.
Successivamente nella mitologia classica Eros è il figlio di Afrodite e
Aries (in quella romana si chiama Cupido)
ed è rappresentato da un fanciullino grazioso armato di arco e frecce.
Etimologicamente Eros nel greco è “AMORE”. Questa iconografia che associa
Eros come il pronube dell’amore in senso classico, rimane fino al 1895, quando
Breuer padre della psicoanalisi moderna usa il termine “eros” per descrivere
l’eccitazione sessuale (“Studi sull’isteria”). Freud completa la trasformazione
del senso della parola "eros" associandola al sesso. Questa interpretazione della
parola eros ha creato dei termini che nell’immaginario collettivo sono associati al
sesso come erotismo, zone erogene, erotico, ecc.
Da qui di possono fare alcune riflessioni.
Dice Sant’Agostino “Se non ami, non sei niente”. E’ un bellissimo pensiero, perché solo
attraverso l’amore (Eros) tu sei.
Infine Platone nel Simposio e nel Fedro afferma “l’aspetto corporeo è il
solo il punto di partenza, è piccola cosa, perché se ami il corpo di un altro,
ami sempre il bello che c’è in quel corpo”. In sostanza Platone suggerisce di
amare la bellezza dell’anima che c’è in altra persona. Da qui nasce l’aspetto
contemplativo dell’amore.
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